Sulla costa della Sicilia settentrionale, ai piedi di un promontorio roccioso, sorge il comune di Cefalù, che attrae ogni anno numerosi vacanzieri, sia italiani che stranieri, grazie alle suggestive spiagge, alla bellezza delle testimonianze artistiche, nonché alla ricchezza della tradizione gastronomica. È uno dei molti comuni della città metropolitana di Palermo e fa parte del Parco Regionale delle Madonie, un’area naturale protetta che oltre a Cefalù comprende altri 14 comuni del palermitano e che nel 2015 è stato inserito nella Rete mondiale dei geoparchi dell’UNESCO.
Luoghi d’interesse storico e artistico
Sono numerosi i luoghi di interesse storico, artistico e culturale della cittadina; l’abitato storico preserva ancora l’antica cinta muraria megalitica, edificata nel V secolo a.C., e una delle quattro porte d’accesso all’urbe, ovvero Porta Marina, dal quale si può godere di una meravigliosa vista sul mare.
Rocca di Cefalù (u castieḍḍu)
La Rocca di Cefalù, popolarmente nota come u castieḍḍu è una rupe alta 268 metri che sormonta la cittadina; fa parte dei Siti di Interesse Comunitario della Sicilia. Sulla cima della rupe si trovano i resti di un castello medievale risalente al XIII-XIV secolo; da qui la denominazione popolare data alla Rocca, u castieḍḍu. Alla base della Rocca si sviluppa l’abitato storico della cittadina, mentre nella parte inferiore occidentale si trovano i ruderi di vari mulini e di condutture che raccoglievano e sfruttavano le acque che scendevano da tale versante; è su questo lato che si trova il sentiero che consente di arrivare alla Rocca.
Tempio di Diana
Monumento di sicuro interesse durante una visita a Cefalù è il Tempio di Diana, ubicato nel cuore della Rocca, a metà strada tra il centro cittadino e la cima della rupe. È una struttura megalitica che risale al IX sec. a.C. che però sembra essere stato realizzato in periodi diversi. La parte più antica è la cisterna, scavata nella roccia e chiusa da lastroni di pietra. La facciata e buona parte della struttura sono state realizzate verso il V sec. a.C. Probabilmente risalente al II sec. è la parte superiore del tempio (architrave e stipiti).
Il Duomo di Cefalù
Duomo di Cefalù è la popolare denominazione della Basilica cattedrale della Trasfigurazione, basilica minore ubicato in Piazza del Duomo. Questo magnifico edificio è uno dei più maestosi esempi di architettura normanna in terra siciliana ed è una tappa imperdibile per chiunque si trovi a visitare la città. È monumento nazionale dal 1941 e dal 3 luglio del 2015 è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO, nell’ambito dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.
Leggenda vuole che il duomo sia stato edificato per un voto al Santissimo Salvatore fatto da Ruggero II che scampò a una forte tempesta e approdò sulle spiagge della cittadina. È però probabile che le ragioni siano di altro tipo.
Di grandissimo interesse è il chiostro annesso alla cattedrale, rilevante testimonianza artistica del medioevo siciliano e visitabile dal 2003 dopo i lavori di restauro. Di notevolissimo pregio artistico sono poi il mosaico del presbiterio e il mosaico bizantino. Sono comunque molte altre le opere di grande valore custodite all’interno dell’edificio.
La Chiesa di San Leonardo (Chiesa della Badiola)
Altro edificio religioso di grande interesse è la Chiesa di San Leonardo, in origine dedicata a San Giorgio e citata in documenti del XII e del XIII sec. L’edificio, noto anche come Chiesa della Badiola, è stato oggetto di importanti lavori di restauro nel 1558 (è in questa occasione che le fu attribuita la titolatura attuale) e nel 1875. È probabilmente la chiesa più antica della località, anche se non è nota la data della sua edificazione. In origine l’ingresso principale era ubicato sull’odierna Via Vittorio Emanuele, mentre oggi l’entrata si trova lungo la parete nord, in Via Porto Salvo.
Chiesa della Santissima Trinità
È ubicata ai piedi della Rocca ed è probabilmente preesistente al XV sec., ma non è nota con esattezza la data della sua costruzione. È stata oggetto di ricostruzione nel XVI sec. ed era annessa al successivo convento di San Domenico. Per lungo tempo è stata chiusa al culto, ma le celebrazioni sono riprese nel settembre del 2010.
Chiesa di San Sebastiano
Altra chiesa interessante è quella intitolata a San Sebastiano, probabilmente risalente al 1523. È un edificio con navata unica e con due nicchie affrescate per lato sulle pareti laterali. Sull’altare maggiore si trova un tabernacolo dorato di epoca tardo-seicentesca.
Chiesa di Maria Santissima della Catena
La Chiesa di Maria Santissima della Catena, nota anche come Chiesa dell’Addoloratella, è un edificio religioso settecentesco ubicato in Piazza Garibaldi. L’edificazione della chiesa fu terminata nel 1780. Fu eretta nelle vicinanze della Porta Reale, uno degli accessi principali alla città nelle Mure Megalitiche; in seguito la Porta Reale fu demolita e sostituita dalla Porta Maggiore di cui rimangono ancora alcuni resti visibili nella vicina Torre Civica. Le denominazione iniziale “Addoloratella” è dovuta al fatto che in passato la chiesa era anche la sede di un collegio che dava asilo ad alcune donne prive di mezzi di sostentamento.
Palazzo Vescovile
È la residenza del vescovo di Cefalù; il primo nucleo del palazzo risale all’epoca medievale, ma è stato il vescovo Francesco Gonzaga che nel XVI sec. dispose l’attuale assetto architettonico. Nel XVIII sec., invece, il vescovo Francesco Vanni completò l’edificio ampliandolo con diverse sale e arricchendolo con numerose decorazioni.
Osterio Magno
L’Osterio Magno è uno palazzo fortificato storico ubicato in Via Amendola. Risale al XIII sec. È una grande villa e tradizione vuole che sia stata la prima residenza del re Ruggero II prima di passare in proprietà ai nobili Ventimiglia e ad altri nel corso del tempo. Per molto tempo è stato utilizzato per esigenze espositive e turistiche e gestito dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cefalù; attualmente risulta chiuso per manutenzione ed è quindi possibile ammirarlo solo dall’esterno.
Lavatoio medievale
In Via Vittorio Emanuele si trova un antico lavatoio pubblico, altrimenti noto come Lavatoio medievale; si trova nei pressi del palazzo Martino. Nel 1991 sono terminati i lavori di restauro cui è stato sottoposto. Si caratterizza per la presenza di una scalinata in pietra lavica e una serie di vasche che convogliano l’acqua attraverso ventidue bocche di ghisa, per lo più a forma di testa di leone, disposte lungo le pareti. Nelle vasche sono ancora presenti gli appoggi che venivano utilizzati per strofinare i panni sporchi.
Le spiagge di Cefalù
Degno di essere menzionato è il Lido di Cefalù, situato a pochi passi dal centro cittadino, che attrae ogni anno numerosi turisti, tra i quali numerose famiglie, grazie alla bellezza della sabbia soffice e dorata e delle acque cristalline, con fondali che degradano dolcemente, perfette per la balneazione dei più piccoli. Sono presenti numerosi servizi e punti di ristoro, che garantiscono una vacanza all’insegna del comfort e del relax.
A poca distanza, si trova la spiaggia di Caldura, che è circondata da scogli e presieduta da ghiaia, nonché da un fondale profondo. Si tratta di un tratto di litorale frequentato soprattutto da chi ama praticare tuffi e dagli appassionati di snorkeling e di immersioni. Anche qui è possibile trovare strutture per i turisti, come ristoranti e bar.
Gli amanti del windsurf e della vela possono frequentare, invece, le ventose spiagge di Salinelle e di Capo Playa. Anche in queste zone il fondale discende vertiginosamente e per tanto la balneazione non è consigliata ai bambini.
Interamente libera e priva di servizi è la spiaggia di Sant’Ambrogio, che presenta un arenile frammisto di sassi e ciottoli, e lambito da acque terse e ricche di sfumature dorate. Per chi è alla ricerca di divertimento, perfetto è il litorale di Pollina, facilmente raggiungibile dal centro storico e molto affollato. Qui vengono organizzate numerose feste e falò.
La cucina tipica
In questa zona della Sicilia è possibile gustare alcune meraviglie gastronomiche, come le “Arancine“, ovvero una sorta di polpette fritte di riso, ripiene di polpa di carne di maiale e di vitello, e piselli, ma anche la “Frittedda“, ossia un piatto a base di verdure saltate in padella con olio ed aceto. Particolarmente saporiti sono lo “Sfincione“, ovvero pasta di pane farcita con salame piccante, caciocavallo e cipolla, e le “Sarde alla Beccafico“, ossia sarde cucinate con uvetta, pangrattato, pinoli e prezzemolo.
Tra i dolci è importante ricordare la “Cassata siciliana” ed i “Cannoli“, entrambi a base di ricotta e canditi, ma anche gli “Amaretti“, biscotti a base di mandorle amare, e il “Torrone“, ricco di miele e uova, ma anche le granite e i gelati, che allietano il palato con numerosi gusti.