Policoro è un comune della provincia di Matera, in Basilicata. Il toponimo deriva dal greco antico Polychoron. Questa suggestiva località si trova poco lontano dalle rovine dell’antica città di Eraclea, importante centro della Magna Grecia sorto nel VI secolo a.C. e teatro dello scontro dei romani con Pirro, re dell’Epiro. Policoro confina con i comuni di Scanzano Jonico (a nord), Rotondella (a sud), Tursi (a ovest) e con il mar Ionio (a est).
Spiagge e bellezze naturali a Policoro
La spiaggia di Policoro, a differenza degli altri lidi lucani che si protendono verso lo Ionio, è caratterizzata da un lungo arenile sabbioso, che alterna tratti attrezzati con lettini e ombrelloni a tratti liberi. Il mare è limpido, con fondali che degradano verso il largo non troppo bruscamente, e popolato da una ricca fauna.
Di particolare interesse è la spiaggia del Bosco Pantano, che deve il nome all’area boschiva che si sviluppa proprio alle sue spalle. Si tratta di una testimonianza di grande valore scientifico e naturalistico della foresta di latifoglie che in passato ricopriva l’intera costa ionica. Attualmente tale zona è stata riconosciuta Sito di Importanza Comunitaria. La spiaggia è un’ampia distesa di sabbia morbida ed è bagnata da un mare cristallino, tant’è che ancora oggi vi si riproducono alcuni esemplari di tartarughe marine, come la Caretta caretta, la Testudo hermanni e la Emys orbicularis.
Il Pantano di Policoro è un’area in cui convogliano molti uccelli migratori: ne sono state censite circa 170 specie, tra le quali spiccano l’airone bianco maggiore, l’airone cenerino, la garzetta, il chiurlo maggiore, la spatola, l’allocco, il barbagianni e la civetta. Di recente, nel canale, è stata accertata, inoltre, la presenza della lontra, una specie a rischio di estinzione.
Nella vegetazione si ritrovano anche mammiferi, come il tasso, la marmotta e la faina, ma anche rettili, quali il cervone e l’orbettino. Assai popoloso è il gruppo degli insetti, dove emerge il raro coleottero Rosalia alpina, anch’esso a rischio di estinzione.
Policoro: luoghi di interesse storico e artistico
Di notevolissimo interesse storico è l’area archeologica di Siris-Heraclea (Parco Archeologico di Herakleia), rapidamente raggiungibile da Policoro. L’area si caratterizza per la presenza dei resti di due colonie greche fondate l’una (Heraclea) sulle rovine dell’altra (Siris). L’area è ubicata su una collina che si trova tra le foci di due fiumi, ovvero l’Agri e il Sinni.
All’interno dell’area archeologica si trova l’interessante Museo Archeologico Nazionale della Siritide, suddiviso in cinque sezioni: la prima dedicata a testimonianze neolitiche provenienti dalle grotte di Latronico e da altre aree della zona; la seconda è incentrata sull’età del bronzo; la terza è interamente dedicata alla città di Heraclea; la quarta contiene reperti delle necropoli magnogreche tra le quali spicca la Tomba di Policoro, mentre la quinta è dedicata alle popolazioni degli Enotri e dei Lucani che era stanziate lungo i corsi del fiume Agri e del fiume Sinni.
Enogastronomia
La cittadina di Policoro è posizionata su un territorio estremamente fertile, che garantisce la coltura di ortaggi, come il cavolfiore, il finocchio, l’insalata, le melanzane, i pomodori e i peperoni, ma anche di frutta e, in particolare, di fragole, pesche, albicocche, arance, clementine, mandarini, fichi, uva e kiwi, che vengono esportati in tutto il mondo.
Tuttavia, il vero prodotto di punta di questa zona della Basilicata è la fragola Candonga, nata nel 2003 grazie al lavoro di ricerca della società spagnola Planasa. Essa è caratterizzata da un colore rosso brillante e mantiene inalterata la freschezza e la consistenza per molti giorni. Si distingue dalle altre varietà in commercio per le ottime caratteristiche organolettiche, per il sapore, l’aroma, l’apporto zuccherino e la forma conica perfetta. La fragola Candonga ha un alto contenuto di nutrienti, come la vitamina A e l’acido folico, e un basso apporto di zuccheri.
Località di interesse turistico vicine a Policoro
Soggiornando a Policoro è possibile organizzare alcune gite in località turisticamente interessanti.
La prima menzione va ovviamente ai Sassi di Matera, denominazione che fa riferimento a due quartieri di Matera, Sasso Caveoso e Sasso Barisano, in cui si trovano edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana. Insieme al rione Civita, che si trova sullo sperone che divide i due Sassi, costituiscono il centro storico di Matera. Nel 1993 i Sassi di Matera sono patrimonio dell’umanità UNESCO. È una gita imperdibile e partendo da Policoro è sufficiente un’ora di auto per raggiungerli (si trovano a circa 69 km di distanza).
Altra meta particolarmente consigliata è Metaponto; si trova a circa 23 km da Policoro ed è raggiungibile nel giro di una ventina di minuti. Di grande importanza storica è il Parco archeologico di Metaponto nel quale si trovano i resti dell’antica Metapóntion, colonia greca fondata nel VII sec. a.C. Molte le testimonianze di grandissima importanza storica tra cui si ricordano i templi di Demetra, di Afrodite e di Apollo Licio, nonché le Tavole Palatine (i resti di un tempio dorico dedicato a Hera che delimitava i confini della città), il teatro, il castro romano, l’agorà cittadina e la necropoli. A non molta distanza dal parco si trova il Lido di Metaponto, una delle spiagge più belle della Basilicata.
A circa 33 km di distanza da Policoro, e raggiungibile in poco meno di mezz’ora, si trova Bernalda, borgo ricco di testimonianze storiche ed artistiche. Il centro storico è particolarmente suggestivo e vale la pena di prendersi un po’ di tempo per girare con calma le sue viuzze caratteristiche. Di grande importanza è poi l’imponente Castello di Bernalda, risalente al XV sec., anche se recenti scoperte dimostrano l’esistenza di una fortificazione presente in epoca precedente. Si ricorda poi anche la chiesa di San Bernardino da Siena, fondata di fronte al castello tra il 1510 e il 1532. Sono diverse le opere al suo interno di grande valore storico-artistico.
A poco meno di 30 km si trova Tursi, raggiungibile in circa 25 minuti. È noto, tra le altre cose, per la Rabatana, antico rione circondata su ogni lato da burroni molto profondi e inaccessibili. Fra coloro che nell’antichità hanno abitato la zona vi sono i Saraceni che nominarono il luogo Rabatana (da Rabat). Sono comunque molte altre le attrazioni di Tursi, tra cui si ricorda il Castello costruito dai Goti nel V secolo, testimone della storia millenaria di questa località. Si ricordano poi la Cattedrale dell’Annunziata, eretta nel XV sec., il Santuario di Anta Maria Regina di Anglona, sorta tra l’XI e il XII sec. e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, ubicata nel rione Rabatana e costruita tra il IX e il X secolo.
Si consiglia anche una visita a Nova Siri, non lontano dal confine con la vicina Calabria e nel cuore dell’antica Magna Grecia; è raggiungibile in meno di 20 minuti ed è diviso in due parti: Nova Siri Paese e Nova Siri Marina; la spiaggia di quest’ultima si fa apprezzare la sua sabbia dorata e finissima e per essere bagnata da acque cristalline.