L’isola di Ventotene è un’isola del Mar Tirreno che amministrativamente fa parte dell’omonimo comune e della provincia di Latina. Da un punto di vista geografico appartiene invece all’arcipelago ponziano che oltre all’isola di Ventotene comprende l’isola di Ponza, l’isola Palmarola, l’isola di Zannone, l’isola di Gavi e l’isola di Santo Stefano; quest’ultima si trova a circa 2 km a est.
Il territorio comunale di Ventotene comprende l’isola omonima e l’isola di Santo Stefano; è il comune più piccolo dell’Italia centrale.
L’isola è la parte terminale di un vulcano che si eleva dal fondale marino, profondo circa 700 m.
Il turismo, per lo più quello del periodo estivo, è una delle voci principali dell’economia dell’isola; di notevole importanza è anche l’agricoltura che peraltro vanta la produzione di un prodotto pregiato, le lenticchie di Ventotene, che ha ottenuto il riconoscimento PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale); da sempre le lenticchie sono qui coltivate con metodi naturali nel terreno vulcanico dell’isola.
Un po’ di storia
Ventotene era già nota all’epoca dei greci e dei romani che la chiamavano Pandataria; del periodo romano sono rimasti nell’isola il porto antico, le pescherie e le rovine di ville e acquedotti.
In epoca romana l’isola acquisì una notevole fama perché è stato il luogo dove l’imperatore Augusto esiliò la figlia Giulia (2 a.C.) e dove l’imperatore Tiberio esiliò la nipote Agrippina (29 d.C.).
Dopo l’epoca romana l’isola è rimasta praticamente disabitata fino al 1771, anno in cui vi giunsero, per decreto del re di Ferdinando IV di Napoli, i coloni provenienti dalla Campania, in particolar modo da Ischia e Torre del Greco.
All’epoca del regime fascista, dal 1941 al 1943, furono confinati sull’isola diversi oppositori del regime fra cui colui che sarebbe diventato Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini. Sull’isola, i due antifascisti Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il cosiddetto “Manifesto di Ventotene” che auspicava la nascita di una federazione dei vari Paesi d’Europa sul modello degli Stati Uniti d’America.
Ventotene: il turismo subacqueo
Ventotene è, tra le altre cose, un’importante meta di turismo subacqueo; sono infatti possibili bellissime escursioni internamente all’Area marina protetta. Si ricordano in particolare le immersioni Punta Pascone, Secca dell’Archetto, Punta dell’Arco e Relitto della Santa Lucia; quest’ultima era una nave ospedale che si trovava al largo di Ventotene; il 23 luglio 1943 fu attaccata e mitragliata da aerei inglesi e finì affondata; si trova a circa 46 metri di profondità ed è una meta molto nota per gli appassionati di immersioni subacquee.
Monumenti e luoghi di interesse
Sono diversi i monumenti e luoghi di interesse presenti a Ventotene.
La Chiesa di Santa Candida
Merita senz’altro una visita la Chiesa di Santa Candida; è un edificio in stile neoclassico consacrato alla patrona dell’isola nel 1774 e progettato dall’ingegner Antonio Winspeare che si avvalse della collaborazione dell’architetto Francesco Carpi. Al suo interno si trovano diverse opere d’arte fra cui una tela risalente al XVIII sec. raffigurante l’assunzione della Madonna e attribuita al pittore Sebastiano Conca. Sono numerose anche le statue in legno fra cui quella di Santa Candida, realizzata nel XVIII sec.
Accanto alla chiesa si trovava un convento dei Cappuccini che oggi è invece la sede della canonica, dei locali della parrocchia e ospita anche le suore Adoratrici del Sangue di Cristo.
Il porto romano
Di notevole interesse è il porto romano, rimaneggiato durante l’epoca borbonica, e totalmente realizzato in tufo. Vi si trova il Pozzillo, una piccola cala dove stanno in sosta le barche dei pescatori. Il porto è separato da Cala Nave dallo scoglio del Faro; quest’ultimo fu attivato nel 1891; la torre è di forma cilindrica in muratura bianca e da terra fino al fuoco della lampada ha un’altezza di circa 16 metri.
La peschiera romana
Ai piedi del faro, si trovano i resti di un’antica peschiera romana risalente al I sec. a.C., scavata nella roccia. La peschiera era costituita da due vasche coperte nelle quali confluiva l’acqua del mare che veniva miscelata con acqua dolce per mezzo di canali; esse si chiudevano non appena i pesci erano entrati; c’era poi un bacino esterno utilizzato per collocare temporaneamente il pescato durante le operazioni di pulizia.
Il Castello
Degno di nota è il Castello di Ventotene, ubicato nella piazza principale; è un’architettura militare che fu realizzata sia con funzioni di caserma sia per difendere l’isola dalle incursioni dei pirati ancora presenti nel Settecento nelle coste italiane. In epoca fascista ha svolto la funzione di carcere, mentre oggi ospita gli uffici del Comune e il Museo Archeologico.
Il borgo borbonico
Di interesse storico è il borgo borbonico, risalente alla fine del XVIII secolo, nato per ospitare i coloni. Si trova sulla roccia che domina il porto antico con il quale è collegato dalla strada che porta al Castello e da quella che porta alla chiesa. Nel borgo si trovano due piazze: Piazza Castello e Piazza De Gasperi.
La Villa Imperiale (Villa Giulia)
Sito archeologico di grande interesse è la Villa Imperiale, altresì nota come Villa Giulia, costruita nel I sec. a.C. per volere dell’imperatore Augusto; la villa è ubicata sul promontorio Punta Eolo e si estende su una superficie lunga 300 m e larga 100. La parte residenziale consta di cortili, stanze, giardini, terme e cisterne, mentre in quella rustica si trovano gli alloggi di servizio e le strutture produttive. Internamente è presente anche un’area destinata al maneggio e ai giardini.
Le cisterne romane
Si devono segnalare anche le Cisterne Romane; il sistema idraulico dell’isola in epoca romana consisteva in sei grandi cisterne e condotti, tutti scavati nel tufo; oggi sono rimaste visibili soltanto due cisterne, la Cisterna di Villa Stefania e la Cisterna dei Detenuti. Sono ubicate a non troppa distanza da Piazza Castello.
Il Ventotene Film Festival
Una manifestazione di grande importanza che si tiene sull’isola è il Ventotene Film Festival; l’edizione del 2024, che si è tenuta tra il 26 luglio e il primo agosto, è la ventinovesima. È il festival più longevo tra tutti quelli che vengono organizzati nelle isole minori degli arcipelaghi italiani e vede sempre la partecipazione di attori, registi e autori che hanno reso grande il cinema italiano e quello internazionale.
Ventotene: le spiagge raggiungibili via terra
Le spiagge sono l’attrazione principale dell’isola di Ventotene: i numerosi turisti che la scelgono ogni anno come meta delle loro vacanze, rimangono immediatamente affascinati dalle meravigliose calette incastonate tra gli anfratti rocciosi che caratterizzano le coste frastagliate.
Cala Nave e Cala Rossano
Sfortunatamente sono solo due le spiagge sabbiose accessibili via terra: Cala Nave e Cala Rossano.
Cala Nave è la zona litoranea più ambita di Ventotene, la cui bellezza viene impreziosita dal profilo dell’isola di Santo Stefano, che sorge poco distante. Il lido si sviluppa nella zona nord-orientale di Ventotene, nei pressi del centro storico. Presenta sabbia morbida e fine, color bronzo, mare trasparente ed incontaminato, e numerosi ristoranti, bar, locali e stabilimenti provvisti di sdraio e ombrelloni.
Cala Rossano, invece, è una spiaggetta che si affaccia sul porto, bagnata da un mare calmo e limpido, a fondale basso, perfetto per i bambini. L’arenile è costituito da sabbia assai fine e dai colori tenuti. Anche in questo caso sono presenti punti di ristoro, nonché ombrelloni e lettini.
Altre zone costiere
Sull’isola, tuttavia, si ritrovano anche altre zone costiere, raggiungibili a piedi, adatte per fare il bagno e prendere il sole. Una di queste è situata in prossimità del faro, a sud di Porto Nicola. In questo caso non è presente un arenile sabbioso, bensì una serie di scogli, dai quali è possibile avere accesso ad un mare purissimo e ricco di sfumature blu. Qui è possibile noleggiare ombrelloni e lettini, e rilassarsi in piena tranquillità.
Non lontano dal Porto Vecchio di Ventotene si trovano i resti di antiche saline di epoca romana, dove è consentito fare il bagno e crogiolarsi al sole. Tale tratto di litorale, tuttavia, non presenta locali o ristoranti, per tanto è necessario avere tutto al seguito.
Spiagge raggiungibili via mare
Ventotene presenta anche alcune porzioni costiere raggiungibili via mare, sottoposte a tutela ambientale. Esse, infatti, hanno consentito all’isola di essere riconosciuta come Area Marina Protetta e Riserva Naturale Statale. Si tratta di lidi caratterizzati da fondali ricchi di vita, per tanto assai apprezzati dagli amanti dello snorkeling e delle attività subacquee.
Tra queste rientra Cala Battaglia, una suggestiva distesa di sabbia scura, bagnata da acque color verde smeraldo. Un tempo, era possibile giungere a questo tratto costiero anche via terra, attraverso un sentiero scosceso, oggi del tutto scomparso.
Da non perdere è anche la spiaggia di Punta Eolo, dove si ritrovano i resti di Villa Giulia, antica abitazione destinata agli esiliati imperiali. È una zona perfetta per le immersioni, poiché oltre alla bellezza del mare, a nord-ovest è possibile ammirare i resti del relitto di Santa Lucia, un’antica imbarcazione a vapore affondata nel 1943.
Meno frequentata, ma non per questo meno suggestiva, è il litorale di Punta Pascone. Di norma, è prediletta dagli appassionati di diving, attratti dalla splendida Secca dell’Archetto, ovvero un corridoio subacqueo lungo 300 metri, che preserva specie marine incredibili, come spugne, anemoni e triglie.
Infine si ricordano le Sconciglie, denominate anche Sconcigli che, secondo varie leggende sarebbero il luogo dove Ulisse e i suoi seguaci furono tentati dalle terribili Sirene. Nella secca, compresa tra i due scogli, è possibile praticare immersioni o snorkeling, per godere delle meraviglie celate e preservate dal mare.