Lazio

Anzio: spiagge e bellezze artistiche

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Anzio è un comune del Lazio, situato nell’Agro Romano e bagnato dal Mar Tirreno. Si tratta di un importante centro balneare, meta annuale di numerosi vacanzieri, ma anche un importante luogo di interesse storico, che vanta origini assai antiche.

L’antica città, denominata Antium (che comprendeva le attuali Anzio e Nettuno) è stata per molto tempo la capitale della popolazione dei Volsci; in seguito fu poi assorbita dallo Stato romano. Sul territorio di Anzio è stata documentata la presenza di insediamenti umani fin dal Paleolitico inferiore.

Amministrativamente Anzio è un comune appartenente alla città metropolitana di Roma.

Le spiagge più belle della zona costiera di Anzio

La zona costiera di Anzio presenta numerosi lidi bene attrezzati, tra i quali emerge la spiaggia delle Grotte di Nerone, inserita nell’area in cui si trova la Villa dell’omonimo imperiale romano, che si presenta a picco sul mare.

Spiaggia delle Grotte di Nerone

La spiaggia delle Grotte di Nerone è caratterizzata da un arenile di sabbia dorata, incorniciato da possenti scogliere, bagnate da un mare cristallino, con fondale che degrada dolcemente e popolato da una rigogliosa fauna marina. Questo tratto costiero è molto apprezzato dagli amanti delle immersioni e dello snorkeling, anche perché qui si possono ammirare antichi ruderi sommersi. Sono presenti strutture e servizi balneari, come bar, ristoranti, ombrelloni, sdraio e noleggi per attrezzatura sportiva.

Spiaggia di Lavinio

Poco a nord del borgo marittimo, si trova la spiaggia di Lavinio, dove si alternano lidi privati e liberi. È una zona ideale per praticare kitesurf, vela e immersioni.

Lido dei Gigli

Interessante è anche il Lido dei Gigli: una spiaggia di sabbia dorata, caratterizzata da pittoresche dune che possono raggiungere anche i 20 metri e incorniciata dalla macchia mediterranea. Il mare, che lambisce questo tratto di litorale, presenta acque limpide con fondali sabbiosi che vanno dolcemente digradando. Essendo una zona lontana dai centri abitati non è provvista di servizi di ristoro, come bar e ristoranti, ma è meta ideale per chi vuole rilassarsi.

Altre spiagge

Ben attrezzati sono il Lido dei Pini e il Lido delle Sirene, che permettono di effettuare diverse attività sportive e ludiche, sia sulla spiaggia che sul mare. Ma si ricordano anche il Lido di Cincinnato, assai frequentato dagli abitanti del posto, e il Lido di Marechiaro, una delle spiagge più battute dai turisti.

Infine si ricorda la spiaggia di Tor Caldara, immersa nell’omonima Riserva Naturale, della quale si è cercato di preservare l’integrità e la pulizia. Essa è bordata da dune e presenta anch’essa una sabbia dorata ed estremamente morbida. Il mare è trasparente e di un color azzurro intenso, con fondali sabbiosi e digradanti, particolarmente adatti per la balneazione. Qui si ritrovano sorgenti di acqua sulfurea sottomarine, nonché rare specie animali.

 Luoghi d’interesse

Tutta la costa di Anzio è disseminata di resti di ville romane, nelle quali sono state rinvenute opere d’arte di inestimabile valore, come l’Apollo del Belvedere, oggi in Vaticano, ma anche Il Gladiatore Borghese, attualmente conservato al Louvre.

Villa Imperiale (Villa di Nerone)

La Villa Imperiale, altrimenti nota come Villa di Nerone, è uno dei più noti resti archeologici dell’antica città di Antium. La villa imperiale era di notevoli dimensioni e si estendeva sul Capo d’Anzio lungo una fascia costiera lunga circa 800 m; fu edificata sul luogo ove in precedenza sorgeva una villa nella quale Augusto aveva ricevuto una delegazione proveniente da Roma per essere riconosciuto Pater Patriae. Nerone volle erigere sul luogo una villa di imponenti dimensioni e magnificenza. Dopo la morte di Nerone, tutti i Cesari romani l’hanno utilizzata fino alla dinastia dei Severi.

Teatro Romano

Il Teatro Romano di Anzio si trova sul pianoro di Santa Teresa; è stato rinvenuto negli anni Venti del secolo scorso durante alcuni scavi di cui non si hanno documentazioni.

Il teatro risale alla seconda metà del I sec. d.C. (epoca Neroniana) e la sua funzione principale era quella di intrattenere i nobili che giungevano ad Anzio per le vacanze.

Il teatro cadde in disuso dopo la disgregazione dell’Impero Romano d’Occidente e fu riutilizzato come luogo di cottura delle ceramiche (in uno dei corridoi della struttura è stata rinvenuta una fornace).

Architetture religiose

Ad Anzio sono presenti diverse architetture religiose, fra le tante si ricorda la Chiesa dei Santi Pio e Antonio, un edificio in stile neoclassico. Fu papa Pio IX che verso la metà del 1800 affidò all’architetto Gaetano Morichini il compito di disegnare la chiesa parrocchiale del nuovo paese di Anzio. La prima pietra della struttura fu posata nel 1851 e la costruzione terminò nel 1856, mentre la consacrazione risale al 1885. Nel 1919 la chiesa fu oggetto di un pesante restauro. Altre chiese di Anzio sono la Chiesa di S. Benedetto, la             Chiesa di S. Antonio Abate, la Chiesa di S. Francesco d’Assisi e la Chiesa del Sacro Cuore.

Villa Adele

Villa Adele è, insieme a Villa Albani e Villa Sarina, una delle principali ville di notevole interesse architettonico di Anzio. La villa fu edificata verso la fine del XVI sec. per incarico dall’allora pontefice Clemente VIII che voleva risollevare il paese dalla povertà. La villa fu edificata su un poggio in vista del mare. Oggi vi hanno sede alcuni uffici del Comune di Anzio e il Museo dello Sbarco Alleato.

Paradiso sul Mare

Il Paradiso sul Mare, conosciuto altresì come Casinò di Anzio o Paradisino, è un palazzo storico in stile liberty progettato dell’architetto romano Cesare Bazzani (1873-1939). Si trova sul lungomare Zanardelli. Fu costruito tra il 1919 e il 1924 e inizialmente era noto come Kursaal Polli, ma in seguito assunse l’attuale denominazione dovuta alla sua posizione affacciata sul Tirreno.

Durante la Seconda guerra mondiale l’edificio fu utilizzato come sede dal comando alleato dopo il famoso sbarco di Anzio del gennaio 1944.

Nel 1968 fu adibito in parte a scuola e convitto dell’Istituto professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione. Nel 1978 fu trasformato nell’Istituto Alberghiero I.P.S.S.A.R. Marco Apicio di Anzio, con una parte dell’edificio utilizzata come deposito del Museo Civico Archeologico di Anzio. Da febbraio 2016 l’edificio è stato chiuso ed è attualmente inutilizzato.

Tor di Caldano

La Tor di Caldano, altrimenti conosciuta come Tor della Caldane o Torre Caldara, è una torre costiera nel territorio comunale di Anzio, per la precisione a Lavinio Lido di Enea (a circa 5 km dal centro di Anzio). Si trova all’interno della Riserva naturale regionale Tor Caldara. La torre fu costruita probabilmente alla metà del XVII sec. per difendere un tratto di costa da eventuali sbarchi nemici. È possibile che sia stata costruita anche a difesa delle caldare delle miniere di zolfo presenti nella zona; è da quelle che la zona e la torre prendono il nome.

Nelle vicinanze della torre ci sono dei resti di una villa romana, gli impianti dismessi delle miniere, sorgenti di acqua sulfurea, alcuni stagni e anche le trincee risalenti allo sbarco anglo-americano.

Necropoli di Cavallo Morto

La Necropoli di Cavallo Morto è una zona funeraria che è stata rinvenuta nel territorio del comune di Anzio, per la precisione nelle campagne tra gli abitati di Lavinio e Campo di Carne.

Si tratta di un sepolcreto a incinerazione fu scoperto verso la fine del 1980 e gli scavi risalgono ai primi mesi dell’anno seguente. L’opera di scavo ha portato alla luce decine di urne cinerarie risalenti al XIII-XII sec. a.C. (Età del bronzo recente). È la più antica testimonianza del rito funerario della cremazione nel territorio laziale.

Cimitero della Battaglia di Anzio

Il Cimitero della Battaglia di Anzio (da non confondersi con il Cimitero di Guerra di Anzio) si trova a circa 5 km dal centro cittadino lungo la strada n. 207. È un cimitero del Commonwealth britannico che risale alla Seconda guerra mondiale; è sempre aperto. Ospita ben 2.316 tombe (1.917 di soldati britannici, 68 di soldati canadesi e 291 di soldati ignoti provenienti dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dal Sudafrica e dall’India). Nel cimitero è presente anche una tomba di un soldato caduto durante la Prima guerra mondiale. Inizialmente nel cimitero riposavano soltanto le vittime dello sbarco del gennaio 1944, ma in seguito vi furono portate anche tante altre tombe provenienti dalla campagna circostante. È stato progettato da Louis de Savoie-Carignan de Soissons, un architetto e urbanista britannico che ha realizzato numerosi cimiteri di guerra britannici.

Lo sbarco di Anzio

Con “sbarco di Anzio” si fa riferimento a un’imponente operazione militare di sbarco – nome in codice Shingle – che fu condotta dagli Alleati sulla costa tirrenica antistante ai centri di Anzio e Nettuno nel corso della Campagna d’Italia della Seconda guerra mondiale. La missione fu affidata al VI Corpo d’armata USA guidato dal maggior generale John Lucas.

L’obiettivo dell’operazione, avvenuta il 22 gennaio 1944, era quello di creare una testa di ponte ad Anzio oltre lo schieramento tedesco sulla linea Gustav così da compiere un aggiramento e costringere i nemici a richiamare numerosi uomini dal fronte di Cassino. Ciò avrebbe consentito lo sfondamento da parte della Quinta Armata del generale Clark lungo il settore tirrenico della linea Gustav. Contemporaneamente, le truppe sbarcate avrebbero effettuato l’occupazione dei Colli Albani per impedire la ritirata delle divisioni tedesche e distruggerle. Ciò avrebbe consentito di conquistare la città di Roma e ridurre i tempi della Campagna d’Italia. La missione durò molto tempo, ma non conseguì tutti gli obiettivi che gli Alleati si erano prefissi.

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