Peschici è una nota località balneare della Puglia che si trova in provincia di Foggia, posizionata sul litorale nord del Gargano (fa parte del Parco Nazionale del Gargano). Le sue origini, molto antiche, risalgono al 970 d.C., quando gli slavi, dopo aver allontanato i saraceni, fondarono, su richiesta di Ottone I, Pesclizio. Oggi è un’importante meta turistica che attrae ogni anno un notevole numero di visitatori. È molto apprezzata per le sue spiagge e per la notevole qualità delle sue acque di balneazione tant’è che ha più volte ottenuto il prestigioso riconoscimento “Bandiera Blu” conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education).
Centro storico e luoghi d’interesse
Il centro storico di Peschici è caratterizzato da un complesso reticolo di viuzze e vicoletti che salgono su di un costone roccioso. Le abitazioni sono di un color bianco intenso e terminano con una cupola. Le vie sono gremite da negozietti per lo più artigianali, dove si ritrovano oggetti in legno e terracotta, ma anche trabucchi in miniatura, che riprendono quelli originali posti lungo la costa, oggi inutilizzati.
Di notevole interesse è sicuramente il Castello bizantino, abbarbicato sul culmine di uno strapiombo roccioso. Fu edificato nel X secolo a opera degli slavi, chiamati per scacciare i saraceni, tale roccaforte fu distrutta dalle truppe veneziane al tempo di papa Gregorio IX. L’edificio fu ricostruito soltanto nel XIII secolo, per volere di Federico II di Svevia, al fine di proteggere la costa dalle invasioni turche. Il castello è a pianta rettangolare irregolare e ha subito diversi rifacimenti nel tempo. Nella zona delle segrete attualmente si trova un museo che espone antichi attrezzi impiegati per il lavoro artigiano e domestico.
Di notevole interesse è anche l’abbazia di Santa Maria di Càlena o Kàlena che si trova a circa 1,6 km dal centro di Peschici; non è del tutto certo l’anno della sua fondazione, tuttavia la sua presenza è certa dall’XI sec. (esiste un atto di donazione del 1023). Dell’antica struttura, che ha versato per molto tempo in stato di abbandono sono visibili le mura perimetrali, il chiostro, la fontana e due chiese. L’8 settembre di ogni anno si svolge presso l’abbazia una processione in onore di Santa Maria delle Grazie.
Infine, particolarmente interessante è la chiesa di Sant’Elia, risalente al XIII sec. L’edificio presenta una pianta a croce latina, mentre all’interno è caratterizzata da una navata unica e da un soffitto ligneo. Degni di nota sono una serie di iscrizioni latine e l’altare sormontato da una volta a crociera. La facciata ha due rosoni, mentre il campanile posto accanto all’edificio è incompiuto ed è privo del soffitto.
Le spiagge di Peschici
Peschici è rinomata per i suoi lidi sabbiosi, sormontati da rocce bianche e bagnati da un mare cristallino. Tra le spiagge più caratteristiche si ricorda quella di Jalillo, detta anche “spiaggia del Mappamondo”, che presenta una lunghezza di 150 m e una larghezza di 5 m, ed è ricoperta da sabbia fine frammista a ghiaia.
Suggestiva è anche Marina di Peschici, ideale per chi pratica surf e ama la sabbia estremamente fine.
Vicina all’abitato è, invece, la spiaggia di San Nicola, che è occupata in prevalenza da stabilimenti balneari e si estende per circa 600 m; è distante circa 3 km dall’abitato.
A circa 6 km dall’abitato si trova poi la spiaggia di Zaiana, caratterizzata da sabbia piuttosto fine e fondali digradanti. Negli anni Settanta del secolo scorso era molto frequentata dai naturisti.
A una distanza di circa 10 km dall’abitato si trova poi la baia di Manaccora, che nella parte occidentale ospita una cavità naturale denominata Grottone di Manaccora (o Grotta degli Dei) che fu scoperta negli anni Venti del secolo scorso e si estende per circa 200 metri internamente a un promontorio calcareo. Non deve essere confusa con la baia di Manacore (altrimenti nota come baia di Bescile, piuttosto estesa e che ospita varie strutture che consentono l’accesso alla spiaggia su richiesta.
Altre spiagge da ricordare sono La Cala, situata in una nicchia rocciosa e raggiungibile soltanto via mare; la spiaggia di Procenisco (talvolta indicata come Procinisco), caratterizzata da sabbia fine e acque cristalline e dalla presenza di trabucchi; la Cala del Turco, un piccolo angolo di paradiso, completamente libero, immerso nella macchia mediterranea del Gargano e raggiungibile solo a piedi; la baia di Calalunga, interamente attrezzata e facilmente raggiungibile in auto; la baia di Gusmay, che però sorge all’interno di un resort ed è quindi riservata soltanto agli ospiti della struttura e infine la spiaggia di Sfinale, che si trova a circa 12 km di distanza da Peschici; è una meta particolarmente apprezzata da coloro che praticano sport come il windsurf e il kitesurf. La parte occidentale della spiaggia fa parte del territorio di Peschici, mentre quella orientale è ubicata nel comune di Vieste.
Peschici e la Foresta Umbra
Nell’entroterra si trova un vero e proprio gioiello naturalistico dell’Italia meridionale, ovvero la riserva naturale Foresta Umbra, un’area naturale protetta che si trova internamente al Parco Nazionale del Gargano e che si estende in vari comuni: Monte Sant’Angelo, Vieste, Vico del Gargano, Carpino e Peschici. Il termine “Umbra” non ha niente a che fare con la regione Umbria, ma deriva dal latino e fa riferimento al fatto che la sua fitta vegetazione la rende particolarmente ombrosa. Le sue faggete fanno parte del patrimonio UNESCO dal 2017.
La Foresta Umbra è caratterizzata dalla presenza di una notevolissima varietà di specie animali (si ricordano il capriolo italico, il gatto selvatico, il cinghiale, il tasso, la donnola, il ghiro, il gufo reale, il gufo comune, il picchio, l’allocco, il barbagianni, la beccaccia ecc.)
e vegetali, anche se è costituita per lo più da faggi, che normalmente non si sviluppano a queste altitudini (800 m).
Sono presenti molti sentieri, che permettono di immergersi nel verde e nel silenzio della natura, percorribili a piedi o in mountain bike.
Di norma, la visita di questa splendida zona ha inizio presso il Museo naturalistico, che funge anche da centro visitatori, ed è suddiviso in tre zone fondamentali: la prima che espone la flora garganica, la seconda che tratta di archeologia, riproponendo manufatti preistorici, e la terza che conserva animali imbalsamati appartenenti alla fauna locale.