Caltagirone è un comune siciliano delle città metropolitana di Catania; una delle mete turistiche più interessanti dell’entroterra siciliano. Grazie alla sua particolare posizione panoramica, abbarbicata su tre colline, può vantare meravigliose vedute sulla valle sottostante. Tale città, che è diventata celebre per la raffinatezza delle sue ceramiche è anche un importante centro agricolo della Sicilia e ha sviluppato da tempo una forte vocazione turistica riuscendo ad attrarre durante tutto l’anno numerosi vacanzieri. Il suo sbocca al mare più vicino è Gela, raggiungibile in circa 45 minuti tramite la SS 417 e la SS 117bis (40 km circa).
Il centro storico della città, che si caratterizza per il suo stile tardo-barocco, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2002. Lo stesso riconoscimento è andato nello stesso anno anche a diverse altre località della regione Sicilia.
Dopo Caltanissetta, Caltagirone è il comune più popoloso della Sicilia centrale.
Le testimonianze storico-artistiche di Caltagirone
Caltagirone ha assunto un aspetto barocco più che medievale, poiché gran parte dell’urbe è stata ricostruita dopo il disastroso evento sismico del 1693, noto come “terremoto della Val di Noto”, il più forte mai registrato nel territorio italiano e che portò alla distruzione totale di più di 40 centri abitati. Numerose sono le testimonianze storico artistiche della città; di seguito si riportano alcune brevi informazioni sulle più significative.
Corte Capitaniale
Degno di nota è l’edificio per le Corti di Giustizia, più comunemente noto come Corte Capitaniale; la struttura è ubicata in Via Duomo. La sua costruzione è stata realizzata tra il 1587 e il 1601; è considerato come uno dei più importanti edifici pubblici rinascimentali della Sicilia. Nel corso dei secoli ha subito diversi interventi di sistemazione. È un palazzo di proprietà comunale che viene utilizzato per mostre a tema che si tengono per tutto il corso dell’anno. Il palazzo è provvisto di eleganti portali che si alternano a suggestive finestre.
Villa Vittorio Emanuele
La Villa Vittorio Emanuele è il giardino pubblico della città ed è uno dei più grandi della regione; è ubicato alle spalle del Museo della Ceramica. Come ben si può immaginare è l’area verde principale di Caltagirone e la sua realizzazione risale alla metà dell’Ottocento. L’area si estende per circa 10 ettari e le specie arboree in essa presenti sono numerose; sono numerosi anche gli elementi decorativi fra i quali si ricordano la fontana, la balconata in terracotta e i vasi in terracotta. È una vera e propria oasi che combina sapientemente natura e arte.
Ex stazione di Caltagirone
Di interesse storico è la ex stazione di Caltagirone che fu attivata nel 1892 e che è stata dismessa nel 1979. Fu costruita come capolinea terminale della ferrovia Caltagirone-Stazione di Valsavoja con l’intento di collegare il Calatino alla città e al Porto di Catania.
Scalinata di Santa Maria del Monte
La pregevole Scalinata di Santa Maria del Monte è un’opera risalente al 1606; fu costruita per collegare la parte vecchia di Caltagirone alla parte nuova che fu costruita nella zona alta. È un’imponente scalinata lunga più di 130 metri fiancheggiata da diversi edifici balconati. È uno degli emblemi della città.
La scalinata consta di ben 142 gradini e ogni anno, il 24 e il 25 luglio, per la festa di San Giacomo, patrono della città, viene illuminata da migliaia di lumini a fiammella viva (circa quattromila). In questa particolare occasione sono interrotte tutte le forme di illuminazione elettrica e il risultato che si ottiene è particolarmente suggestivo.
Musei civici Luigi Sturzo (ex Carcere Borbonico)
I musei civici Luigi Sturzo sono una catena museale ubicata nell’ex Carcere Borbonico, che fu costruito dall’architetto siracusano Natale Bonaiuto; l’edificio è un raro esempio di architettura carceraria settecentesca. Oggi ospita tre sezioni museali: la sezione archeologica, la pinacoteca e la raccolta storica. L’edificio si trova in Via Roma.
Sito archeologico di Sant’Ippolito
A pochi chilometri dall’abitato si trova anche il sito archeologico preistorico di Sant’Ippolito, in cui sono stati individuati due villaggi neolitici e calcolitici, e tracce di frequentazione fino al momento della colonizzazione greca, intorno al VII a.C. In questa zona sono stati rinvenuti resti di ceramica decorata con motivi di linee e triangoli di colore scuro su fondo giallo-rossiccio, oggi conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Siracusa, ma anche presso il Museo cittadino della Ceramica. Una necropoli si trova anche in contrada Montagna, con suggestive tombe a forno.
Area archeologica Monte San Mauro
Si tratta di un sito archeologico situato nel comune di Caltagirone, a pochi chilometri dal centro abitato. È un sito che comprende cinque colli che sono disposti a ventaglio sulle vallate dei fiumi Signore e Maroglio. Ai piedi del colle numero 3 si trova una necropoli risalente al VII-VI sec. a.C.
Teatrino
In Via Roma è ubicato il Teatrino, struttura risalente al 1792 e costruita su progetto di Natale Bonaiuto; è articolata su vari ordini e piani che comunicano con sedili e terrazze. La parte terminale è costituita da tre arcate e ha la funzione di ingresso al Museo della Ceramica.
Museo della Ceramica
Uno degli edifici pubblici più importanti e interessanti di Caltagirone è il Museo della Ceramica, specializzato nell’esposizione di ceramiche antiche realizzate nel territorio siciliano a partire dall’epoca preistorica. È, insieme a quello di Faenza, il museo più importante d’Italia per quanto concerne la documentazione dell’arte ceramica. Sono più di 2.500 i reperti ospitati nel museo e i visitatori possono farsi un’idea molto approfondita della storia dell’arte ceramica a partire dal IV millennio a.C. fino ad arrivare all’età contemporanea.
I teatri cittadini
A Caltagirone si trovano diversi teatri; uno dei più interessanti è sicuramente il Teatro Stabile dei Pupi di Caltagirone, uno dei più antichi e noti della regione. Si ricorda poi il Politeama Ingrassia, quello principale, la cui costruzione risale al primo decennio del Novecento. Un altro teatro della città è l’Artanis, appartenente alla parrocchia di Sant’Anna.
Basilica Cattedrale di San Giuliano
La Basilica cattedrale di San Giuliano è l’edificio di culto cattolico principale della città; tradizione vuole che la primitiva chiesa di San Giuliano sia stata edificata in epoca normanna. Il tempio è datato 1282, in età aragonese. Ci sono state diverse ricostruzioni nel corso secoli, in particolar modo dopo i terremoti del 1542 e del 1693.
Santuario diocesano del Santissimo Crocifisso del Soccorso
Prima del disastroso terremoto del 1693, a ovest della città si trovava una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso sotto le cui macerie fu ritrovato un crocifisso dipinto su pietra. Sul luogo del ritrovamento fu quindi costruita una chiesa nella quale si venera l’immagine del crocifisso.
Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata
La Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata è uno degli edifici religiosi più importanti della città e si trova nel suo centro storico, in Piazza San Francesco d’Assisi; la sua costruzione risale al XIII sec., ma nel corso dei secoli sono stati numerosi gli interventi. Pur risalendo al periodo normanno, anche in seguito ai vari interventi di ricostruzione, lo stile architettonico riflette sia influenze gotiche che barocche. Insieme all’ex convento dell’Ordine dei frati minori conventuali, costituisce un polo monumentale di particolare interesse.
Chiesa di San Giuseppe
La Chiesa di San Giuseppe è un edificio religioso di culto cattolico ubicato all’inizio della Scalinata di Santa Maria del Monte. Il tempio fu costruito nel 1572 per sostituire la primitiva chiesetta di Santa Barbara. Subì però danni ingentissimi a causa del terremoto del 1693. Fu però ricostruito e affidato alla Congregazione dei falegnami e degli ebanisti.
Cimitero monumentale
Il cimitero monumentale di Caltagirone si trova sulla via Nicastro, a circa tre km dal centro abitato; la struttura è preceduta da un viale alberato. È popolarmente noto come Cimitero del Paradiso, in riferimento al nome della contrada in cui è sorto. È stato progettato dall’architetto Giovan Battista Nicastro che però non ha potuto vederlo completato. Dal 1931 è monumento nazionale.
Abbazia di Santa Maria di Terrana
Nella frazione di Santo Pietro, appartenente al territorio comunale di Caltagirone, si trovava l’abbazia cistercense di Santa Maria di Terrana; di essa rimane oggi una piccola chiesa risalente al XIII sec. nella quale si trovano resti di affreschi quattrocenteschi.
La gastronomia
In questa zona della Sicilia meridionale viene prodotta una varietà di grano eccezionale, molto utilizzata per la realizzazione della pasta, ovvero il Simeto. Tuttavia, tale territorio ha favorito lo sviluppo anche di un pregiato tipo di olio, quello dei Monti Iblei, che ha ottenuto il marchio DOP europeo.
Per quanto riguarda gli ortaggi, la menzione d’onore va alle fave, che sono l’ingrediente principale del famoso “maccu verde“, ovvero una sorta di minestra a base di fave secche, cipolla e finocchietto selvatico.
Da assaporare sono anche i formaggi e, in particolare, il pecorino siciliano e la ricotta, la quale è utilizzata in molti dolci di derivazione araba, come i cannoli, le “cassatedde“, la “cubaita“, ossia una sorta di torrone morbido, e la “giuggiulena“, a base di miele e semi di sesamo.
Legati alla festa dell’Immacolata sono, invece, dei panini con l’aroma di finocchietto selvatico, chiamati “muffolette“, mentre in onore delle celebrazioni di Santa Lucia viene cucinata “‘a cuccìa“, ovvero grano cotto, che può essere accompagnato da verdure od altri legumi, oppure dolcificato con miele o mosto cotto, e a volta anche ricotta.