Cala di Roto, meglio nota come Spiaggia Rosa, è famosa per i suoi granelli di sabbia dal caratteristico colore rosa ed è considerata una delle più belle del mondo, complice il fascino lunare e unico nel suo genere.
Si trova nell’Isola di Budelli, nell’Arcipelago della Maddalena, e insieme a Razzoli rappresenta l’anteposto più prossimo alle Bocche di Bonifacio, al confine con la Corsica. Risulta ben percepibile dalla Spiaggia del Cavaliere, situata nelle vicinanze. L’accesso è vietato da diversi anni, in seguito alle tante vicende di saccheggio della sabbia, nell’ottica di tutelare un habitat che rappresenta un capolavoro monumentale.
Il fascino dell’Isola di Budelli
Budelli è la sesta isola in ordine di grandezza all’interno dell’Arcipelago della Maddalena. È nota in tutto il mondo per i colori spettacolari e il mare di un vivido colore turchese, tipico anche della Spiaggia Rosa. La costa è particolarmente frastagliata e regala scenari da sogno. Il territorio denota un aspetto massiccio e compatto, ma non per questo poco variegato: sono presenti persino dei piccoli corsi d’acqua.
Il punto panoramico più bello (e alto) a Budelli è il sentiero del Monte Budello ed è posto a un’altezza di 88 metri. Il percorso parte dalla casa del custode per poi snodarsi lungo la macchia mediterranea e arrivare fino in cima. La vista è grandiosa e spazia sulle Bocche di Bonifacio e La Maddalena.
Oltre alla Spiaggia Rosa, a Budelli è possibile ammirare la Spiaggia del Cavaliere, situata nella parte nord-orientale. Si caratterizza per la sabbia finissima, il fondale basso e i colori meravigliosi, sia per quanto riguarda la macchia mediterranea che il mare. A partire dal 2020 risulta aperta soltanto in parte per via di studi scientifici che hanno dimostrato la costante erosione dell’arenile.
Il colore rosa della sabbia
Perché è rosa la spiaggia di Budelli? Il colore dei granelli è dovuto alla decomposizione della Miniacina miniacea, un microrganismo unicellulare che popola le posidonie presenti nelle vicinanze della spiaggia. Si caratterizza per il guscio dal colore rosato che, una volta terminato di vivere, si poggia sul fondale, mischiandosi ai granelli chiari. La sabbia della Spiaggia Rosa è fatta quindi di pezzetti di corallo, conchiglie, gusci di molluschi, granito. Di una vita, potremmo dire, che è in continuo divenire, capace di creare un gioco di colori speciale grazie a una sinergia perfetta.
Il fenomeno che abbiamo descritto non è presente soltanto nella Spiaggia Rosa, ma, complici le maree e le correnti, interessa anche altre località di mare, come Elafonissi in Grecia. Questo non toglie nulla all’unicità di quello che potremmo definire un capolavoro assoluto della natura quale è in effetti la Spiaggia Rosa.
La proprietà dell’Isola di Budelli
Budelli è stata per lungo tempo proprietà privata. Fino agli anni Ottanta ha fatto parte del patrimonio dell’imprenditore milanese Piero Tizzoni, per poi essere acquistata da parte di un gruppo di industriali svizzeri confluiti nella società Nuova Gallura srl. In quel periodo questo patrimonio naturalistico senza eguali al mondo aveva un custode e guardiano, che viveva da solo sull’isola: il modenese Mauro Morandi.
All’inizio degli anni Duemila la Nuova Gallura Srl ha messo Budelli all’asta, dando luogo a un periodo di aspre battaglie con lo Stato, che fin da subito si è attivato per riportarla sotto la tutela del pubblico demanio. In questo arco di tempo si è fatto avanti anche un acquirente neozelandese, Michael Harte, il quale avrebbe dimostrato di avere i mezzi per comprarla e tutelarla, cosa di cui a suo dire non sarebbero stati provvisti gli enti pubblici. La vicenda, com’è noto, si è conclusa e con l’assegnazione definitiva dell’isola al Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, avvenuta nel maggio 2016.
La tutela controversa della Spiaggia Rosa
La Spiaggia Rosa è tristemente nota per le vicende di saccheggio della sabbia. Violazioni e depredazioni che non sono terminate nemmeno da quanto, a partire dal 1998, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha reso la zona non accessibile, e quindi off limits, con l’intento di preservarla dall’assalto dei turisti. Si tratta di vicende di cronaca note e ben raccontate in un articolo recentemente apparso sul quotidiano “La Nuova Sardegna” che mostra quella che è, di fatto, una tutela controversa.
Nel 2022 era stato predisposto un sistema maggiore di protezione, smantellato tuttavia nel 2023. Questo in seguito a diversi episodi di violazione dei divieti, come quello di due turisti che raggiungono da uno yacht questa parte protetta di blu e la immortalano su Instagram. Non è purtroppo un caso isolato, quanto, piuttosto, una vera e propria emorragia.
Stando a quanto rende noto sempre “La Nuova Sardegna” la Capitaneria di porto non avrebbe a disposizione mezzi e uomini sufficienti per pattugliare l’intera area dell’arcipelago, complici le tante richieste che contraddistinguono il periodo estivo. Eppure, vista l’eccezionalità del luogo, patrimonio non solo della Sardegna e dello Stato italiano ma del mondo intero, una protezione maggiore sarebbe auspicabile, un po’ come avviene per il David di Michelangelo e La Gioconda di Leonardo.