Puglia

Torre dell’Orso: spiagge, monumenti e gastronomia

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Torre dell’Orso è un meraviglioso paesino della costa adriatica, poco lontano da Otranto (poco meno di 17 km); è una rinomata località balneare del Salento la cui marina fa parte del comune di Melendugno (uno dei comuni pugliesi che si fregia del riconoscimento Bandiera Blu), in provincia di Lecce.

Il curioso toponimo deriva dalla presenza sul litorale di una torre costiera risalente al XVI secolo, impiegata per avvistare le navi nemiche, in particolare quelle turche che si avvicinavano alla costa salentina.

Si ricorda a questo proposito che il Salento è ricchissimo di torre costiere ubicate lungo un itinerario di circa 400 km. Le torri lungo la costa comunicavano fra loro tramite segnali di fumo o di fuoco, con suoni di campane oppure ricorrendo a messaggeri a cavallo. Esse formavano quindi una vera e propria catena di avvistamento utilissima per prepararsi per tempo in caso di eventuali attacchi.

Relativamente al termine “Orso”, alcuni ipotizzano un riferimento alla foca monaca, mentre altri ritengono, più plausibilmente, che ci si riferisca a Urso, ovvero il cognome della famiglia che in antichità era proprietaria di questa zona. Un’altra ipotesi fa riferimento ad una formazione rocciosa posizionata vicino alla torre che ricorda il profilo di questo animale. Secondo altri ancora il termine deriverebbe da Sant’Orsola, poiché la maggior parte delle torri salentine, ubicate sulla zona costiera, sono intitolate a santi.

Torre dell’Orso: la spiaggia e “Le Due Sorelle”

La spiaggia di Torre dell’Orso è un’insenatura che si estende per 800 metri, caratterizzata da sabbia color argento e da un mare cristallino, che attira ogni anno un gran numero di turisti. La baia, circondata da dune e da una pineta, ospita lunghi tratti di spiaggia libera e diversi lidi attrezzati.

In passato la baia veniva utilizzata come porto dell’antica città-santuario di Roca, scalo necessario per tutte le imbarcazioni che provenivano dall’altra sponda adriatica.

L’alta scogliera di roccia calcarea bianca è caratterizzata da una serie di anfratti, un tempo rifugio di pescatori e di eremiti. Non distante è la famosa grotta di San Cristoforo, nella quale sono conservati antichi graffiti; la grotta è stata frequentata come santuario dal IV sec. a.C. al XIII sec. d.C.

Non molto distanti dalla spiaggia, si trovano due imponenti faraglioni denominati “Le Due Sorelle“; la denominazione deriva da un’antica leggenda: due sorelle cercavano refrigerio nelle acque del mare per riposarsi dalle fatiche quotidiane; giunte presso Torre dell’Orso si tuffarono da una rupe nel mare, ma essendo questo molto mosso non riuscirono a tornare a riva. Gli dei provarono compassione per le due sfortunate e le trasformarono nei due suggestivi faraglioni. Le Due Sorelle sono un must per chi si trova nei pressi di Melendugno e la loro fama è tale che la spiaggia della Torre dell’Orso è spesso chiamata “spiaggia delle Due Sorelle“.

Monumenti da visitare

Una delle attrazioni più importanti di questo angolo di paradiso pugliese è sicuramente la Torre di Guardia, conosciuta anche con il nome di Torre dell’Urso, Creta Russa o Torre di porto dell’orso. Presenta una forma troncopiramidale a base quadrata e fu costruita a partire dal 1568, per volere del leccese Giovanni Tommaso Garrapa; i lavori però si interruppero con il sopraggiungere della morte di quest’ultimo, per poi riprendere nel 1580, per mano del fratello, Angelo Garrapa.

Interessante è anche la Chiesa dei SS. Angeli Custodi, collocata presso la Piazza S. D’Acquisto e inaugurata nel 1960. Essa conserva al suo interno la statua della Madonna Stella Maris, venerata dalla comunità del posto la prima domenica di agosto come protettrice della marina.

Torre dell’Orso: località interessanti nelle vicinanze

Se ci si trova a Torre dell’Orso si ha l’opportunità di organizzare gite verso interessanti località turistiche vicine. Il bellissimo borgo di Otranto, per esempio, può essere raggiunto percorrendo la SP366 in circa 25 minuti; a breve distanza dal centro di Otranto (5 minuti con l’auto) si trova poi la cava di bauxite, una delle attrazioni salentine più fotografate.

In meno di 40 minuti si può raggiungere la bellissima città di Lecce, la cosiddetta “Firenze del Sud”; è sicuramente una meta che vale la pena di prendere in considerazione.

A circa 50 minuti di distanza si trova poi un’altra imperdibile attrazione, la Grotta Zinzalusa, una meta che attira circa 100.000 visitatori all’anno; è ubicata lungo il litorale salentino tra Castro e Santa Cesarea Terme.

Gastronomia salentina

La gastronomia salentina è ricca di prelibatezze da gustare, come le Sagne ncannulate, ovvero pasta attorcigliata a mano e condita con del sugo di pomodoro e ricotta forte.

Un altro piatto assai diffuso, di derivazione contadina, è invece il Ciceri e tria, che consiste in pasta fatta in casa, fritta e lessata, alla quale vengono aggiunti piselli o ceci. E ancora, i Turcinieddhri, ossia interiora di agnello e fegato, ma anche le crocchette di patate, preparate con patate lesse, formaggio menta e prezzemolo, ottime come antipasto.

Impossibile non assaggiare la parmigiana, realizzata con melanzane fritte, mortadella, mozzarella e uova sode. Tra i dolci spicca, invece, la Cupeta, un croccante realizzato con miele, zucchero e mandorle.

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