La Valle dei Templi rappresenta uno dei siti archeologici di maggiore rilevanza planetaria. Si erge su quella che nell’antichità era la città di Akragas, la quale a sua volta faceva parte della Magna Grecia.
Siamo nella costa meridionale della Sicilia e nel territorio di Agrigento e del Comune di Realmonte, in un luogo di rara bellezza, capace di affascinare da millenni, complice un’atmosfera solenne e con qualcosa di nascosto, che si percepisce ma rimane celato allo sguardo, all’animo.
In questo contesto si trova una delle spiagge più belle dell’Isola: Scala dei Turchi, un gioiello naturalistico situato, appunto, nelle vicinanze della Valle dei Templi, da cui dista soltanto pochi chilometri.
Il primo impatto con Scala dei Turchi
Il primo impatto che si ha al cospetto di Scala dei Turchi è sospeso tra luminosità e stupore. Guardando la zona costiera dal mare si percepisce una sorta di iceberg, ovvero un blocco di roccia bianchissima e lavorata con rara finezza dalla natura, a fronte di una composizione calcarea e argillosa che la rende friabile, lucente e sorprendentemente fresca al tatto.
La falesia contorna un arenile che invita subito a immergersi, complice una sabbia soffice e le tonalità cristalline e limpide come non mai del fondale. L’insieme è superbo anche a livello olfattivo, soprattutto durante il periodo della primavera quando al sapore del sale fa da eco quello della vegetazione mediterranea.
L’orizzonte lontano e rarefatto aggiunge fascino a un insieme già superbo: avrete la sensazione di essere approdati in un pianeta lontano e sconosciuto, che invoglia a essere scoperto. Il panorama è assoluto: da Scala dei Turchi si può infatti scorgere tutta la costa agrigentina.
Perché si chiama Scala dei Turchi
Il nome “Scala” è dovuto all’aspetto a quello simile a una gradinata per quanto riguarda la roccia che contorna la baia. La dedica ai Turchi è invece impropria ma con un fondo storico di verità: in questa zona erano soliti fare le loro incursioni i pirati Saraceni, detti comunemente Turchi da parte delle popolazioni del territorio, che erano solite definire con tale appellativo gli arabi in generale.
Nel Cinquecento l’Italia e il Meridione in particolare è stata soggetta ai saccheggi da parte di questi popoli provenienti dal mare, a fronte di una serie di episodi spesso brutali e dimenticati, ma non a livello toponomastico. Un’altra testimonianza significativa sono le torri di avvistamento che si possono trovare lungo le coste del Belpaese, costruite in tale periodo proprio per identificare in anticipo gli attacchi e attivare le misure di difesa.
Scala dei Turchi rappresentava un approdo particolarmente apprezzato per via della sua accessibilità, sia dal mare che verso la parte interna della regione, nonché per la capacità di risultare un luogo riparato e persino scarsamente controllato. Era quindi un ambiente perfetto per chi proveniva da lontano.
Caratteristiche geologiche della roccia
La falesia che contraddistingue Scala dei Turchi è costituita da quella che in geologia viene definita “marna”, rivelandosi una roccia che denota un mix di argilla e calcare: è da tale combinazione che deriva la colorazione bianchissima e purissima.
I vari gradini offrono spunti interessanti a livello di datazione per quanto concerne l’azione degli agenti atmosferici, mare e vento su tutti, all’origine del fenomeno, dando notizia di cicli che presentano una media orbitale di circa 100mila anni.
Scala dei Turchi denota una forma ondulata, simile a quella delle onde del mare che l’hanno forgiata, piacevolmente irregolare, con linee che hanno una certa morbidezza e qualcosa di rotondo.
Rischio idrogeologico e gestione del territorio
Conoscere le caratteristiche geologiche di questa zona non è solo interessante per soddisfare una pura e semplice curiosità ma soprattutto perché porta a riflettere su una questione importante: il rischio idrogeologico correlato a tali peculiarità.
Il materiale è infatti particolarmente friabile e vulnerabile, motivo per cui questo tratto di costa presenta un rischio idrogeologico elevato che necessita di diversi interventi a tutela dei visitatori.
Scala dei Turchi è una spiaggia molto frequentata, soprattutto in alta stagione e per via della sua vicinanza con la Valle dei Templi, a sua volta meta preferenziale del turismo di massa.
Sono diverse le associazioni che si sono espresse a proposito dei rischi che contraddistinguono l’area, complice una gestione non reputata all’altezza tanto per la contingentazione dei visitatori che delle acque: fenomeni che rischiano di compromettere la bellezza e l’unicità di questo capolavoro della natura.
A esporsi è stata soprattutto Legambiente denunciando negli anni Ottanta la costruzione di un complesso alberghiero proprio in prossimità della falesia: grazie al suo impegno il cantiere è stato bloccato.
Nel 2008 il FAI si è attivato per sostenere l’azione di Legambiente, promuovendo l’abbattimento definitivo dell’ecomostro, cosa che si è verificata effettivamente nel 2013 grazie alla sinergia sviluppata con il Comune di Realmonte. La demolizione è avvenuta grazie alla donazione di 20mila euro raccolti con “I luoghi del cuore”. Scala dei Turchi è stata finalmente convertita in belvedere pubblico.
L’accesso a Scala dei Turchi
L’accesso a Scala dei Turchi ha visto, come abbiamo già accennato, diverse problematiche inerenti l’agibilità, complice la friabilità della roccia e i rischi per l’incolumità delle persone. Ciò ha portato a una controversia importante che si è tradotta nel sequestro dell’area nel corso del 2020 – attualmente cessato – e al divieto di camminare lungo i gradoni, salirvi sopra e persino prendervi il sole.
Questo perché i fenomeni di crollo di parti della roccia non sono prevedibili al 100% ed è bene osservare dei comportamenti di buon senso nel rispetto dell’ambiente che ci circonda e della salute di tutti.
Dal momento che la spiaggia è una meta particolarmente ambita, per riuscire a visitarla, soprattutto nei mesi dell’estate, è necessario attivarsi il prima possibile al mattino, così da prevenire l’afflusso più consistente delle persone e riuscire a trovare parcheggio, cosa non semplicissima in alta stagione.
Per chi invece sceglie di visitare la zona in qualsiasi altro periodo dell’anno – ricordiamo che il clima in Sicilia è mite – le difficoltà di questo tipo sono minori e sarà certamente più semplice e piacevole godere della bellezza del luogo.
Le caratteristiche della spiaggia e la vicinanza con Lido Rossello
Partiamo dall’arenile. La sabbia regala un gradevole colore dorato, risultando soffice e compatta. Non essendo l’area attrezzata è necessario portare dietro ciò di cui si ha bisogno e percorrere un tratto tra le rocce, con i piedi che si trovano immersi nell’acqua del mare. L’esperienza vale assolutamente la pena, ma è selvaggia, autentica; non è adatta a chi sogna un mare cristallino in cui rilassarsi con tutti i comfort.
Se appartenente a questa seconda categoria di persone potete decidere di recarvi presso una baia situata nelle vicinanze di Scala dei Turchi, da cui è possibile scorgere i gradoni inconfondibili: Lido Rossello, che dista indicativamente 3 km da Realmonte. Di piccole dimensioni, è a tutti gli effetti un lido attrezzato. Sullo sfondo è possibile percepire Capo Rossello: un promontorio a picco sul mare dotato di faro.
Scala dei Turchi tra cinema, televisione, letteratura ed eventi
Uno dei motivi per cui Scala dei Turchi è un sito così popolare lo si deve al fatto che è stata sovente utilizzata come location di eccezione all’interno di diversi film e serie televisive di successo, a cominciare da Il Commissario Montalbano, la fiction di successo tratta dai libri di Andrea Camilleri. Nei romanzi la zona è del resto menzionata esplicitamente, per la precisione nel volume La prima indagine di Montalbano. Altri film in cui questo luogo così bello è protagonista sono Malena di Giuseppe Tornatore e In guerra per Amore.
Gli eventi organizzati durante la stagione estiva da parte del Comune di Realmonte sono davvero tanti e vedono al centro un fitto calendario di concerti, spettacoli teatrali e molto altro ancora. Si svolgono presso il teatro Costabianca e per la maggior parte risultano gratuiti.
Come arrivare
Come abbiamo già accennato Scala dei Turchi fa parte del territorio del Comune di Realmonte e della provincia di Agrigento, città da cui dista indicativamente 20 km. La spiaggia è raggiungibile in tre modi: con i mezzi pubblici, in auto/in moto e via mare.
La rete di trasporti locale non è il massimo: non è particolarmente ben collegata e non è comoda. Utilizzando un veicolo di proprietà oppure a noleggio gli spostamenti diventano più semplici.
Una volta raggiunta Agrigento o il sito archeologico della Valle dei Templi è necessario immettersi nella SS115, seguendo le indicazioni prima per Porto Empedocle e poi per Nereo, verso Zona Lidi, fino a quando non si incontrano dei cartelli che indicano parcheggi/belvedere.
Se invece si parte da Selinunte, Trapani oppure Erice occorre sempre percorrere la SS115 e poi far riferimento ai cartelli che riportano Scala dei Turchi. Una volta arrivati bisognerà effettuare una piacevole camminata di circa cinque minuti.
È possibile ammirare Scala dei Turchi dal mare grazie a diverse escursioni organizzate dai tour operator locali che partono principalmente dal vicino porto di San Leone: oltre a questa baia superba si possono scoprire diversi altri luoghi che vantano una storia millenaria. Il servizio è disponibile nel periodo che va da maggio a settembre.