Ortona: le spiagge e le testimonianze storico-artistiche più belle

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Ortona

Ortona, cittadina abruzzese in provincia di Chieti, è abbarbicata su di un suggestivo promontorio che si affaccia sul Mare Adriatico. È nata come scalo commerciale ad opera dei Frentani, divenendo nel III secolo a.C. una colonia romana. Distrutta dai Normanni in epoca medievale e ricostruita dagli Svevi, fu successivamente conquistata dagli Aragonesi. Venne devastata a più riprese e nel XVIII secolo cadde in mano ai Borboni.

Durante la II guerra mondiale divenne terreno di scontro tra le truppe tedesche e quelle degli alleati, che distrussero parte dell’abitato. Attualmente, è un’importante meta turistica, grazie alla bellezza delle spiagge, fregiate del riconoscimento della Bandiera Blu, e delle testimonianze storico-artistiche, che popolano il borgo.

Le spiagge di Ortona

Ortona è una delle località balneari più belle dell’Abruzzo, facente parte della Costa dei Trabocchi. Il litorale si estende per circa 20 km ed è caratterizzato, a nord, da suggestive spiagge ampie e sabbiose, come Foro, Lido Riccio e Lido dei Saraceni.

Il tratto di costa a sud cambia radicalmente, e l’esteso arenile sabbioso, lascia spazio a baie, insenature, calette, promontori e scogliere, delimitate da una rigogliosa macchia mediterranea.

Degno di nota è il promontorio di Punta Ferruccio, che presenta un litorale ghiaioso, che si sviluppa tra due cime rocciose, lambire da acque verde smeraldo. A poca distanza, proseguendo verso sud, si incontra la Spiaggia Ripari di Giobbe, che si distingue per il mare trasparente, la falesia ricoperta di vegetazione e gli imponenti faraglioni.

Da non perdere è anche Punta dell’Acquabella, dove domina una spettacolare distesa rocciosa, dalla quale si può raggiungere un arenile ghiaioso, lambito da acque calme e limpide, che fanno intravedere i fondali di sabbia e ciottoli.

Monumenti ed architetture di Ortona

Nonostante il mare sia la principale attrattiva di questa splendida cittadina abruzzese, interessanti sono anche i monumenti che ricoprono il centro storico e ne testimoniano il periglioso passato. Particolarmente degno di nota è il Castello Aragonese, edificato  nel XIII secolo dagli Angioini e ricostruito nel 1450 per volontà di Ferdinando d’Aragona. È adagiato su di una rupe e presenta una forma trapezoidale, 4 torri cilindriche e possenti mura perimetrali.

Tra i numerosi edifici religiosi spicca, invece, la Basilica di San Tommaso Apostolo, costruita nel IX secolo su di un antico tempio dedicato a Giano, ma ricostruita completamente nel XII secolo, dopo essere stata danneggiata dai Normanni. Tuttavia, tale struttura ha subito nel tempo ulteriori rimaneggiamenti. All’interno, oltre alla cripta, che conserva suggestive reliquie, si trova il Museo Diocesano, dove sono preservati dipinti e sculture sacre, legati alla storia ortonese.

Interessante è anche l’Oratorio del Cristo Miracoloso, ovvero una chiesa a cappella, che conserva un’ampolla con del sangue, che secondo la leggenda è sgorgato, al tempo dell’invasione turca, miracolosamente da un crocifisso appeso ad un muro.

Non mancano i musei, come quello dedicato alla Battaglia di Ortona, che si trova nell’ex convento di Sant’Anna e quello Musicale d’Abruzzo, allestito presso Palazzo Corvo.

Da vedere è anche la Pietra di Morrecine, situata nella contrada omonima, risalente al II secolo a.C. Si tratta di un poderoso conglomerato cementizio a forma di cubo affondato in parte nel terreno, probabilmente appartenuto ad un mausoleo romano od a una chiesa cristiana.

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