Porto Sant’Elpidio è una rinomata stazione balneare delle Marche, posta in provincia di Fermo, che attrae ogni anno numero turisti per la bellezza delle spiagge di sabbia dorata, per la incantevole pineta posta a ridosso dell’arenile e per il mare, caratterizzato da acque cristalline ed azzurre, perfette per fare il bagno e nuotare.
Il litorale di Porto Sant’Elpidio
La riviera di Porto Sant’Elpidio si estende per 8 km sulla costa adriatica ed è delimitata da suggestive casette colorate e da una rigogliosa pineta, che sparge i suoi profumi per tutto l’abitato.
L’arenile è composto da ghiaia ed è lambito da acque pulite e trasparenti, che ospitano fondali poco profondi e dolcemente digradanti, ideali per la balneazione dei più piccoli.
Sono presenti numerosi stabilimenti balneari, che offrono ai fruitori della spiaggia servizi di alta qualità, come docce con acqua calda, bagni, ombrelloni, sdraio, aree gioco, campi per attività sportive, noleggio attrezzature sportive, bar e ristoranti. Tra le strutture ricettive si segnalano alberghi, hotel, residence e campeggi immersi nel verde, perfetti per gli amanti della natura e delle vacanze all’aria aperta.
Monumenti ed architetture di Porto Sant’Elpidio
Porto Sant’Elpidio conserva suggestive testimonianze storico-artistiche, tra le quali spiccano gli edifici ecclesiastici, come la chiesa di Maria Santissima Annunziata, edificata nell’XI secolo, che custodisce splendide opere d’arte di pittori locali.
Ancora più interessante è il Santuario di Santa Maria della Corva, del XVI secolo, che detiene una preziosa statua della Vergine, venerata dalla comunità locale. Probabilmente il nome della chiesa deriva dalla parola “curva”, che fa riferimento alla forma del crinale sul quale si erge la struttura sacra. Inizialmente essa non era che un’umile cappella di campagna, ma nel 1958, a seguito di un miracolo, fu eletta a Santuario Mariano. Sembra, infatti, che la statua della Madonna, situata in un contenitore di legno a lato dell’altare, durante una messa, abbia parlato ed abbia allungato le braccia verso i fedeli. Per commemorare l’incredibile evento, ogni anno, il 15 settembre, viene fatta una rievocazione.
Ricche di fascino sono anche le dimore nobiliari, tra le quali si ricorda Villa Baruchello, della seconda metà del XVIII secolo, dotata di un meraviglioso parco in cui si ritrovano rare specie botaniche. Da visitare è anche Villa Murri, edificata all’inizio del XIX secolo dai conti Sinibaldi, per poi passare nel 1880 ai conti Maggiori di Fermo e nel 1920 alla famiglia Murri, che vendette l’edificio al comune.
Bosco del Cugnolo
Il Bosco del Cugnolo è uno dei pochi tratti di macchia mediterranea ancora intatti. Si stende per circa 9 ettari e deve il nome alla contrada in cui è collocato, incastonata tra il Fosso Cupo e quello del Molinetto. Si tratta di una forma ridotta, ma inalterata di foresta sempreverde, dominata da querce, che rientra nelle Aree Floristiche Protette della Regione.
Da visitare è la Grotta degli Amanti, che deve il suo nome alla vicenda amorosa di Antonio e Laurina, che si svolse nel 1911 e che portò alla morte dei due giovani, i quali si gettarono, per non separarsi, dalla rupe del Fosso di San Filippo. Poco distante si trova Villa degli Aranci, sviluppata su tre piani, abbelliti da marcapiani e timpani, la quale si erge in un tratto di territorio marchigiano particolarmente adatto, come dice il nome stesso, alla coltivazione degli agrumi, poiché riparato dai forti venti settentrionali ed occidentali. Inoltre, a nord si incontra, una suggestiva chiesetta, sulla cui facciata era una lapide con la data 1648.