Campania

Castellabate: perla della costiera cilentana

Castellabate

Castellabate è una località balneare della provincia di Salerno; il comune si trova sulla costiera cilentana, assai frequentata da turisti, soprattutto nel periodo estivo, grazie alla varietà delle spiagge, alla limpidezza delle acque marine e alla bellezza dei fondali, in cui dimorano rare specie vegetali e animali.

L’intero territorio di Castellabate fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che nel 1998 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Gli ambienti marini della località costituiscono l’area marina protetta Santa Maria di Castellabate.

La fama di Castellabate è cresciuta a dismisura dopo essere stata scelta come location del celebre film “Benvenuti al Sud” che ha visto tra i suoi protagonisti gli attori Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini.

Castellabate: testimonianze storiche e artistiche

Sono numerose le testimonianze storiche e artistiche presenti a Castellabate il cui centro storico è Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. Il borgo medievale è ubicato su Colle Sant’Angelo e conta diversi accessi; il principale è quello dal Belvedere di San Costabile, una terrazza a picco sul mare dalla quale si può godere di una magnifica vista panoramica sul Golfo di Salerno, sull’Isola di Capri e su Ischia.

Castello dell’Abate

Il borgo si sviluppa intorno alle mura del magnifico Castello dell’abate, fondato nel 1123 per volere dell’abate Costabile Gentilcore e terminato sotto la supervisione del suo successore Simeone. Il castello aveva una funzione difensiva, in particolare da eventuali attacchi da parte dei Saraceni. Oggi la struttura, totalmente restaurata, è sfruttata per manifestazioni sociali, artistiche e culturali.

Palazzi gentilizi

Nel borgo si trovano anche diversi palazzi gentilizi risalenti ai secoli XVII e XVIII (Palazzo Perrotti, Palazzo Matarazzo, Palazzo Antico, Palazzo Jaquinto, Palazzo Forziati, Palazzo Meriglia, Palazzo Verrone, Palazzo Gammarano e Palazzo Comenale). Il cuore pulsante del borgo è però Piazza 10 ottobre 1123, il cui nome ricorda la data di fondazione del castello. Palazzo Perotti conserva intatta la stanza del generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli.

Chiese importanti

Di notevole interesse storico è la Basilica di Santa Maria de Gulia, nota anche come Basilica di Santa Maria Assunta; è un edificio risalente alla prima metà del XII secolo sorto sulla preesistente cappella basiliana. La basilica è stata consacrata dall’abate Simeone nel 1138.

Degna di nota è anche il Santuario di Santa Maria a Mare, ubicato nella frazione di Santa Maria, nei pressi della spiaggia di Marina Piccola; era presente in origine una struttura religiosa di cui si ha già notizia nel 1102, ma la chiesa attuale, costruita nel medesimo luogo, risale al XIX sec.; il completamento della chiesa risale al 1836.

Palazzo Belmonte

Nella frazione di Santa Maria di Castellabate si trova Palazzo Belmonte, edificio nobiliare dei marchesi Granito, costruito nel 1733 accorpando vari edifici preesistenti.

Villaggio di San Giovanni

Nel territorio comunale di Castellabate si trova il Villaggio di San Giovanni, fondato intorno all’anno 1000 a Tresino; è disabitato dal XVIII sec. e oggi è soprattutto meta di turisti, curiosi e allevatori. L’insediamento urbano si sviluppò intorno alla Chiesa di San Giovanni Battista oggi in stato di totale abbandono.

Le spiagge

La riviera di Castellabate è molto variegata, poiché propone sia spiagge sabbiose che di sassi e scogli.

Spiagge sabbiose

Il litorale di Castellabate presenta numerose spiagge di sabbia fine, dorata e morbida, che si fregiano della famosa Bandiera Verde, ovvero un riconoscimento che viene attribuito alle stazioni balneari che dispongono di arenili che si confanno ai bambini, secondo indagini effettuate da pediatri. Tra le più interessanti si ricorda quella della frazione di Lago, che è una delle più estese, conosciuta anche come “Sciome” o Spiaggia del giglio bianco, per la presenza di un fiore chiaro, di rara bellezza, che cresce in prossimità della riviera. Tale tratto costiero, nel VI secolo a.C. ospitava un’antica cava, utilizzata dai Greci Trezeni per estrarre i blocchi di arenaria necessari per la costruzione dei templi di Paestum.

Da non perdere sono anche: spiaggia di punta Bracale; spiaggia lungomare Bracale; spiaggia dei Cantieri navali; spiaggia di Punta dell’Inferno; spiaggia dello Scario; spiaggia delle Croci; spiaggia di Marina Piccola; spiaggia del Pozzillo; spiaggia della Grotta; spiaggia di Punta Ogliastro e Baia arena.

Spiagge di sassi e scogli

La maggior parte delle insenature che si sviluppano tra Licosa e Ogliastro Marina, sono caratterizzate dal Flysch del Cilento, ovvero una particolare roccia sedimentaria che presenta diverse stratificazioni, formatasi attraverso l’erosione. Tale conformazione degrada nel mare, costituendo cavità in cui trovano rifugio diversi organismi vegetali e animali.

I litorali composti da sassi e scogli più suggestivi sono: Baia del Saùco (o spiaggia del Vallone), spiaggia delle Marinelle; scogliera Punta Pagliarolo; scogliera lungomare Bracale; scogliera lungomare dei Cantieri; scogliera lungomare de Simone; scogliera lungomare Perrotti; scogliera di San Marco; scogliera Vallone Alto; Isola di Licosa; scogliera di Licosa; scogliera di Ogliastro.

Di norma, le spiagge di questo tratto costiero della Campania sono ben attrezzate e provviste di numerosi servizi turistici, come ombrelloni, sdraio, docce, bagni, bar e ristoranti. Inoltre, sono presenti strutture ricettive di ogni tipo, quali: hotel, alberghi, residence e campeggi.

Il mare di Castellabate

Il mare di Castellabate, incontaminato e cristallino, si distingue per l’alta qualità delle sue acque di balneazione, le quali vengono premiate annualmente con il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu e delle 4 Vele di Legambiente. I fondali sono bassi e dolcemente digradanti, perfetti per nuotare e fare il bagno in totale sicurezza. Tuttavia la ricchezza delle specie marine e le suggestive grotte favoriscono anche le escursioni subacquee e lo snorkeling. Per i più esperti si consigliano immersioni in corrispondenza di alcuni relitti della Seconda guerra mondiale: a largo di punta Tresino, dove si trova la motonave Alfieri, e presso punta Licosa, per esplorare il Cargo KT.

L’area marina protetta

La costa e il mare fanno parte dell’area marina protetta Santa Maria di Castellabate, che si estende tra la baia del Sauco e Punta Ogliastro, ed è suddivisa in zone sottoposte a diverso regime di tutela ambientale:

  • Zona A: riserva integrale, che comprende il tratto di mare tra punta Tresino e vallone Maroccia. In questa zona non è consentita la balneazione;
  • Zona B: riserva generale, che comprende il tratto di mare tra punta Torricella e punta Ogliastro. É consentita la balneazione e la navigazione, ma a velocità non superiore ai 5 nodi, entro 300 m dalla costa;
  • Sottozona B1: situata nei pressi delle acque della pineta di Licosa;
  • Zona C: riserva parziale, che presenta particolari limitazioni.

L’area protetta è stata istituita nel 1972 data l’importanza del patrimonio naturale e ambientale esistente. Qui, infatti, dimorano diverse specie vegetali e animali di rara bellezza e che devono essere preservate. I fondali sono dominati dal coralligeno e da suggestive praterie di Posidonia oceanica, l’habitat ideale di diversi pesci, come il Pappagallo mediterraneo, e di crostacei, quale la Syriella castellabatensis. Tuttavia, si ritrovano anche madrepore, ricci di mare, spugne, gorgonie, nacchere e briozoi.

Reef di Licosa

Degno di nota è il reef di Licosa, ovvero una biocostruzione superficiale formata da Vermetidi, che ricorda le barriere coralline tropicali. In queste acque e in quelle di Ogliastro Marina dimora la triglia rossa di Licosa, che si distingue da quella di scoglio. Inoltre, le spiagge di Castellabate sono l’ideale per la deposizione delle uova delle tartarughe marine della specie Caretta caretta.

Località turisticamente interessanti facilmente raggiungibili da Castellabate

Soggiornando a Castellabate si ha la possibilità di raggiungere in tempi ragionevoli diverse località turisticamente interessanti.

Agropoli

A circa 13 km si trova per esempio Agropoli, importante centro costiero del Cilento. L’abitato è sormontato dal centro storico nel quale sono conservati il centro antico, buona parte delle mura cittadine e il portale seicentesco; è possibile accedervi attraverso la salita degli scaloni (una salita a gradoni) e la porta monumentale. Attrazione particolarmente interessante è il Castello Angioino Aragonese; la prima edificazione, opera dei bizantini, risale al VI sec. La struttura fu rinnovata dai normanni nel corso dei secoli X e XI; questi iniziarono anche la costruzione delle mura.

Numerose ristrutturazioni risalgono ai periodi di angioini e aragonesi; vi fu anche la costruzione di un fossato e la pianta dell’edificio passò da base triangolare a base quadrata. Persa la sua funzione meramente difensiva, il castello divenne residenza nobiliare, ma aveva al suo interno anche celle carcerarie, la sede della guardia e quella del giudice. Nel 1806 Napoleone Bonaparte rese il castello un presidio del Genio Militare.

Paestum

A circa 23 km e raggiungibile nel giro di 30-35 minuti si trova Paestum, frazione del comune Capaccio Paestum e sito archeologico di straordinaria importanza che registra ogni anno centinaia di migliaia di visite; nel 2023 i visitatori registrati nel Parco Archeologico di Paestum e Velia sono stati ben 506.955, con un incremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente. Paestum si trova nella Piana del Sele, nel golfo di Salerno, a nord del già citato Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una visita a Paestum è praticamente “obbligatoria” se si soggiorna a Castellabate vista la breve distanza che separa le due località.

Trentinara

Con un viaggio di circa 40 minuti si raggiunge Trentinara; incantevole borgo del territorio salernitano; la sua attrazione principale è la piazzetta panoramica nota come “Terrazza del Cilento”, così denominata perché da essa si può godere di ampio e splendido panorama che abbraccia l’intera Piana del Sele, il sito archeologico di Paestum, il golfo di Salerno, a partire dalla baia di Agropoli alla costiera amalfitana, fino a scorgere l’isola di Capri.

La zona più suggestiva della località è il Borgo Antico di San Nicola, la più alta e antica di Trentinara. Qui si può passeggiare nei tanti vicoli lastricati in pietra e ammirare vari portali risalenti al periodo che va dal XVII al XIX sec. Nel mese di agosto è qui si svolge la tradizionale Festa del Pane e della Civiltà Contadina.

Un’altra attrazione del borgo è la cosiddetta “Via dell’Amore”, una passeggiata che termina sulla Terrazza del Cilento; durante la passeggiata si possono leggere i versi di poeti di ogni tempo scolpiti su maioliche colorate.

A Trentinara si trova anche la Zipline “Cilento in Volo”; qui i più audaci, imbracati in sicurezza, hanno la possibilità di volare a corpo libero grazie a un cavo di acciaio lungo 1,6 km.

Per quanto i monumenti religiosi si ricordano la Chiesa di San Nicola, in pieno centro storico; di origini normanne, è oggi sconsacrata. Oggi è sede di una galleria d’arte e viene utilizzata anche per la celebrazione di matrimoni con rito civile. Altri edifici religiosi della località sono la Chiesa di Santa Maria Assunta (XVIII sec.) e la Chiesa della Madonna del Rosario; l’edificazione di quest’ultima è di epoca remota e l’ultimo ammodernamento importante è del 1747.

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