Cala del Gesso è una suggestiva caletta situata sulla costa occidentale del Monte Argentario, nei pressi di Porto Santo Stefano, nota località turistica situata nella Maremma Grossetana, vale a dire quel tratto di Maremma corrispondente alla provincia di Grosseto e che si estende dal golfo di Follonica a nord sino alla foce del torrente Chiarone a sud.
Rinomata per le sue acque cristalline e l’ambiente incontaminato, Cala del Gesso rappresenta una meta ambita per gli amanti del mare e della natura; da molti è considerata “la spiaggia più bella dell’Argentario”.
Come raggiungere Cala del Gesso
Per raggiungere Cala del Gesso si deve percorrere la Strada Provinciale Panoramica che collega Porto Santo Stefano a Cala Moresca. Giunti in prossimità di Cala Moresca, è consigliabile parcheggiare l’auto presso il parcheggio a pagamento “Il Pino”, situato poco oltre l’intersezione con Via dei Pionieri, al costo di circa 10 euro per l’intera giornata; non è infatti molto facile trovare un parcheggio libero nelle vicinanze.
Dal parcheggio si prosegue a piedi lungo Via dei Pionieri per circa un chilometro, attraversando una zona residenziale e un sentiero sterrato che conduce alla spiaggia. Il percorso presenta una discreta pendenza, soprattutto al ritorno, pertanto è consigliabile indossare calzature adeguate e portare con sé acqua e protezione solare.
Caratteristiche della spiaggia
Cala del Gesso si distingue per un litorale composto da piccoli ciottoli levigati e per le sue acque limpide, ideali per lo snorkeling grazie alla ricchezza della fauna marina. Di fronte alla spiaggia si trova l’isolotto dell’Argentarola, mentre all’estremità settentrionale della baia sono visibili i resti di una torre spagnola del XVI secolo, testimonianza delle fortificazioni costiere dell’epoca. La spiaggia è priva di stabilimenti balneari e servizi, offrendo un’esperienza autentica a stretto contatto con la natura.
Perché Cala del Gesso si chiama così?
Non si hanno certezze assolute sull’origine della denominazione “Cala del Gesso”, ma è decisamente probabile che essa derivi dalla presenza di antiche cave di gesso nella zona, utilizzate in passato per l’estrazione e il trasporto del minerale via mare. Questa denominazione riflette la storia mineraria del territorio grossetano e il legame tra le risorse naturali e le attività umane locali.
Cala del Gesso: alcuni consigli per i visitatori
Data la mancanza di servizi in loco, è fondamentale organizzarsi adeguatamente prima della visita. Si consiglia di portare con sé tutto il necessario per la giornata, inclusi cibo, bevande e attrezzatura da spiaggia. È preferibile visitare la cala nelle prime ore del mattino per evitare l’affollamento e godere appieno della tranquillità del luogo. Si raccomanda inoltre di rispettare l’ambiente, portando via eventuali rifiuti e preservando la bellezza naturale della spiaggia. Vi sono comunque alcuni luoghi di ristoro nelle vicinanze fra i quali si ricordano “Le Chicche di Cala Moresca”, la “Fontanina” e la “Trattoria a Casa di Paolo e Rosita”, facilmente raggiungibili utilizzando Google Maps.
Porto Santo Stefano: un breve guida
La località di riferimento per quanto riguarda Cala del Gesso è Porto Santo Stefano, che si trova a poco meno di 7 km di distanza ed è raggiungibile con l’auto nel giro di un quarto d’ora.
Architetture d’interesse
Porto Santo Stefano offre numerose attrazioni di interesse storico e culturale. Tra le architetture religiose spicca la Chiesa di Santo Stefano Protomartire, edificio moderno dedicato al patrono della città: è stata edificata nel secondo dopoguerra dopo che l’antica chiesa risalente al Settecento fu distrutta dall’esercito tedesco nel 1944. Altre chiese della località, di costruzione relativamente recente sono la Chiesa dell’Immacolata Concezione e la Chiesa della Santissima Trinità.
Per quanto riguarda le architetture militari, la Fortezza Spagnola domina il centro abitato. Costruita tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, la fortezza serviva come punto di difesa della costa e controllo di eventuali incursioni nemiche provenienti dal mare. Ha svolto funzioni militari anche dopo l’unità d’Italia.
Escursioni nei dintorni
Partendo da Porto Santo Stefano, è possibile raggiungere in breve tempo diverse località di grande interesse storico, culturale e naturalistico.
A poco più di 10 chilometri di distanza, Orbetello si affaccia sulla laguna omonima, un ambiente naturale unico che ospita numerose specie di uccelli acquatici. Il centro storico conserva ancora i resti delle mura ciclopiche erette dagli etruschi, delle mura medievali erette nel XII sec. delle mura spagnole erette nel XVI sec. Il lungolago della località offre piacevoli passeggiate con viste mozzafiato.
Poco più distante, a circa 12 chilometri, Porto Ercole rappresenta un’altra meta imperdibile. Questo borgo marinaro è celebre per i suoi vicoli suggestivi e per le imponenti fortificazioni costruite dagli spagnoli, tra cui Forte Stella, Forte Filippo e la Rocca. Passeggiando per il centro storico si respira un’atmosfera autentica, con scorci panoramici che si aprono sul mare cristallino.
A 20 km si trova Ansedonia, nota località turistica ricca di bellezze paesaggistiche e ricchezze archeologiche. Degna di menzione è la spiaggia della Feniglia, ubicata a sud del promontorio di Ansedonia. Si tratta di una bellissima spiaggia di sabbia chiara e molto fine, bagnata da acque chiare e con fondali bassi, perfetti per famiglie e nuotatori meno esperti. Si ricorda poi un’attrazione imperdibile, lo “Spacco della Regina”, una grotta naturale, meta di escursionisti e di appassionati di fotografia.
A circa 37 chilometri, Capalbio incanta con il suo borgo medievale perfettamente conservato. Le mura fortificate permettono di percorrere un suggestivo camminamento di ronda che regala vedute spettacolari sulla Maremma. A pochi chilometri dal paese si trova il Giardino dei Tarocchi, un affascinante parco artistico ideato da Niki de Saint Phalle, caratterizzato da enormi sculture colorate ispirate ai tarocchi.
Infine, per gli amanti della natura, il Parco Regionale della Maremma, situato a circa 40 chilometri da Porto Santo Stefano, offre un’opportunità unica per esplorare ambienti incontaminati tra boschi, paludi e spiagge selvagge. I numerosi sentieri permettono di avvistare daini, cinghiali, lepri, fagiani, istrici, volpi ecc. mentre le spiagge di Cala di Forno (dove è stata girata una scena del celebre film “Non ci resta che piangere”) e Marina di Alberese offrono angoli di straordinaria bellezza naturalistica.