Le Isole Tremiti sono un arcipelago del mare Adriatico, costituito dalle isole di San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e Pianosa. Si tratta di un piccolo angolo di paradiso, che grazie alla bellezza del mare, delle spiagge, dei luoghi e delle tradizioni, attira ogni anno migliaia di turisti. Si trovano a una distanza di circa 22 km a nord del promontorio del Gargano (costa pugliese) e a circa 45 km a est da Termoli (costa molisana).
Arcipelago delle Tremiti: le cinque isole
L’isola di San Nicola è il centro storico e amministrativo dell’arcipelago delle Isole Tremiti; ha una superficie di circa 42 ettari. Oltre alle bellissime spiagge sono diverse le testimonianze di notevole interesse storico-artistico. Fra queste merita sicuramente una visita l’Abbazia di Santa Maria a Mare risalente all’XI sec. d.C. (fu terminata nel 1045). Questo edificio religioso è noto anche come “Montecassino del mare”.
Altro tesoro artistico è la Torre dei Cavalieri del Crocifisso, che in passato serviva come punto di avvistamento per difendere l’isola da eventuali attacchi nemici. Sulla torre si trova una lapida con una scritta in latino “Coteret et cofringet” (spezzerà e stritolerà), un ammonimento ai nemici che avessero varcato la soglia.
Si deve poi ricordare il Castello dei Badiali (o Castello Angioino), edificato per volontà di Carlo d’Angiò e dei monaci cistercensi per scopi difensivi.
L’isola di San Domino è la più estesa delle cinque isole dell’arcipelago delle Isole Tremiti (circa 208 ettari). Tra le cinque isole, è su questa che sono state rilevate le tracce di presenza umana più antiche; nella contrada Prato Don Michele, infatti, sono stati rinvenuti dei resti di un villaggio dell’epoca neolitica (VII millennio a.C.).
L’isola del Cretaccio è la più piccola isola dell’arcipelago, tant’è che viene non di rado considerata come un grande scoglio; è una sorta di ammasso roccioso che ricorda una mezzaluna. È disabitata e, a circa 20 metri di distanza da essa, si trova lo Scoglio delle Vecchia, il più grande dei massi che si trovano lungo la fascia costiera.
L’isola di Caprara è nota anche come Capraia (sembra per l’antica presenza di greggi di capre selvatiche) e Capperaia (per la forte presenza di piante di Cappero). È un luogo disabitato, amato in particolar modo da coloro che praticano le immersioni subacquee; è qui infatti che uno dei punti di immersioni più belli di tutto il Mare Mediterraneo, ovvero la Secca di Punta Secca. Sul fondale dell’isola si trova una grande statua sottomarina che raffigura San Pio da Pietrelcina (popolarmente noto come Padre Pio); l’opera è stata realizzata dallo scultore Domenico Norcia.
È disabitata anche l’isola di Pianosa (da non confondersi con l’omonima isola dell’Arcipelago Toscano). Si trova a circa 20 km di distanza dalle altre quattro isole dell’arcipelago delle Tremiti e costituisce il punto geografico più settentrionale della Puglia. Ha una superficie di circa 11 ettari e deve il suo nome alla sua struttura pianeggiante. Dal 1989 è riserva naturale integrale e per tale motivo vigono i divieti di approdo e navigazione entro i 500 m, il divieto di pesca e quello di immersioni. È unicamente consentita l’attività scientifica previa autorizzazione da parte dell’Area Marina Protetta.
Miti e leggende
Questo splendido arcipelago è spesso associato alla figura di Diomede, tant’è che in antichità si parlava di Isole Diomedee. La leggenda narra che esse si formarono poiché l’eroe greco trasse in mare tre grosse pietre, che aveva portato con sé da Troia. Secondo una variante del mito, i tre massi rappresentavano lo scarto dei materiali che il giovane aveva utilizzato per tracciare i confini del suo nuovo regno, la Daunia.
Un’altra leggenda riguarda l’isola di San Nicola, e narra di un eremita a cui la Madonna indicò, in sogno, il luogo in cui era celato il Tesoro di Menelao, con il quale, una volta rinvenutolo, dovette edificare una chiesa in onore proprio della Vergine. Secondo la Cronica, a seguito di questo fatto, l’Isola di San Nicola, divenne meta di assidui pellegrinaggi.
All’isola del Cretaccio è legata una credenza popolare, secondo la quale nelle notti più uggiose, un uomo che tiene tra le mani la sua testa, si aggirerebbe gridando. Esso sarebbe il fantasma di un detenuto scappato dalle prigioni che si trovavano su tale arcipelago, il quale una vota catturato, fu decapitato proprio su questo anfratto roccioso.
Sembra, inoltre, che sullo scoglio attiguo, detto della Vecchia, prima di ogni temporale o tempesta, si manifesti lo spirito di una donna anziana intenta a filare. Secondo la tradizione esso altri non sarebbe che il fantasma di una strega, che in passato possedeva questo sperone di roccia.
Le spiagge e le grotte più belle
Le Tremiti sono un insieme di rocce, grotte, spiagge, calette, scogli e faraglioni. Tra i lidi più conosciuti si ricordano Cala delle Arene, che è l’unica spiaggia sabbiosa di tutto l’arcipelago, e Cala Matano, che scende a strapiombo sul mare. È proprio questa spiaggia che ha ispirato il titolo di un bellissimo album di Lucio Dalla, “Luna Matana”; il grande artista bolognese amava spesso rifugiarsi nella sua villa ubicata proprio nell’insenatura di Cala Matano.
Tuttavia, la spiaggia più famosa delle Tremiti è sicuramente quella di Pagliai, raggiungibile solo in barca, un vero e proprio paradiso terreste. Infine, si ricorda Cala delle Rose, il cui nome fa riferimento alle rose che fioriscono ogni anno proprio in questa zona.
Per quanto riguarda le grotte marine, la più suggestiva è sicuramente quella dell’Elefante, collocata presso l’isola di San Domino, chiamata così perché la roccia ricorda la forma di un pachiderma all’abbeveratoio.
Strepitose sono anche: la Grotta delle Rondinelle, dove in primavera nidificano le rondini; la Grotta delle Viole, che si tinge di colori meravigliosi, la Grotta del Sale, dove avviene la raccolta di questo prezioso alimento marino e la Grotta del Bue Marino, che secondo la tradizione era il rifugio di una foca monaca (avvistata nell’ormai lontano 1958).
Attività da praticare nell’arcipelago
Oltre alle splendide spiagge dove riposare e rilassarsi, per gli amanti dell’avventura, le Isole Tremiti permettono di attuare escursioni in bicicletta, ma anche trekking e gite in gommone, per godere appieno la bellezza di questo posto strepitoso.
Per gli appassionati di immersioni e di snorkeling, invece, i fondali dell’arcipelago garantiscono una vera e propria attrazione, grazie alla presenza di bene 23 sentieri subacquei che consentono di ammirare l’immenso patrimonio floristico e faunistico della zona.