Ci sono luoghi che a una prima occhiata sembrano suggerire un certo tipo di suggestioni ma che poi, guardandoli bene, rivelano qualcosa di diverso. È questo il caso di Isola di Capo Rizzuto in Calabria, località speciale della costa crotonese – quella che si affaccia sullo Ionio – ma che, in realtà, non è un’isola.
Fa parte dell’Area Marina Protetta omonima, offrendo una ricchezza incommensurabile a livello naturalistico, storico e culturale. Al suo interno si trova anche la località Le Castella, con l’omonima spiaggia superba e il castello aragonese a fare da sfondo a un mare limpido e ricco di colori emozionanti.
Isola di Capo Rizzuto: il nome e la data di fondazione
Perché una località che non è un’isola si chiama così? Le teorie a proposito sono diverse. Secondo la leggenda pare che la denominazione derivi dal termine latino “asyla”, traducibile come asilo oppure rifugio: in questo delizioso angolo della Calabria avrebbe trovato riparo nientemeno che la sorella di Priamo – Astiokena – in fuga dalla Guerra di Troia. Sarebbe stata lei a fondare la città.
Un’altra versione, più realistica e meno mitologica, vuole la zona utilizzata dalle popolazioni locali per sfuggire alle incursioni dei pirati ottomani. Inoltre, essendo la cittadina distante indicativamente quattro chilometri dal mare, il nome sembra legato alle costruzioni rurali tipiche del periodo romano note come “insulae”.
Una cosa è certa. Stando alle testimonianze giunte fino a noi l’usanza di chiamare il territorio in questo modo è piuttosto antica. Ne dà notizia un documento datato 900 d.c. a firma dell’Imperatore Romano d’Oriente Leone VI il Filosofo (detto anche il Saggio).
Parimenti incerta la data di fondazione del borgo che oggi vanta poco più di 17.000 abitanti. La più accreditata vuole che i primi insediamenti risalgano a opera del popolo Japigi, originario del Nord Africa, già nel 1200 a.C. Questo è quanto affermano due degli storici più importanti dell’Antica Roma – Plinio il Vecchio e Strabone – le cui teorie trovano riscontro nella cartografia.
La posizione strategica e l’Area Marina Protetta
Isola di Capo Rizzuto è un piccolo centro abitato dalla posizione davvero strategica, per non dire privilegiata, all’interno di un promontorio che fa parte dell’Area Marina Protetta a cui dà il nome. Oltre a essere stata sede vescovile, la città si è ritrovata protagonista di traffici commerciali importanti, a fronte di un sistema di protezione realizzato già a partire dal Duecento a tutela dalle incursioni dei pirati saraceni e ottomani.
L’Area Marina Protetta di Isola di Capo Rizzuto è la più ampia d’Italia e d’Europa. Si estende nel versante orientale della costa calabrese per circa 42 chilometri, coprendo indicativamente 15.000 ettari. Istituita a partire dal 1991, si tratta di un’oasi capace di vantare ben otto promontori. Sono presenti diversi siti archeologici e storici di interesse, che si stagliano lungo spiagge dalla sabbia bianchissima e fondali ricchi di flora e fauna marina. Un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling, complice la presenza di lunghe praterie di posidonia e di un’ampia varietà di molluschi e specie come pesce pappagallo, triglie e cernie.
Il clima, le località e le spiagge di Isola di Capo Rizzuto
Il clima, nell’isola che non c’è, è mite tutto l’anno, con estati molto calde e inverni che vedono temperature mai troppo basse, questo nonostante la presenza della Sila non troppo lontano dalla costa. Il mare, nella fredda stagione, non va mai sottovalutato, in quanto diventa sovente tempestoso.
Il centro di Isola di Capo Rizzuto è costituito da diverse località o frazioni, ognuna con molteplici elementi di interesse culturale e relative spiagge. I due aspetti, in questo angolo paradisiaco di Calabria, vanno di pari passo e la bellezza del territorio risiede proprio nel connubio armonico tra natura e mano dell’uomo. Vediamo insieme i luoghi più suggestivi da vedere.
Le Castella
Si tratta della zona più emozionante e bella di Capo Rizzuto, tra le più amate della costa crotonese. Ciò è dovuto alla presenza del Castello Aragonese di edificazione quattrocentesca – che consigliamo di visitare – situato su un isolotto che è a sua volta connesso alla terraferma da un istmo sottilissimo, circondato dall’omonima spiaggia, insignita del riconoscimento Bandiera Blu. Si distingue per un fondale dolce e basso, nei colori del turchese, la sabbia finissima e nelle tonalità del rosso nonché uno orizzonte infinito.
La bellezza del territorio di Le Castella è nota fin dai tempi antichi, tanto che pare sia stata citata nientemeno che da Omero nell’Odissea, complice la vicinanza con l’isola di Calypso.
Le Cannella
Molto vicina a Le Castella si trova Le Cannella. Questa località è situata all’interno dell’Area Marina Protetta e offre un tratto costiero di rara bellezza. L’arenile si distingue per la sabbia nei toni del rosso e del rosa, che ben si staglia lungo un fondale ricco di flora e fauna, limpido e cristallino, in cui emergono diversi scogli che però non danno noia ai bagnanti essendo facilmente individuabili.
Pur essendo l’accesso in prevalenza libero, non mancano i servizi quali stabilimenti, bar, alberghi e ristoranti.
Marinella
Nella zona settentrionale di Isola di Capo Rizzuto, non lontano da Crotone, si trova questa deliziosa località con i fondali che digradano con dolcezza e regalano un mare trasparentissimo. La natura circostante è selvaggia e incontaminata – siamo del resto nell’Area Marina Protetta -, a fronte di un colore della sabbia diverso dagli altri, tendente al bianco avorio e al grigio. Non mancano le strutture di accoglienza interessanti, tra villaggi e campeggi.
Altre cose da vedere
Il territorio di Isola di Capo Rizzuto è uno dei più superbi del Sud Italia, motivo per cui si potrebbe non finire mai di raccontarlo. Uno dei monumenti che consigliamo di vedere è il suo stesso simbolo, la Torre Vecchia, edificata nel Cinquecento a protezione dalle incursioni turche. Il panorama che si può ammirare da qui è davvero superlativo.
Non meno interessante il Santuario della Madonna Greca, la protettrice della città. Pur trattandosi di una costruzione piuttosto recente, presenta delle balconate con affaccio sul mare dalla bellezza notevole.
Come arrivare a Isola di Capo Rizzuto
È possibile raggiungere Isola di Capo Rizzuto in vari modi. Il più semplice è in auto, che è possibile noleggiare anche da Lamezia Terme: lo scalo aeroportuale di riferimento. Per chi proviene in macchina da Nord, bisogna prendere l’autostrada A2 uscendo a Simbari e poi continuare sulla SS 106 Jonica verso Reggio Calabria, per dunque uscire a Isola di Capo Rizzuto. Venendo da Sud, il percorso è sempre lo stesso; l’uscita di riferimento è quella di Firmo.
Più complessi i collegamenti tramite la rete locale di trasporti. In treno, la stazione di riferimento è quella di Ciro’, che dista circa un’ora da Isola di Capo Rizzuto.