Sicilia

Erice: tutto quello che c’è da sapere sull’antica cittadina cartaginese

Erice

Erice è un comune siciliano facente parte del libero consorzio comunale di Trapani. Dal 1167 fino al 1934 il nome della località è stato Monte San Giuliano. Il centro cittadino si trova sulla vetta del Monte San Giuliano (Monte Erice), ma la maggior parte degli abitanti si trova a valle, nell’abitato di Casa Santa, una delle frazioni del comune.

L’attuale toponimo deriva da Eryx, nome di un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e Bute, ucciso da Eracle. La località è internazionalmente nota per le sue bellezze naturalistiche e storiche, che richiamano ogni anno migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del mondo.

Dal 1963 Erice è la sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, creato per iniziativa del professor Antonino Zichichi, che richiama studiosi di tutto il mondo per la trattazione di problemi relativi a vari ambiti: dalla medicina al diritto, dalla storia all’astronomia, dalla filologia alla chimica. È per questo motivo che Erice è anche nota come “città della scienza”.

La Spiaggia di San Giuliano

Lungo la costa di Erice si trova la Spiaggia di San Giuliano, che ha un’ampia estensione ed è per lo più attrezzata, anche se si trovano dei tratti liberi. Sono presenti servizi balneari, come bar, ombrelloni e lettini, ma anche zone di noleggio per attività sportive. Essa, infatti, è molto frequentata dai surfisti, ma anche da coloro che praticano le immersioni subacquee, giacché il mare è provvisto di fondali ricchi di barriere coralline e di fauna marina.

L’arenile è sabbioso e dorato ed è lambito da acque cristalline e trasparenti, i cui fondali digradano dolcemente verso il largo, garantendo la balneazione anche ai più piccoli. È facilmente raggiungibile in auto e sul lungomare è possibile trovare numerosi parcheggi a pagamento in cui sostare.

Luoghi d’interesse di Erice

Il borgo medievale, posto sulla sommità del Monte San Giuliano, accoglie i visitatori con una suggestiva cinta muraria, che risale all’VIII-VII secolo a.C. Per scoprire le numerose bellezze preservate all’interno dell’abitato, è necessario percorrere a piedi le stradine acciottolate e tortuose, che attraversano l’intero tratto urbano.

Il Castello di Venere

Una delle attrattive principali di Erice è certamente il Castello di Venere (anche Castello Normanno), una fortezza normanna edificata nel XII secolo, che sorge su di una rocca e sui resti dell’antico tempio di Venere Ericina. Al castello, tramite un ponte levatoio erano collegate le cosiddette Torri del Balio. Per la costruzione del castello furono utilizzati anche dei resti di un antichissimo santuario e di un tempio di epoca romana.

Il Castello di Venere rappresentò “piazza reale” per i viceré aragonesi e per gli Asburgo di Spagna, In seguito, con i Borbone, fu adibito a struttura carceraria. Nella prima metà del XIX è diventato proprietà comunale che poi lo ha dato in concessione al conte Agostino Pepoli.

La Torretta Pepoli

La Torretta Pepoli è un edificio in stile eclettico che si trova al Castello di Venere e occupa il lato est del giardino del Balio. La torretta è stata edificata nel XIX sec., per la precisione tra il 1872 e il 1880, e fu utilizzata dal conte Agostino Sieri Pepoli (1848-1910), letterato e mecenate, come luogo di studio e per accogliere letterati dell’epoca. Dal 2014 la struttura è visitabile dal pubblico in qualità di museo interattivo ed è stata intitolata Osservatorio di Pace e Faro del mediterraneo.

Il Real Duomo

Erice era un tempo nota come “città delle cento chiese”. Una delle più importanti è il Real Duomo, altrimenti noto come Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata (più nota semplicemente come Madrice di Erice). Il duomo è dedicato a Maria Assunta e si trova in Piazza Matrice, nei pressi di Porta Trapani.

La chiesa di San Giuliano

La chiesa di San Giuliano è uno delle chiese cattoliche più antiche di Erice; è intitolata a San Giuliano, martire cartaginese vissuto nel III sec. La sua edificazione risale all’XI sec. per volere di Ruggero il Normanno. Nel corso degli anni è ha subito modifiche, ampliamenti e ristrutturazioni. Al suo interno sono diverse le testimonianze di grande valore storico.

La chiesa di San Giovanni Battista

Di notevole interesse è anche la chiesa di San Giovanni Battista, la cui prima documentazione risale al XIV sec. La tradizione vuole che sia stata costruita per volere del Conte Ruggero nel periodo della riconquista normanna; ha subito alcuni restauri nel XV sec. Nel XVII sec. è stata ricostruita poiché considerata troppo piccola. Fino al XIX sono stati numerosi gli interventi conservativi. È oggi adibita ad auditorium. All’interno sono esposti alcuni affreschi di epoca medievale che provengono dalla chiesa rupestre di Santa Maria Maddalena.

La chiesa di San Martino

Sulla piazza omonima si trova la chiesa di San Martino; il primo documento che ne cita l’esistenza risale al 1339; come nel caso della chiesa di San Giovanni Battista, la tradizione vuole che anche questo luogo di culto sia stato fondato per volere del Conte Ruggero. Si tratta di un edificio a pianta basilicale a tre navate. La pavimentazione è costituita in parte da lastre tombali in marmo di antica origine (XVII e XVIII sec.) e da mattonelle maiolicate con un disegno risalente al 1700.

Il Quartiere Spagnolo

Il Quartiere spagnolo è un’antica caserma incompiuta risalente alla prima metà del XVII secolo, ideata per l’acquartieramento delle truppe spagnole. La caserma si trova su una spianata rocciosa sulla vetta del Monte Erice. Al tempo era in vigore l’obbligo di offrire vitto e alloggio ai soldati del regno di Spagna della guarnigione posta a presidio della città. Gli abitanti di Erice non volevano però che i soldati spagnoli stessero troppo vicino a loro, decisero quindi di ricorrere all’autotassazione per costruire una caserma fuori dal centro abitato. I lavori furono interrotti nel 1632 e i soldati furono accolti nel Castello Normanno. La struttura è stata restaurata nel 2005 e oggi ospita la Sezione etnoantropologica del Polo museale Antonio Cordici nel quale si trovano tre esposizioni (Arti e mestieri di una volta; Erice, terra di mare; Artigianato Ericino).

I palazzi storici

A Erice si trovano anche diversi palazzi storici costruiti in epoche diverse, come per esempio Palazzo Sales, Palazzo Porta e Palazzo Burgarella (risalenti al XVIII sec.), Palazzo Platamone (XIV-XIX sec.), Palazzo Coppola (XIX sec.), Palazzo Chiaramonte (poi Convento di San Domenico, XIV sec.), Palazzo Majorana (XVIII-XIX sec.) ecc.

I bagli

Nel territorio comunale di Erice si trovano anche alcuni bagli, ovvero edifici fortificati che contengono una corte o un cortile. Queste costruzioni sono l’espressione di un sistema amministrativo legato al feudo o al latifondo, che aveva lo scopo di aumentare le rendite della classe aristocratica e di quella borghese. Interessante è il baglio di San Matteo, oggi importante museo agro-forestale.

Prodotti tipici ericini

Passeggiando per il Corso Vittorio Emanuele ci si imbatte in una serie di negozietti che vendono prodotti tipici, come tappeti e borse, lavorati con rudimentali telai, ma anche prodotti legati alla lavorazione del ferro e del legno, nonché ceramiche che riportano le decorazioni della tradizione ericina.

Da provare sono anche i dolci locali, tra i quali si ricordano: i “Bocconcini di Erice“, ovvero dolcetti di pasta reale, ripieni di marmellata di cedro al liquore; le “Genovesi alla crema“, ossia dolci a base di pastafrolla, spolverizzati con zucchero a velo; i “mustaccioli“, antichi biscotti ideati in un antico convento di clausura.

Feste e sagre ericine

Durante il periodo natalizio viene organizzato a Erice un mercatino, dove è possibile trovare prodotti tipici legati all’artigianato e alla gastronomia. In tale circostanza si può assistere anche a delle ricostruzioni storiche, grazie alla presenza di figuranti in abiti medievali, ma anche ai suggestivi presepi sparsi nelle chiese e nei vari negozi cittadini.

Il Venerdì Santo ha luogo, invece, la processione dei Misteri, con gruppi scultorei lignei dell’Ottocento, che vengono portati a spalla durante la Via Crucis.

Nell’ultimo mercoledì del mese di agosto viene festeggiata la patrona della città di Erice, ovvero Maria di Custonaci, il cui quadro, conservato nel duomo cittadino, viene portato in processione per le vie del borgo, accompagnato dalla banda e dalle campane.

Località interessanti facilmente raggiungibili da Erice

Se ci si trova a soggiornare a Erice, vi sono varie località, borghi e città turisticamente interessanti che si possono raggiungere piuttosto facilmente.

Trapani

Trapani si trova a circa 13 km da Erice ed è raggiungibile in circa 25-30 minuti. Sono diverse e interessanti le testimonianze storico-artistiche che si possono ammirare in questa città. Numerose sono le architetture religiose. Fra queste merita sicuramente un cenno la basilica santuario di Maria Santissima Annunziata, luogo di culto dedicato alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il santuario comprende la Cappella della Madonna di Trapani. L’inizio della costruzione risale al XIII sec. È il santuario mariano più famoso della Sicilia occidentale. Da non perdere è la Chiesa di Santa Maria di Gesù, splendido esempio di architettura romanica risalente al XVI sec. che ospita al suo interno la meravigliosa terracotta smaltata “Madonna degli Angeli” di Andrea della Robbia.

Si ricordano anche la Chiesa di Sant’Agostino (XIV sec.), la Chiesa del Purgatorio (XVII sec.) e la Cattedrale di San Lorenzo (XV sec.) al cui interno si trova un dipinto attribuito al pittore fiammingo Antoon van Dyck.

A Trapani si trovano anche diverse e interessanti architetture militari fra cui la Torre di Ligny, una torre costiera risalente al XVII sec. Eretta a difesa della città dalle incursioni dei corsari barbareschi. Durante la Seconda guerra mondiale è stata utilizzata dalla Regia Marina come postazione antiaerea. Uno degli esempi più belli di architettura militare in Sicilia è il Castello della Colombaia (anche Castello di mare o Torre Peliade) ubicato su un’isoletta all’estremità del porto di Trapani. La costruzione originaria risale al 260 a.C.

Per quanto riguarda le architetture civili, sono numerosi i palazzi storici presenti in città.

Di grande importanza è poi la Riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco, un’area naturale protetta di circa 1.000 ettari istituita nel 1995. Vi si esercita l’attività di estrazione del sale marino ed è anche un’importante zona umida “Ramsar” che offre riparo a varie specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.

Il tempio di Segesta

A circa 40 km da Erice, raggiungibile in circa 45 minuti, si trova il Tempio di Segesta, tempio dell’antica città di Segesta situato nell’importante area archeologica di Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani. Si tratta di un tempio ben conservato, denominato talvolta Tempio Grande, costruito nel V sec. A.C. sulla cima di una collina a ovest della città, all’esterno della cinta muraria.

Marsala

A circa 47 km da Erice si trova un’altra interessante meta turistica, Marsala, nota per la produzione dell’omonimo vino e anche per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille nel maggio del 1860. È un comune dalle antiche origini dato che sorge sulle rovine di due antiche città puniche: Lilibeo e Mozia. Marsala è una città ricca di testimonianze storico-artistiche. Di notevole importanza è il Duomo di San Tommaso di Canterbury, più semplicemente noto come Duomo di Marsala e dedicato a san Tommaso Becket. Non è del tutto certa la data della prima edificazione, mentre la sua ultima riedificazione risale al XVII sec. Sono comunque molte altre le architetture religiose presenti in città.

Per quanto riguarda le architetture civili, degno di nota è Palazzo VII aprile (precedentemente noto come Palazzo dei Giurati), la sua costruzione risale al XV sec. e oggi è sede del Consiglio comunale di Marsala.

Di recente costruzione (1986) è il Monumento ai Mille, che si trova davanti al lungomare della città, a pochi passi dal porto dove avvenne lo sbarco dei Mille.

Per quanto riguarda le architetture militari è interessante il Castello di Marsala, un castello medievale d’origine normanna che in passato è stato utilizzato come carcere.

Custonaci

A circa 18 km da Erice si trova Custonaci, raggiungibile in circa 30 minuti; è nota come “Città internazionale dei marmi”, denominazione dovuta alla presenza nel territorio del secondo bacino marmifero di tutta Europa. Un’interessante attrazione è la Grotta Mangiapane, ubicata a Scurati, una delle frazioni di Custonaci; si tratta di un insediamento preistorico e di un geosito speleologico; al suo interno si trova un piccolo borgo di case che è stato abitato del 1819 fino alla metà del Novecento. Interessante è anche il Santuario di Maria Santissima, luogo di culto cattolico dedicato alla Vergine Maria, ubicato nel centro del paese; è un’architettura in stile gotico risalente alla seconda metà del Cinquecento.

San Vito lo Capo

A circa 38 km da Erice si trova anche una delle località balneari siciliane più note, ovvero San Vito lo Capo, rinomata per la bellezza delle sue baie lambite da acque cristalline.

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