Vogliamo darti il benvenuto su Terredimare.it, se sei qui è perche come noi ami il mare, ti piace passare le tue giornate in spiagge bellissime e scoprirne sempre di nuove.

SCOPRI LE ULTIME FANTASTICHE SPIAGGE RECENSITE SUL NOSTRO TRAVEL BLOG:

Chioggia: le suggestioni della “Piccola Venezia”
Chioggia: le suggestioni della “Piccola Venezia”Daniele9 Ottobre 2024Chioggia è un comune del Veneto, situato nei pressi di Venezia e della Laguna Veneta. È delimitato, ad est, dal Mare Adriatico, a sud, dal Delta del Po e, a nord, dalle foci dell’Adige. La località è nota anche come la “Piccola Venezia”, poiché si sviluppa su isolette divise da canali e collegate tra loro mediante ponti. Si tratta di un centro carico di suggestioni che attrae ogni anno numerosi turisti, grazie alla bellezza del patrimonio architettonico ed artistico, e delle spiagge, dotate di ogni comfort e di rinomati servizi. La Spiaggia di Sottomarina All’interno del comune di Chioggia, presso la frazione di Sottomarina, si trova un incantevole litorale, che si estende per circa 5 km, dove gli stabilimenti balneari, si alternano a tratti di spiaggia libera. L’arenile è composto da fine sabbia setosa, ricca di quarzi, particolarmente consigliata per cure eliopsammoterapiche. Il mare è limpido e di un intenso colore azzurro, con fondali bassi, che digradano dolcemente verso il largo, ideali per la balneazione dei più piccoli. Sono presenti attrezzature balneari, come ombrelloni e lettini e, nelle vicinanze, si ritrovano numerosi servizi, come ristoranti, bar ed aree dedicate alla pratica degli sport. La “Piccola Venezia” Chioggia è, come detto, nota anche come “Piccola Venezia” per le caratteristiche urbanistiche che ricordano quelle della Serenissima. Anche qui, infatti, si ritrovano campi, calli e canali, il più importante dei quali, dal punto di vista turistico, è Canal Vena, attraversato da 9 ponti, tra i quali spicca il Ponte Vico, che conduce alla piazza omonima, dove si trova un’imperiosa colonna sormontata dal leone marciano. La cittadina veneta è ricca di edifici sacri, come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, punto di riferimento della vita religiosa locale e perfetto esempio di architettura barocca veneta, con una pianta a croce latina e una grande cupola centrale che sovrasta l’incrocio del transetto. La facciata presenta un frontone triangolare e pochi elementi decorativi; l’interno, invece, è solenne e spazioso, con una navata centrale affiancata da cappelle laterali. Tra le opere più importanti conservate nella cattedrale si trova un crocefisso ligneo del XIV secolo, che domina l’altare maggiore; sono presenti inoltre diverse pale d’altare, tra cui una rappresentazione dell’Assunzione della Vergine, attribuita ad artisti della scuola veneta del XVII secolo. Un altro elemento di grande rilievo è il battistero rinascimentale in marmo, decorato con motivi floreali e geometrici. La cripta della cattedrale conserva invece reliquie di santi locali, oltre a resti di antiche tombe risalenti al primo edificio religioso che occupava il sito. Poco distante sorge l’ex convento di San Francesco, che ospita il Museo civico della Laguna sud, nel quale è possibile ripercorrere l’evoluzione storico-ambientale e sociale del territorio chioggiotto. Costruita su un’isola collegata al centro storico da un ponte, la Chiesa di San Domenico è uno degli edifici religiosi più antichi e suggestivi di Chioggia, risalente al XIII secolo. Il campanile, di forma affusolata, ospita un antico orologio meccanico ancora funzionante, uno dei più antichi della regione. L’opera più celebre custodita nella chiesa è il Cristo ligneo del XIII secolo, considerato un simbolo della fede e della protezione divina per i pescatori della città. Situata lungo il Canal Vena, la Chiesa della Santissima Trinità risale al XVI secolo, ma fu ricostruita in gran parte nel XVIII secolo a causa di un devastante incendio: essa rappresenta uno dei migliori esempi di architettura barocca a Chioggia. Uno dei tesori artistici più importanti della chiesa è una pala d’altare raffigurante la Santissima Trinità, attribuita a Palma il Giovane, artista di rilievo nel panorama veneziano tardo-rinascimentale. La Chiesa di San Giacomo Apostolo è una delle chiese più antiche di Chioggia, fondata nell’XI secolo e poi ampliata e modificata nei secoli successivi. Uno degli elementi più importanti di questa chiesa è la Madonna della Navicella, statua lignea del XIII secolo che raffigura la Vergine con una piccola imbarcazione ai piedi: ogni anno, durante la festa della Madonna della Navicella, la statua viene portata in processione attraverso i canali della città. Monumento d’interesse in città è anche la Torre di Sant’Andrea, testimonianza del passato medievale di Chioggia e celebre per ospitare uno dei più antichi orologi meccanici al mondo, costruito nel 1386. La visita alla torre offre l’opportunità di vedere da vicino il complesso meccanismo dell’orologio e, salendo fino in cima, di ammirare una spettacolare vista panoramica sulla città e sulla laguna. La torre faceva parte del complesso della chiesa di Sant’Andrea, un edificio religioso di epoca medievale che oggi non esiste più. Il Palazzo Granaio è uno degli edifici più antichi e rilevanti di Chioggia. Risale al XIII secolo, quando Chioggia era uno dei principali centri commerciali e marittimi della Repubblica di Venezia. Si sviluppa su due piani e presenta una struttura caratterizzata da grandi arcate nella parte inferiore, tipiche degli edifici civili dell’epoca medievale veneziana. Oggi il Palazzo Granaio non è più utilizzato come deposito, ma ha conservato il suo ruolo di edificio pubblico: viene utilizzato per ospitare eventi culturali, mostre ed esposizioni che celebrano la storia e la cultura di Chioggia. I musei di Chioggia Sono diversi i musei i Chioggia; si ricordano per esempio i seguenti: Museo Civico della Laguna Sud: situato nelle vicinanze della cattedrale e della Porta di Santa Maria, e all’interno dell’ex convento di San Francesco. Testimonia l’evoluzione storica, sociale ed ambientale del territorio cittadino; Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi: situato a poca distanza dal Ponte Vico e all’interno del meraviglioso Palazzi Grassi. Tale struttura permette di esplorare l’ambiente marino adriatico ed i suoi abitanti; Museo Diocesano d’Arte Sacra: preserva opere di artisti importanti, quali: Paolo Veneziano, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Andrea Brustolon e Carpaccio; Pinacoteca della Santissima Trinità: collocata presso l’oratorio omonimo e ricca di tele di Andrea Vicentino e di Pietro Damini. Località turisticamente interessanti raggiungibili facilmente da Chioggia: Diverse sono le località turisticamente interessanti che si possono raggiungere facilmente da Chioggia; di seguito una breve descrizione di alcune di esse. Venezia Venezia dista circa 30 km da Chioggia. Raggiungibile in traghetto in circa un’ora, la città dei canali permette di passeggiare per le calli alla scoperta dei moltissimi tesori di questa meravigliosa città che tutto il mondo ci invidia. Canal Grande Da non perdere è sicuramente il Canal Grande, il canale a forma di “S” che attraversa il centro storico della città dividendola in due parti. È lungo circa 4 km e prendendo il vaporetto si avrà la possibilità di ammirare i meravigliosi palazzi che vi si affacciano. Dei quattro ponti che lo attraversano quello più noto è il Ponte di Rialto, risalente al XVI sec. A lato del ponte si trova il sempre affollato mercato ortofrutticolo. Piazza San Marco, la Basilica e il Ponte dei Sospiri È ovviamente scontata una visita di Piazza San Marco, di solito sempre affollatissima. È il cuore pulsante della città ed è qui che si possono ammirare alcuni dei monumenti più noti di Venezia come la Basilica di San Marco, il Campanile, la Torre dell’Orologio ecc.  A fianco della Basilica si trova il Palazzo Ducale, stupendo esempio di gotico veneziano. Sono poi scontate le fotografie in uno dei luoghi più romantici della città, il Ponte dei Sospiri, la cui fama è internazionale. Il Gran Teatro la Fenice e l’Arsenale Merita sicuramente una visita il Gran Teatro La Fenice, uno dei teatri lirici più prestigiosi al mondo. La sua edificazione risale al XVIII sec. Durante la sua lunga vita il teatro è stato colpito da due gravi incendi, uno nel 1836 e uno in epoca più recente, nel 1996. È qui che dal 2004, la mattina del 1° gennaio, si tiene il Concerto di Capodanno. A circa 20 minuti a piedi da Piazza San Marco si trova il quartiere San Polo la cui attrazione principale è l’Arsenale; era qui che ai tempi della Repubblica Serenissima venivano costruite le navi che solcavano il mare Adriatico. Palazzo Contarini del Bovolo Una perla nascosta di Venezia è Palazzo Contarini del Bovolo, un edificio in stile gotico probabilmente costruito tra il XIV e il XV sec. Lo caratterizza la presenza di una scala a chiocciola esterna che lo ha reso noto, la cosiddetta “Scala del Bovolo”, alta poco meno di 30 metri e costituita da 80 gradini in pietra d’Istria. Salendo in cima si troverà una cupola dalla quale si gode di un panorama stupendo sulla laguna. Prima di lasciare la città, vale la pena di fare un giro in gondola e fermarsi in un bacaro per gustare un cicchetto accompagnato da un buon vino Pellestrina Pellestrina è un’isola di pescatori facilmente raggiungibile in traghetto da Chioggia, è caratterizzata da case colorate e da pittoreschi paesaggi lagunari. Vi si trovano anche diverse chiese votive fra le quali si ricordano la Chiesa di Ognissanti (probabilmente risalente al XII sec.), la più antica dell’isola, la Chiesa di Sant’Antonio (risalente al XVII sec.), la Chiesa di Portosecco, la Chiesa di San Pietro in Volta e il Santuario della Madonna dell’Apparizione. Da non perdere i Murazzi, una diga in pietra d’Istria di colore bianco costruita dalla Repubblica di Venezia. La diga consta di tre sezioni, quella del Lido (circa 5 km), quella di Pellestrina (circa 10 km) e quella di Sottomarina (circa 1,2 km). La sezione più bella è quella compresa tra il cimitero di Pellestrina e Ca’ Roman; è possibile camminarvi sopra ammirando la laguna da una parte e il mare dall’altro. Consigliata è anche una visita al Museo della Laguna Sud. Pellestrina è ideale per una passeggiata in bicicletta lungo la ciclabile che costeggia il mare. Cavarzere Cavarzere è una piccola cittadina che permette di ammirare edifici come il Duomo, il Palazzo dei Gallo e la Chiesa di San Mauro. Si tratta di un ottimo punto di partenza per escursioni nella campagna veneta. Cavallino-Treporti A circa 35 km da Chioggia, questa è una meta perfetta per chi ama la natura e le spiagge. Raggiungibile con il traghetto per Punta Sabbioni, offre chilometri di spiagge attrezzate, ideali per famiglie. Qui è anche possibile esplorare la Laguna del Mort, un’area naturale protetta. Adria Adria è una storica città di origine etrusca, nota per il suo antico porto e la produzione di anfore. Il Museo Archeologico Nazionale racconta la storia della città e il suo legame con il mare. Da non perdere la Chiesa di Santa Maria Assunta, che custodisce affreschi del XIV secolo. Adria è anche il punto di partenza per esplorare il Parco del Delta del Po, un’area naturale protetta che offre paesaggi unici e una ricca biodiversità. Padova Un’altra tappa sicuramente da considerare è Padova, che dista circa 40 km da Chioggia. Imperdibile la visita alla Cappella degli Scrovegni, con gli affreschi di Giotto, ma anche il Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa, e la Basilica di Sant’Antonio, meta di pellegrinaggio e di straordinaria bellezza. Rovigo A 40 km da Chioggia, Rovigo è una città meno conosciuta, ma altrettanto affascinante. Il Museo dei Grandi Fiumi offre uno spaccato interessante sulla storia della regione, mentre il Teatro Sociale, con la sua architettura neoclassica, è il luogo perfetto per assistere a spettacoli e concerti. Per quanto riguarda i monumenti religiosi, da non perdere è il Duomo, ovvero la Basilica concattedrale di Santo Stefano Papa e Martire, maestoso edificio di stile palladiano la cui edificazione iniziò alla fine del XVII sec. All’interno basilica si trovano varie opere d’arte di grande pregio. Fra le tante si ricorda un affresco del XV sec., la “Madonna delle Grazie”, che in origine si trovava sulle pareti di un battistero preesistente. Monselice Monselice è famosa per il suo castello e i suoi monumenti storici. La Rocca di Monselice, una fortificazione medievale, offre una vista panoramica sulla valle circostante. Imperdibili il Santuario di Monteortone, un importante luogo di pellegrinaggio, e il Duomo di Monselice. Passeggiando per il centro, si incontra il Giardino di Villa Duodo, un esempio di giardino all’italiana, perfetto per una passeggiata rilassante. La città è anche un ottimo punto di partenza per escursioni nel Parco dei Colli Euganei, con i suoi sentieri immersi nella natura. Abano Terme Abano Terme è una rinomata località termale, famosa per le sue acque curative e i trattamenti benessere. Essa offre anche interessanti attrazioni culturali, come il Parco Urbano Termale, un grande giardino con piante esotiche e fontane. Da visitare la Chiesa di San Lorenzo, con il suo suggestivo campanile. La posizione di Abano, ai piedi dei Colli Euganei, rende la località ideale per escursioni e passeggiate nella natura, con panorami mozzafiato. [...] Read more...
Ponza: spiagge e calette da scoprire
Ponza: spiagge e calette da scoprireDaniele8 Ottobre 2024Ponza è una bellissima isola appartenente all’arcipelago delle isole Ponziane, del quale fanno parte anche le isole di Palmarola, Gavi, Zannone, Ventotene e Santo Stefano. È una vera e propria perla del Mar Tirreno, celebre per le sue meravigliose spiagge e calette, nonché per gli scorci indimenticabili, che attraggono ogni anno migliaia di turisti. L’isola è situata davanti al Golfo di Gaeta, a sud di San Felice Circeo ed è la più estesa dell’arcipelago; ha una forma stretta e allungata; ricorda una “i minuscola” dove il puntino è rappresentato dall’isola di Gavi, distante da Ponza poco più di un centinaio di metri. Amministrativamente parlando fa parte della provincia di Latina. Ponza ha una superficie non particolarmente estesa, circa 7,5 km quadrati, e il suo territorio è per lo più collinare; la sovrastano il monte Schiavone (a nord), i monti Core, Tre Venti e Pagliaro (al centro); l’altitudine massima è quella del monte Guardia (280 m circa), nell’estremità più a sud dell’isola. Isola di Ponza: una storia antica Ponza è un’isola che nei secoli ha affascinato molti scrittori; secondo la mitologia greca era la dimora di Circe, temutissima maga che trasformava in animale gli uomini che avevano l’ardire di avvicinarsi all’isola; fu lei a trasformare in porci gli uomini di Ulisse, l’unico mortale che fu in grado di resistergli. Anche il grande Eugenio Montale descrisse Ponza come una specie di paradiso terrestre, ma molti altri letterati ne hanno intessuto le lodi. La storia di Ponza è molto antica; gli studi mostrano che nell’isola vi sono stati insediamenti risalenti all’Età del Bronzo Antico e al Neolitico. Nel periodo che va dal XII all’XI sec. a.C. furono i Fenici a sfruttare l’isola come scalo merci; in seguito vi furono insediamenti di Aurunci, Ausoni ed Enotri. I primi acquedotti risalgono ai Greci che saranno poi successivamente terminati dai Romani. L’era romana, che vide Ponza come fiorente colonia, durò molti secoli, poi dopo il declino dell’Impero romano l’interesse verso le isole declinò progressivamente e anche l’isola di Ponza iniziò a vivere di vita propria. Fu soltanto nel XIII sec. che l’isola riacquisì una certa importanza. Dopo secoli di diverse dominazioni, nel 1928 il regime fascista designò Ponza come luogo di confino per gli oppositori politici. Nel 1935 iniziò a Ponza, in località Le Forna, lo sfruttamento del giacimento di bentonite che rimase attivo fino al 1975. Oggi, l’economia dell’isola punta moltissimo sul turismo. Isola di Ponza: non solo bellissime spiagge Se si soggiorna sull’isola di Ponza per una vacanza non ci sono soltanto bellissime spiagge da ammirare. Viaggiare per i vicoli e le stradine del centro storico è un’esperienza affascinante e permette di ammirare dei bellissimi panorami. Suggestiva è la presenza delle case dai tenui colori pastello. Diversi sono i luoghi di interesse che valgono la pena di una visita. Chiesa dei Santi Silverio e Domitilla La Chiesa dei Santi Silverio e Domitilla, altrimenti conosciuta come Chiesa della Santissima Trinità, è l’edificio di culto più importante dell’isola; è ubicata nei pressi del porto. San Silverio è il patrono dell’isola e il suo culto è molto sentito dai locali (la sua festa si celebra il 20 giugno). Il luogo di culto originario risale al 1738 e fu edificato durante la dominazione dei Borbone, ma l’edificio attuale fu edificato tra il 1775 e il 1779 sotto la direzione di Antonio Winspeare, maggiore del Genio Civile. Un ampliamento della chiesa risale al 1940 per volere del parroco Luigi Maria Dies. All’interno della chiesa sono conservate diverse opere d’arte di un certo pregio, tra cui un dipinto raffigurante la Nascita della Vergine Maria, attribuito a Michelangelo Cerruti. Porto Borbonico È suggestivo il panorama offerto dal porto: barche da pesca e di altro tipo ormeggiate e le tante piccole case colorate sullo sfondo. È una vera e propria “cartolina” che appassiona fotografi dilettanti e professionisti. Il Porto Borbonico è il vero e proprio cuore pulsante di Ponza, con tanti locali, bar, ristoranti, trattorie e negozi. È da qui che ci si imbarca per fare piacevoli escursioni in mare o nelle isole vicine. Le Case Grotta Una delle particolarità dell’isola di Ponza sono le sue Case Grotta, così denominate poiché sono abitazioni ricavate internamente alle tante grotte presenti sull’isola. La loro origine è antichissima ed erano inizialmente abitazioni molto rudimentali, ma nei secoli hanno subito opere di riadattamento con l’aggiunta di stanze in muratura. Sono ambienti molto freschi con volte a cupola sormontate da lucernari. Ne sono rimaste diverse nell’isola e alcune di esse sono state trasformate in strutture ricettive piuttosto suggestive. La Cisterna Romana della Dragonara In epoca romana furono costruite a Ponza tre cisterne molto grandi, allo scopo di ampliare le risorse idriche dell’isola. Una di queste cisterne è quella della Dragonara, ubicata nel centro storico di Ponza, in Via della Dragonara. È una cisterna scavata nel tufo, arrivata ai giorni nostri ancora intatta. La Pro Loco dell’isola organizza diverse visite guidate giornaliere da aprile fino a settembre. È consigliabile prenotare le visite con almeno un giorno di anticipo dato che le richieste sono numerose. Il Giardino Botanico Ponziano Gli appassionati della natura troveranno a Ponza un bellissimo giardino botanico; ha un’estensione notevole (circa 15.000 metri quadrati) e al suo interno si trovano circa 70 specie vegetali che sono distribuite lungo un percorso ad anello. Gli amanti delle orchidee potranno ammirare una dotazione ricchissima costituita dalle orchidee selvatiche dell’arcipelago. Il giardino si trova sulla sommità di una collina, a un’altezza di poco superiore ai 50 metri sul livello del mare, intorno al Belvedere Borbonico. È una posizione bellissima, molto panoramica, dalla quale si dominano il porto dell’isola e un vasto tratto della acque circostanti. Il giardino è nato nel XIX sec. per un’iniziativa di Gaetano D’Ambrosio, ultimo governatore borbonico di Ponza. È possibile fare richiesta di visita guidata. Le Grotte di Pilato La tradizione vuole che il nome di queste grotte sia legato a Pilato, giovane di origine nobile che fu inviato sull’isola, senza grandi speranze, per sedare una rivolta; Pilato, nonostante lo scetticismo che lo accompagnava, ebbe successo e il Senato lo premiò conferendogli il titolo di Governatore e l’appellativo di Ponzio; fu quindi inviato in Palestina per domare le ribellioni dei locali. In epoca romana le grotte erano grandi vivai di pesci dove si allevavano in particolar modo le murene. Vi sono vasche collegate fra loro tramite canali sotterranei. Sopra le peschiere si trovava una villa fatta costruire dall’imperatore Augusto. Si tratta essenzialmente di cinque grotte scavate nel tufo e possono essere visitate soltanto via mare. I Faraglioni di Lucia Rosa I Faraglioni di Lucia Rosa sono imponenti faraglioni che devono il loro nome a una triste vicenda risalente alla fine del XVIII sec., inizi del XIV sec. Una giovane donna, Lucia Rosa, si innamorò di un contadino, ma la famiglia di lei si oppose alla relazione; alla fine, presa dalla disperazione per le sue pene d’amore si gettò sugli scogli dall’alto della parete rocciosa. Da allora i faraglioni sono chiamati col nome della ragazza. Le calette più belle da scoprire Sono molte le calette di grande suggestione che si trovano sull’isola di Ponza; ecco un elenco delle più conosciute con una breve descrizione- Cala Felci Una tra le più suggestive calette di questa area costiera del Lazio è Cala Felci, caratterizzata da sabbia chiara, sassi e roccia bianca. È raggiungibile solo via mare ed è poco praticata, nonostante la sua indiscussa bellezza, poiché è soggetta al rischio di frane. Tuttavia, da non perdere è la grotta limitrofa, il cui accesso è consentito solo a nuoto. Si tratta di un’esperienza unica, che prevede di immergersi in acque cristalline ed incontaminate, ricche di flora e fauna marina. Cala Gaetano Gli amanti della pesca subacquea e dello snorkeling possono usufruire delle acque verdi smeraldo e dei fondali popolati da numerose specie di pesci di Cala Gaetano. Una piccola caletta raggiungibile a nuoto da Punta dell’Ebreo, o attraverso la spettacolare scalinata di 300 gradini, che partono dalla frazione di Le Forna. Cala Inferno Questa caletta è un cono vulcanico eroso dal mare, che conserva ancora suggestive rovine di epoca romana. Il curioso nome, probabilmente, fa riferimento alle fatiche di coloro che hanno realizzato i 350 gradini che conducono al mare, che avevano il compito di agevolare le operazioni di scarico delle merci provenienti dal porto; attualmente però la scalinata è inagibile. Cala Inferno può essere raggiunta solo in barca; la balneazione comunque è soggetta a restrizioni. In passato era una delle scogliere più frequentate dell’isola. Cala del Core Questa baia deve il suo toponimo alla roccia a forma di cuore, che sembra perdere sangue. È una delle mete predilette degli innamorati, raggiungibile solo via mare, i quali qui possono godere di uno spazio intimo, caratterizzato da ghiaia e ciottoli. La cala presenta anche una grotta, che è chiusa da uno scoglio che riprende i lineamenti di una foca. Cala Frontone e l’Arco naturale Questa spiaggia è una delle più famose e più affollate dell’isola, il cui nome deriva dalla roccia bianca che ricorda il frontone di un tempio greco. É accessibile a piedi, percorrendo un sentiero abbastanza angusto che si sviluppa lungo la strada Panoramica, oppure via mare, grazie al servizio taxi attivo al porto. Nei pressi di questa baia si trova anche un arco naturale, perfetto per gli innamorati, poiché, secondo un’antica tradizione, baciarsi sotto di esso porterebbe fortuna. Spiaggia della Parata Questo lido, noto anche come Bagno Vecchio, poco distante dal porto, con un arenile costituito da sassi e ghiaia, è conosciuto per la presenza di alcuni resti di una necropoli romana. È raggiungibile via mare o via terra, dalla località degli Scotti. La necropoli può essere esplorata seguendo un sentiero immerso nella natura. In epoca borbonica vi lavoravano i galeotti che erano stati confinati sull’isola che dovevano estrarre le pietre da costruzione. La denominazione “La Parata” deriva dal fatto che i condannati catturavano le quaglie con reti particolari denominate “apparate”. Chiaia di Luna A sud di Ponza si trova la suggestiva Chiaia di Luna, dominata da una maestosa falesia. Attualmente l’accesso è garantito solo dal mare, mentre in passato era possibile raggiungerla utilizzando un tunnel di epoca romana. Si tratta di una zona costiera ricca di fascino e di storia, giacché qui dimorava un antico porto greco, come testimoniano i fondali costellati da frammenti di anfore. Cala Feola L’unica spiaggia sabbiosa di Ponza è Cala Feola, posizionata sulla costa occidentale dell’isola, tra le colline di Capo Bosco e la Montagna della Corte. Meta ambita delle famiglie con figli piccoli al seguito, anche per la presenza di numerosi servizi balneari e punti di ristoro. È raggiungibile via mare, usufruendo delle navette che partono dal porto, o via terra, percorrendo un sentiero non troppo impervio, che regala scorci meravigliosi. Cala dell’Acqua In località Le Forna si trova Cala dell’Acqua, caratterizzata da numerose cavità dalle quali penetra l’acqua salmastra. L’accesso è consentito in barca o via terra, da una strada carrabile o attraverso il servizio navetta che parte dal porto. Cala Fonte Cala Fonte è una baia protetta da uno scoglio a forma di mezzaluna, ed è costituita da anfratti scavati in passato dai pescatori per custodire le loro imbarcazioni. Essa è bene attrezzata e presenta un ristorante. È raggiungibile in auto, in scooter o in bicicletta. Il trekking sull’isola di Ponza L’isola di Ponza è un luogo ideale anche per coloro che oltre alle spiagge e alle acque cristalline amano anche cimentarsi nel trekking. Esistono infatti diversi sentieri fra i quali è possibile scegliere; alcuni piuttosto semplici e adatti praticamente a tutti, altri più difficili e consigliabili solo a chi è adeguatamente allenato. Una passeggiata molto semplice e non particolarmente lunga, ma sicuramente suggestiva è quella che permette di arrivare al Faro della Guardia; è un sentiero di circa 3,4 km. È ideale anche per coloro che amano il birdwatching. Non è consentito portare i cani lungo questo sentiero. Per quanto il percorso sia relativamente breve, il panorama di cui si può godere è veramente bellissimo. In Rete si trovano moltissimi suggerimenti in proposito, con schede dettagliate che illustrano tutte le caratteristiche del percorso: lunghezza, tempi stimati di percorrenza, grado di difficoltà, dislivello ecc. [...] Read more...
Albarella: suggestiva isola dell’Adriatico
Albarella: suggestiva isola dell’AdriaticoDaniele7 Ottobre 2024Albarella è un’isola situata in provincia di Rovigo; fa parte del Parco Regionale Veneto del Delta del Po ed è compresa nel comune di Rosolina. Non è particolarmente estesa, misura infatti circa 3,5 km di lunghezza e 1,5 di larghezza (circa 528 ettari). L’isola è collegata alla terraferma da una strada arginale e un ponte. Si ipotizza che la sua formazione, peraltro molto antica, sia dovuta all’accumulo di detriti trasportati dalle piene del fiume Po. Il suo toponimo deriva dal pioppo bianco (Populus alba), una delle 150 specie arboree che ricoprono questo suggestivo angolo del Veneto. La vegetazione dell’isola è per lo più costituita da macchia mediterranea e si stima che ad Albarella si trovino circa 2 milioni di alberi, fra cui il citato pioppo bianco e il pino marittimo. L’isola di Albarella è senza ombra di dubbio una delle mete più eleganti dell’Adriatico, caratterizzata da un incantevole litorale e da una natura incontaminata: una vera oasi di pace e di tranquillità, che attira ogni anno numerosi vacanzieri, amanti del mare e della natura. Il litorale di Albarella All’ingresso dell’isola si trova il porto turistico, che dispone di 455 posti barca, con pontili in calcestruzzo e sistema di ormeggio a briccole di legno calibrate. La zona costiera è provvista di spiagge attrezzate, che si estendono per circa 4,5 km e possono fregiarsi del prestigioso riconoscimento Bandiera Blu, rilasciato dalla FEE alle località balneari che rispettano particolari criteri, relativi alla gestione sostenibile del territorio. L’arenile è caratterizzato da sabbia dorata ed è lambito da un mare cristallino e azzurro, con fondali bassi, che digradano dolcemente verso il largo, perfetti per la balneazione dei più piccoli. Nelle vicinanze si trovano lussuosi alberghi e ville, ma anche diverse strutture dedicate all’intrattenimento, come il teatro-tenda, che ospita spettacoli e manifestazioni culturali. Nell’isola sono disponibili anche centri attrezzati per svolgere attività sportive come per esempio il centro ippico, il campo da golf, il campo outdoor per il tiro con l’arco, il centro sportivo, il circolo velico e nautico e i campi di pallanuoto, di pattinaggio, di calcio, di pallavolo e di pallacanestro. Tra le spiagge dell’isola di Albarella si ricorda quella denominata Mare vostrum, alle cui spalle si sviluppa l’abitato, densamente popolato durante i mesi estivi mentre, in posizione frontale, si trova il Delta del Po, con le sue meravigliose lagune. Tale tratto costiero è ben attrezzato con servizi di assistenza e di primo soccorso, servizi riservati ai disabili, bagni, punti di ristoro e strutture sportive. Parco Regionale Veneto del Delta del Po Come accennato, l’isola di Albarella è inserita nel territorio del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, ovvero un’area protetta, istituita nel 1997, che si estende dal corso del Po di Goro fino al fiume Adige. È uno dei siti di interesse ambientale e paesaggistico più importanti di Europa. Lo dimostra anche il fatto che nel 2015 l’intera aerea è stata riconosciuta dall’UNESCO come Riserva della Biosfera. In questa zona umida sottoposta a tutela, estesa nel complesso per circa 700 km quadrati, si trova una flora estremamente variegata, circa un centinaio di specie differenti. Interessante è la presenza del tartufo, che si sviluppa in prossimità dei cordoni dunali fossili, che attraversano le pinete di Porto Viro. Anche la fauna è estremamente ricca, caratterizzata da più di 400 specie, in cui si ritrovano rettili, anfibi, mammiferi e pesci, alcuni anche molto rari, come il pelobate fosco. Assai rilevante è la presenza degli uccelli, nidificanti e svernanti, dei quali si individuano circa 370 specie, tanto da rendere questa zona una delle più significative per gli appassionati di ornitologia di tutta Europa. Se si soggiorna ad Albarella, un’ottima idea per vivere il Parco Nazionale del Delta del Po è quello di fare dei giri con la bicicletta; la si può noleggiare al Centro Servizi dove si trovano bici di qualsiasi tipo, anche quelle per i bambini, così come i tricicli con la cesta grande per depositare tutto quanto è necessario per spostamenti interni. La bicicletta è un ottimo mezzo per vivere e visitare l’isola. Albarella è una meta ideale per gli appassionati di birdwatching e di fotografia, ma anche di pesca. Come arrivare ad Albarella Come arrivare in auto Autostrada da Milano o dal Brennero: Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Verona Sud – superstrada Transpolesana (SS 434) fino a Rovigo – proseguire per Adria – Loreo – Rosolina – strada arginale fino ad Albarella; Autostrada da Firenze-Bologna: Autostrada Firenze-Bologna, uscita Padova Est, seguendo la direzione da S.S. Romea a Ravenna – Chioggia – Rosolina e strada arginale fino ad Albarella; In treno Stazione di Rosolina, che dista 15 km da Albarella. In aereo Aeroporto Internazionale Marco Polo di Venezia, che dista circa 1 ora di auto; Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, che dista circa 2 ore di auto; Aeroporto Catullo di Verona, che dista circa 2.30 ore di auto; Aeroporto Canova di Treviso, che dista circa 2 ore di auto. Località turisticamente interessanti raggiungibili da Albarella Se ci si trova a trascorrere una vacanza sull’isola di Albarella si avrà anche l’opportunità di organizzare alcune gite in luoghi turisticamente interessanti. Chioggia A circa 32 km, e raggiungibile incirca 35-40 minuti, si trova Chioggia, comune facente parte della città metropolitana di Venezia. Chioggia è nota anche come “Piccola Venezia” poiché la sua zona antica ha caratteristiche urbanistiche molto simili a quelle de “La Serenissima”; vi sono infatti calli, campi e canali, bellissimi palazzi e diverse chiese; degno di particolare nota è Canal Vena, attraversato da ben 9 ponti. Per quanto riguarda le architetture religiose, il luogo di culto più importante è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, peraltro Monumento nazionale italiano. L’inizio della sua costruzione risale al 1624; lo stile architettonico è barocco e al suo interno si trovano diverse opere artistiche di un certo pregio. Degna di nota è la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo che i locali chiamano “San Pieretto” per le sue dimensioni abbastanza ridotte. È in stile gotico la sua costruzione risale al XV sec. Merita senz’altro una visita il Museo della Torre dell’Orologio, che è stato inaugurato nel 2006; si sviluppa internamente al Campanile di Sant’Andrea dove è possibile ammirare l’orologio da torre funzionante più antico al mondo. Architettura militare di notevole interesse è il Forte di San Felice, una fortezza militare edificata dalla Repubblica di Venezia. La costruzione fu effettuata dopo la Guerra di Chioggia, avvenuta alla fine del XIV sec.; lo scopo era quello di fornire maggiore protezione all’ingresso nella parte meridionale della laguna veneta. Interessante è anche Porta Garibaldi, una porta fortificata che rappresenta l’accesso al centro della città, ubicata a sud del centro storico; non è del tutto certa la data della sua edificazione, ma presumibilmente risale al 1300 circa. Adria A circa 31 km da Albarella si trova Adria, altra cittadina compresa nel territorio del Parco regionale del Delta del Po. Per quanto sia turisticamente meno nota di altre località venete, il patrimonio storico-artistico è molto interessante. Degna di menzione è Cattedrale nuova dei Santi Pietro e Paolo, edificata nel XIX sui resti di un antico preesistente edificio religioso (risalente a oltre 1.000 anni fa). La cattedrale, nota anche come Duomo di Adria, è Monumento nazionale italiano. Si deve citare anche la Basilica di Santa Maria Assunta, edificata sulla preesistente Basilica della Tomba (risalente ai primi secoli dell’era cristiana); l’aspetto attuale è legato alla pesante ristrutturazione terminata nell’anno 1718 e ad alcuni interventi di minore portata effettuati nel secolo scorso negli anni Trenta e Quaranta. Molte le opere artistiche che arricchiscono l’interno dell’edificio. Gli amanti della storia e dell’archeologia non devono perdersi il Museo archeologico nazionale, inaugurato nel 1961 nel quale sono conservati reperti provenienti dalla collezione della famiglia Bocchi e dalle aree archeologiche delle epoche preromana e romana scoperte nei dintorni della città. Rovigo A circa 53 km di distanza, e raggiungibile in circa un’ora, si trova la città di Rovigo, elegante città ricca di testimonianze storiche e artistiche. Tra i monumenti religiosi si ricorda il Duomo, ovvero la Basilica concattedrale di Santo Stefano Papa e Martire, edificio in stile architettonico palladiano la cui costruzione iniziò alla fine del XVII sec. All’interno dell’edificio sono conservate opere d’arte di notevole pregio. Si ricorda per esempio un affresco del XV sec., la “Madonna delle Grazie”, che in origine si trovava sulle pareti di un preesistente battistero. In pieno centro storico si trova la Chiesa di Sant’Antonio Abate, nota anche come Chiesa di San Domenico, edificio risalente al XVI sec. A Rovigo si possono ammirare anche numerosi palazzi storici, fra i quali si ricordano Palazzo Angeli, Palazzo Ravenna, Palazzo Roncale, Palazzo Roverella, Palazzo Venezze ecc. A Rovigo si trovano anche diverse fortificazioni medievali; fra queste si ricorda il Castello, che era praticamente il nucleo dell’antica città medievale. È posto sull’attuale Corso del Popolo; dell’originaria struttura sono conservate le due torri, simbolo della città, e gran parte delle mura perimetrali. Merita un cenno la Porta San Bortolo, quella meglio conservata delle due porte cittadine rimaste nella cinta muraria; si affaccia su Piazza Umberto Merlin e mette in comunicazione il centro della città con il quartiere di San Bartolomeo. Il suo aspetto attuale è molto simile a quello assunto dopo i lavori di sistemazione della cinta muraria risalenti al XV sec. [...] Read more...
Cala Rossa: la spiaggia più suggestiva di Favignana
Cala Rossa: la spiaggia più suggestiva di FavignanaSilvia6 Ottobre 2024La Sicilia è un’isola tutta da scoprire, sia per quanto riguarda il suo territorio che gli arcipelaghi che risultano sotto la sua giurisdizione. Tra questi c’è quello delle Isole Egadi, composto da tre isole maggiori e due scogli di ampie dimensioni. Le Egadi si trovano nella costa nord-occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani. e hanno come capoluogo Favignana, famosa per le sue spiagge meravigliose di cui la più suggestiva è certamente Cala Rossa. La baia si distingue per l’aspetto paradisiaco e il panorama superbo: un vero e proprio invito a nuotare in un mare dove viene subito voglia di perdersi, lasciandosi cullare dalle onde. Le origini del nome Il nome Cala Rossa potrebbe far pensare alle tonalità cromatiche della sabbia oppure a quelle che è possibile percepire al tramonto. Niente di tutto ciò, in realtà, dal momento che alla base c’è un episodio storico realmente accaduto. La vicenda ha come contesto le Guerre Puniche, avvenute tra il 264 e il 146 a.C., a fronte di una delle rivalità più acerrime dei tempi antichi: quella tra Romani e Cartaginesi, con i primi destinati ad avere la meglio sui secondi. Al centro della supremazia c’era il controllo dei mari, diventato fondamentale in termini di influenza economica e politica. Lo scontro che avrebbe interessato le Egadi si è verificato effettivamente nel 241 a.C., alla fine della Prima Guerra Punica, risultando talmente violento da lambire la spiaggia di Favignana con il colore del sangue dei soldati deceduti: da qui il nome Cala Rossa. La bellezza unica di Cala Rossa Se Cala Rossa è stata insignita nel 2015 da SkyScanner come “la spiaggia più bella d’Italia” un motivo c’è e va trovato nella sua bellezza così particolare.  È inoltre considerata come una delle baie più belle di tutta la Sicilia, dove gli scenari costieri ricchi di fascino certamente non mancano. Si distingue per la sabbia bianca e morbida quando ci si immerge, a fronte della presenza di un arenile costituito da ciottoli e scogli piuttosto piatti in cui sdraiarsi tranquillamente. L’acqua è cristallina, trovando sfumature indefinite e molto luminose tra il verde smeraldo e il turchese: per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling un tuffo in questo splendido mare è un vero piacere. A circondare la spiaggia ci pensano le pareti rocciose tipiche delle cave di tufo di tutta Favignana, che aggiungono ulteriore luce al paesaggio. La perfezione di questi anfratti è testimone dell’attività estrattiva portata avanti nei secoli. In virtù di questa sua conformazione così particolare a Cala Rossa sono assenti gli stabilimenti balneari: la spiaggia offre un insieme selvaggio e in cui godere della natura a 360°, in totale relax, soprattutto durante i mesi meno gettonati dell’estate e quindi non ad agosto. Superbo il panorama che si riesce a scorgere, capace di spaziare fino a Trapani e persino Erice, nelle giornate in cui l’aria risulta più tersa, oltre che nella vicina isola di Levanzo. Non solo Cala Rossa: altre spiagge da vedere a Favignana Cala Rossa non è la sola spiaggia superlativa di Favignana, un’isola che vanta poco più di 30 chilometri di costa frastagliata e con calette che regalano scorci superlativi. Un’altra baia molto bella è Cala Azzurra, tra le più conosciute per via della facilità di accesso – cosa che non si può dire invece di Cala Rossa – un tratto che la rende adatta a tutti, comprese le famiglie con bambini. Ciò è dovuto alla presenza di un piccolo lembo sabbioso che ben si alterna agli scogli. Non è da meno la Spiaggia Lido Burrone, la sola effettivamente attrezzata nonché una delle più estese dell’isola: oltre che per la sabbia finissima e la bellezza notevole si distingue per i servizi. È, quindi, il connubio perfetto tra comfort e natura selvaggia. Per chi desidera soggiornare in centro e andare al mare a piedi la spiaggia perfetta è invece Praia. Pur essendo completamente ad accesso libero e senza servizi, la posizione la rende particolarmente comoda, oltre che bella. Segnaliamo, infine, le seguenti spiagge: Calamoni, Cala Faraglioni – come Cala Rossa poco indicata per anziani e bambini – e infine Cala Bue Marino. Quest’ultima è celebre per via delle cave da da cui si estraeva il tufo. Dal momento che il mare presenta correnti piuttosto forti, è indicato solo per nuotatori esperti e preferibilmente non in solitaria. Come arrivare a Cala Rossa Per visitare Cala Rossa bisogna prima di tutto raggiungere Favignana, cosa che è possibile fare in più modi. Il più semplice è in aliscafo oppure in traghetto; questa soluzione permette di portare con sé la moto e persino l’auto. I porti di riferimento sono due: Trapani e Marsala, altra città meravigliosa della zona Settentrionale della Sicilia. La durata della traversata è intorno ai 30 minuti. Una volta sbarcati a Favignana bisogna percorrere la strada che conduce a Cala Rossa: è ben asfaltata eccetto che per l’ultimo chilometro, dove si trova il parcheggio gratuito in cui lasciare il proprio mezzo. Il nostro consiglio è quello di spostarvi in bicicletta, in realtà, oppure noleggiando un transfer. Da qui ci sono altri 10 minuti di sentiero nella natura interamente in discesa; meglio quindi attrezzarsi di scarpe ad hoc e non portare troppe cose. Il percorso non è consigliabile per le persone con difficoltà motorie, che soffrono di vertigini o che viaggiano con bambini al seguito. Un’alternativa interessante per visitare Cala Rossa è quella di farlo via mare, noleggiando una barca oppure un gommone. Pertanto, sono diverse le escursioni che vengono organizzate costantemente dai tour operator locali, con cui scoprire le meraviglie naturalistiche di Favignana e, più in generale, delle Egadi. Come arrivare a Trapani o a Marsala: il punto di partenza per raggiungere Favignana Se vi state chiedendo come arrivare a Trapani o a Marsala anche in questo caso le opzioni non mancano, visti i numerosi collegamenti che uniscono il porto di Trapani con quelli di Napoli, Tolone, Nizza e Golfo Aranci. La città dista pochi chilometri da Palermo, dotata sia di aeroporto che di porto, quest’ultimo collegato con Napoli, Genova, Cagliari, Civitavecchia e diversi altri scali. Siamo quindi in una delle zone più servite della Sicilia, persino per quanto riguarda la rete ferroviaria e quella di autobus. [...] Read more...
Ortona: le spiagge e le testimonianze storico-artistiche più belle
Ortona: le spiagge e le testimonianze storico-artistiche più belleDaniele4 Ottobre 2024 Ortona è una cittadina abruzzese in provincia di Chieti e ha antichissime origini; è una suggestiva località abbarbicata su di un suggestivo promontorio che si affaccia sul Mare Adriatico. È nata come scalo commerciale a opera dei Frentani, divenendo nel III secolo a.C. una colonia romana. Distrutta dai Normanni in epoca medievale e ricostruita dagli Svevi, fu successivamente conquistata dagli Aragonesi. Venne devastata a più riprese e nel XVIII secolo cadde in mano ai Borboni. Durante la II Guerra mondiale divenne terreno di scontro tra le truppe tedesche e quelle degli alleati, che distrussero parte dell’abitato. Attualmente, è un’importante meta turistica, grazie alla bellezza delle spiagge, fregiate del riconoscimento della Bandiera Blu, e delle tante testimonianze storico-artistiche che si trovano in questo affascinante borgo che fino al 1938 era noto come Ortona a Mare. È il principale scalo marittimo della regione Abruzzo. Le spiagge di Ortona Ortona è indubbiamente una delle località balneari più belle dell’Abruzzo, facente parte della Costa dei Trabocchi. Il litorale si estende per circa 20 km ed è caratterizzato, a nord, da suggestive spiagge ampie e sabbiose, come Foro, Lido Riccio e Lido dei Saraceni. Il tratto di costa a sud cambia radicalmente e l’esteso arenile sabbioso lascia spazio a baie, insenature, calette, promontori e scogliere, delimitate da una rigogliosa macchia mediterranea. Degno di nota è il promontorio di Punta Ferruccio, che presenta un litorale ghiaioso che si sviluppa tra due cime rocciose, lambite da acque di color verde smeraldo. A poca distanza, proseguendo verso sud, si incontra la Spiaggia Ripari di Giobbe, che si distingue per il mare trasparente, la falesia ricoperta di vegetazione e gli imponenti faraglioni. Da non perdere è anche Punta dell’Acquabella, dove domina una spettacolare distesa rocciosa, dalla quale si può raggiungere un arenile ghiaioso, lambito da acque calme e limpide, che fanno intravedere i fondali di sabbia e ciottoli. Testimonianze storico-artistiche Nonostante il mare e le spiagge siano le principali attrattive di questa splendida cittadina abruzzese, sono molto interessanti anche i tanti monumenti che caratterizzano il centro storico e ne testimoniano il prestigioso passato. Ortona è suddivisa in due rioni, Terravecchia (la parte più antica) e Terranova. Castello Aragonese Particolarmente degno di nota è il Castello Aragonese, adagiato su una rupe e presenta una forma trapezoidale, 4 torri cilindriche e possenti mura perimetrali. Fu edificato nel XIII secolo dagli Angioini; nel XV sec. gli Angioini furono cacciati via e Jacopo Caldora rifondo il castello circondandolo da imponenti mura. In seguito gli Aragonesi conquistarono le coste abruzzesi e anche Ortona e nel 1452 il castello fu ricostruito con mura più possenti e assunse la forma trapezoidale che lo caratterizza. Nel corso dei secoli passò a varie famiglie del luogo. Nel XX sec. il castello era in pessime condizioni e veniva usato come polveriera. Durante la battaglia di Ortona (1943) tutta la parte superiore del castello, compreso anche un palazzo interno, andò perduta. Il castello subì ulteriori danni nel 1946 a causa di una frana. È poi rimasto abbandonato fino ai primi anni Novanta del secolo scorso per poi essere completamente restaurato. Sono conservati il fossato verso il borgo di Terravecchia, due torri a cilindro e le mura perimetrali. L’interno è adibito a giardino. Castello Caldora Il Castello Caldora, noto anche come Cantelmo, è una struttura fortificata risalente al XV sec.; possiede una torre merlata. È ben conservato e ospita la Cantina Farnese e alcuni frantoi ipogei. Basilica di San Tommaso Apostolo Monumento religioso di notevole interesse è la Basilica di San Tommaso Apostolo, concattedrale dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, nella quale si custodiscono le reliquie di Tommaso dal XIII secolo. La basilica venne realizzata sul sito di un antico tempio romano; fu in seguito distrutta dai Normanni nel 1060 e successivamente ricostruita. Un terremoto la distrusse nuovamente, ma venne ricostruita e riaperta ai fedeli nel 1127; venne allora dedicata a Santa Maria degli Angeli. Dal 1258 custodisce le reliquie di San Tommaso apostolo e al suo interno si trovano reperti risalenti al XIII sec. La volta della navata centrale risale al XVIII sec., mentre quella dell’abside è più antica (XIV sec.). Nella basilica, oltre alla cripta, si trova anche il Museo Diocesano, dove sono conservati dipinti e sculture sacre legati alla storia ortonese. Chiesa della Santissima Trinità Interessante storicamente è anche la Chiesa della Santissima Trinità che fu costruita all’inizio del XVII sec. dai frati minori francescani che edificarono qui un monastero; l’anno di costruzione, 1626, è indicato da un’incisione presente sul portale. L’ex convento dei Cappuccini si trova sul fianco sinistro della chiesa ed è stato inglobato dal cimitero comunale. Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli si trova nel quartiere moderno meridionale di Ortona. La sua costruzione risale al XIII; furono i frati Celestini a realizzarla insieme al convento adiacente. Questa chiesa è particolarmente per un evento verificatosi nel Natale del 1943: i soldati tedeschi, quando era in corso la battaglia di Ortona, avevano interrotto i combattimenti contro gli alleati per riunirsi con i civili per celebrare la Natività, ma un colpo di mortaio sparato dai soldati canadesi incendiò parte del convento e ciò causò la ripresa dei combattimenti. Cappella del Crocifisso Miracoloso La Cappella del Crocifisso Miracoloso è stata edificata antecedentemente all’anno 1000 e fa parte della struttura della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, anche se in origine era probabilmente separata; fu poi allungata fino a formare un corpo unico con la chiesa. Internamente all’oratorio si trova un coro ligneo seicentesco che abbraccia la piccola cappella e degli affreschi di grande interesse storico; il più antico è duecentesco. C’è poi l’affresco del Crocifisso Miracoloso in stile tardo gotico e risalente al 1400; nel XVI i Turchi saccheggiarono Ortona, ma prima dell’invasione le monache benedettine pregarono davanti a questo affresco e la tradizione vuole che dal costato di Gesù crocifisso sgorgassero gocce di sangue custodito che fu raccolto e custodito in due piccole ampolle. Una volta arrivati, i Turchi misero a ferro e fuoco la città e distrussero quasi del tutto la Basilica di San Tommaso, ma non si avvicinarono né alla Chiesa di Santa Caterina né al Convento delle benedettine. Nel 1570 le ampolline furono prese da Padre Basilio di Venezia dell’ordine degli Agostiniani; le ampolle rimasero a Venezia per secoli, ma nel 1934 una di esse tornò a Ortona ed è conservata in una nicchia di marmo della Cappella. Chiesa di San Rocco La Chiesa di San Rocco è un edificio in stile barocco risalente al XVII sec. Fu edificata come cappella votiva per ringraziare il santo per aver preservato la popolazione della città dalla pestilenza che nel 1526 colpì il territorio abruzzese. In seguito è stata ampliata. La chiesa ha subito danni durante la Seconda guerra mondiale, ma non così gravi come quelli subiti da altre chiese di Ortona e si presenta quindi ancora oggi nello stile originario. La statua di San Rocco si trova in una piccola edicola a calotta semisferica. Palazzi storici A Ortona si trovano molti palazzi di interesse storico; si ricorda in primis Palazzo Farnese (XVI-XVIII sec.), il palazzo storico più importante di Ortona. La sua edificazione fu una volontà della duchessa Margherita d’Austria, figlia di Carlo V di Spagna. Il progetto fu affidato all’architetto Giacomo della Porta. La costruzione fu interrotta in seguito alla morte di Margherita e passo a vari proprietari e i lavori, che erano partiti nel XVI sec. si conclusero solamente nel XVIII sec. Oggi Palazzo Farnese ospita il Museo civico d’Arte contemporanea e la Pinacoteca Cascella. Gli altri palazzi Degno di nota è anche Palazzo Corvo, ubicato in pieno centro storico; risale al XVII sec. ed è oggi sede dell’Istituto Nazionale Tostiano, un’istituzione per la conservazione, lo studio e la divulgazione delle opere di Francesco Paolo Tosti e di altri musicisti abruzzesi nonché della musica vocale da camera. Si deve poi citare Palazzo De Sanctis, risalente al XV sec.; sul portale in pietra è presente un’iscrizione che indica che l’edificio fu ricostruito da Andrea Matteo De Sanctis nel XVI sec. Un edificio molto antico è Palazzo Mancini-Riccardi, edificato nel XVI sec. accanto alla torre-casa Riccardi. È in questo palazzo che nel 1586 morì la duchessa Margherita d’Austria; è presente una lapide che ricorda il triste evento. Accanto al palazzo si trova la Torre di Mastro Riccardo e risale al 1255 circa; all’epoca fu costruita anche la Torre della Cattedrale che però fu distrutta nel 1943 dai soldati tedeschi. La Torre di Mastro Riccardo aveva in origine una funzione militare, ma in seguito fu riconvertita in abitazione. A non molta distanza da Palazzo Mancini si trova la Casa del pittore Basilio Cascella (1860-1950), dove questi visse con i figli Michele e Tommaso che ne hanno continuato la tradizione pittorica e scultorea. È un edificio ottocentesco piuttosto semplice con una lapide che ricorda la presenza di Cascella. Da ricordare anche Palazzo Grilli De Sanctis, edificato nel XVI sec. Nel 1807 il barone Armidoro De Sanctis vi ospitò Giuseppe Bonaparte che fu re di Napoli e re di Spagna; è noto soprattutto per essere il fratello maggiore del ben più famoso Napoleone Bonaparte. Altri palazzi interessanti di Ortona sono Palazzo Quatrari, Palazzo Vesij-Castiglione, Palazzo Pugliesi e il Mulino Sardo. Pietra di Morrecine La Pietra di Morrecine è un grande conglomerato cementizio di forma cubica che si trova affondato parzialmente nel terreno. Il blocco, che si trova a Morrecine, una frazione di Ortona, misura 4 metri per 4 e nella parte anteriore ha un’apertura alta un metro, larga 50 cm e profonda ben 2 metri. È probabile, anche se non se ne ha la certezza che questo rudere sia un rudere di epoca romana risalente tra il I e il III sec. d.C. Località turistiche interessanti facilmente raggiungibili da Ortona Se si soggiorna in vacanza a Ortona sono varie le località di notevole interesse turistico che si possono raggiungere piuttosto velocemente. Fra queste si ricordano Chieti e Lanciano; di seguito una loro breve descrizione. Chieti Occorrono circa 40 minuti per raggiungere la città di Chieti, ubicata in una posizione che la vede vicina sia al mare che alla montagna. In epoche passate è stata la città più importante dei Marrucini, popolo italico di lingua osco-umbra; fu municipio in epoca romana e in seguito capoluogo dell’Abruzzo Citeriore. Nel corso del secondo conflitto mondiale fu dichiarata città aperta a causa del notevolissimo numero di sfollati che vi trovarono rifugio. A Chiesti sono numerose le architetture, religiose e civili di notevole interesse storico. Una delle più importanti è la Cattedrale metropolitana di San Giustino che nel 1902 è stata dichiarata Monumento nazionale. Non sono del tutto certe le sue origini; secondo alcuni storici la prima chiesa sorta sul sito sarebbe risalente al V sec. d.C. Secondo altri l’origine della struttura arrivata fino ai giorni nostri risalirebbe all’XI sec. Altro edificio religioso interessante è la Chiesa di San Francesco, considerata da molti come la chiesa di Chieti più importante dal punto di vista storico, artistico e architettonico dopo la Cattedrale di San Giustino. È un edificio in stile barocco risalente al XIII sec. All’interno sono presenti stucchi di Giovanni Battista di Gianni e tele di Giovanni Battista Spinelli ed Ercole Graziani. Si ricorda anche la Chiesa di Santa Chiara, edificata a partire dalla metà del XVII sec. ma decorata e arricchita in epoche successive; all’interno sono presenti molti stucchi barocchi di pregio, un organo di Adriano Fedri e varie tele di valore. Per quanto riguarda le architetture civili si ricorda Villa Frigerj, palazzo storico che attualmente ospita il Museo archeologico nazionale d’Abruzzo; in passato la villa è stata sede dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”. Lanciano A circa 22 km da Ortona si trova Lanciano, centro della Val di Sangro e nota meta di pellegrinaggio cattolico per il cosiddetto “Miracolo eucaristico di Lanciano”; si caratterizza per il suo bel centro storico ottimamente conservato. Tra i monumenti di interesse si ricorda la Cattedrale della Madonna del Ponte che dal 1940 è Monumento nazionale; la sua edificazione iniziò nel 1785 su una preesistente costruzione. Una sua peculiare caratteristica è quella di essere situata su tre archi di un ponte di origini romane, il Ponte di Diocleziano. L’edificio religioso più importante dal punto di vista storico è però la Chiesa di Santa Maria Maggiore, situata nell’antico quartiere Civitanova e la cui costruzione iniziò nel XIII sec. Questa chiesa è considerata uno dei monumenti di maggiore importanza di tutto l’Abruzzo ed è Monumento nazionale dal 1902. Stupenda è la sua facciata gotica realizzata dal maestro lancianese Francesco Petrini nel XIV sec. e che presenta un meraviglioso portale risalente all’anno 1317. Nel marzo 2024 sono terminati lunghi lavori di restauro e ora è possibile ammirare la chiesa in tutto il suo splendore. In Corso Roma si trova la Chiesa di San Francesco, altrimenti nota come Santuario del Miracolo Eucaristico e risalente al XIII sec.; al suo interno vi sono le reliquie del miracolo. Secondo la tradizione cattolica il miracolo si verificò verso la fine del 700 d.C. a causa dell’assenza di fede di un sacerdote che celebrava la messa in questa chiesa: un giorno, mentre il sacerdote stava pronunciando le parole della consacrazione, l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue poi coagulatosi in piccoli cubetti. [...] Read more...
Teramo: bellezze storico-artistiche, spiagge e aree naturali
Teramo: bellezze storico-artistiche, spiagge e aree naturaliDaniele3 Ottobre 2024Nella parte settentrionale dell’Abruzzo, in Val Tordino, si trova la cittadina di Teramo, meta ideale per gli amanti dell’arte, della storia, del mare e della natura. Teramo: le estimonianze storico-artistiche Teramo, incorniciata dall’imponente massiccio roccioso del Gran Sasso, è un suggestivo centro costiero, disseminato di monumenti e architetture di particolare interesse storico-artistico. Edifici religiosi Tra gli edifici religiosi, domina la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata a partire dal 1158, che presenta tratti in stile romanico e tratti in stile gotico. Al suo interno sono conservati il paliotto d’argento di Nicola da Guardiagrele e il polittico di Jacobello del Fiore. Dal 2007 è possibile visitare la cripta di san Bernardo, patrono locale, dopo tre secoli di oblio. Suggestive sono anche la Chiesa di San Domenico, del XIV secolo, decorata con affreschi del XVIII secolo, la Cattedrale di Sant’Anna, che preserva i resti di un’antica domus romana e dipinti del XII e XIV secolo, ma anche il Santuario della Madonna delle Grazie, con la meravigliosa statua lignea della Madonna con il Bambino, opera di Silvestro dell’Aquila. Degna di nota è anche la Chiesa di Sant’Anna dei Pompetti, unico edificio altomedievale della città, residuo di un’antica cattedrale costruita su fondamenta di epoca romana e che fu distrutta dai Normanni nel 1156. Al suo interno, tra le altre cose, si trova un interessante affresco del Quattrocento di Giacomo di Campli raffigurante la Madonna allattante con Sant’Apollonia e Santa Lucia. Vale la pena di visitare anche la Chiesa di Sant’Agostino, di cui si hanno già notizie nel XIV sec., ma la cui veste attuale è relativa a un pesante restauro del 1876. All’interno si trova una tela risalente al XVIII sec. Raffigurante la Madonna della Cintola. Altre opere di grande interesse sono gli affreschi presenti presso la cupola nella cappella maggiore. Di grande interesse è anche la Chiesa e convento dei Cappuccini, complesso che secondo lo storico Francesco Savini è stato edificato prima del 1150. Dopo il 1573 il complesso fu assegnato alla cura dei Padri Cappuccini. Dal 1902 è monumento nazionale. All’interno della chiesa si trova un interessante altare ligneo ricostruito nel 1762 dal frate G. Palombieri. Siti archeologici Non mancano per gli appassionati di archeologia interessanti monumenti. Fra questi si ricordano i resti del Teatro Romano, probabilmente costruito nel II sec. d.C., in stato di buona conservazione. Non troppo distante si trova l’Anfiteatro Romano, probabilmente edificato nel I sec. d.C. Nel quartiere Cona di Teramo si trova la Necropoli di Ponte Messato; è di origine pre-romana ed è stata ampliata nel periodo romano. L’area, che ha una superficie di circa 1.000 metri quadrati, venne alla luce casualmente nel 1961 nel corso dei lavori per la costruzione di un garage per la rimessa dei pullman. Degno di citazione è il Mosaico del Leone, decorazione pavimentale ubicata nel seminterrato di Palazzo Savini. È un’opera probabilmente risalente al I sec. a.C. e ricorda i mosaici rinvenuti a Pompei nella Villa Adriana a Tivoli. Ha un importantissimo valore storico-artistico. Di una certa importanza sono anche il sito archeologico di Torre Bruciata, il sito archeologico di largo Madonna delle Grazie e la Domus di Vico delle Ninfe. Architetture civili Per quanto riguarda le architetture civili merita sicuramente una menzione la Casa del Melatino, uno dei pochi palazzi medievali teramani giunti ammirabili nella nostra epoca. Dal 1902 è monumento nazionale. Fu probabilmente costruita nella prima metà del XIII sec. per volere dei Melatino, una nobile famiglia feudale. Di grande interesse è il Borgo Medievale di Teramo, un complesso di edifici dell’Ottocento che si trova sul colle di San Venanzio. L’edificio più importante del borgo è il Castello Della Monica, denominazione che viene utilizzata anche per indicare tutto il complesso, aree verdi comprese. Lo stile architettonico è quello neogotico-moresco; la costruzione del complesso iniziò nel 1889 e terminò nel 1917. Fatta eccezione per un solo edificio, adibito ad abitazione civile, il resto del complesso è di proprietà del Comune di Teramo. Nel 2024 risulta ancora chiuso per lavori di restauro. Altro edificio di grande interesse è Palazzo Delfico, la cui costruzione iniziò nel 1790 per terminare trent’anni dopo. Oggi il palazzo è di proprietà della Provincia di Teramo ed è la sede della Biblioteca regionale Melchiorre Delfico. Si ricorda anche il Palazzo Vescovile, costruito nel XIV sec.; è la sede della Curia vescovile ed è anche la residenza del vescovo. Merita una citazione anche l’Ospedale psichiatrico, intitolato a sant’Antonio abate; la sua costruzione risale al XIV sec. e per diversi secoli è stato uno dei manicomi più importanti del centro-sud d’Italia e d’Europa. È uno dei monumenti più conosciuti del centro storico della città. È stato attivo per 675 anni, di cui 117 come ospedale psichiatrico; è stato chiuso il 31 marzo 1998. Storicamente interessante è Casa Urbani, ubicata nel rione Santa Maria a Bitetto. È probabilmente risalente al sec. XI ed è una delle poche abitazioni di Teramano nelle quali sono conservate testimonianze dell’edilizia privata del periodo XI-XIII sec. Architetture militari La Torre Bruciata Importante architettura militare è la Torre Bruciata, bastione romano risalente al II sec. a.C. e ubicato in pieno centro storico, in Piazza Sant’Anna, non molto lontano dalla già citata Chiesa di Sant’Anna dei Pompetti. Il termine “bruciata” fa riferimento al fatto che sul suo lato meridionale sono ancora evidenti le tracce dell’incendio che devastò la città nel 1156. Secondo alcuni era la torre campanaria dell’allora cattedrale Santa Maria Aprutiensis (oggi Chiesa di Sant’Anna dei Pompetti), mentre altri ritengono che fosse un bastione posto a difesa della città e che sovrastava la cinta muraria a nord-ovest dell’abitato. Le mura della città Teramo fu cinta da mura nella seconda metà del XII sec. In documenti del XVII sec. la cinta muraria con porte e torri di guardia è ancora ben visibile, ma nel XVIII sec. iniziò a essere smantellata. All’inizio del XX sec. quasi tutta la cinta non era più presente, fatta eccezione per alcune porte e per la citata Torre Bruciata. Le spiagge più belle nel territorio di Teramo Nel territorio di Teramo si trovano alcuni dei tratti costieri più belle dell’Abruzzo. Spiaggia di Pineto Una delle perle del territorio teramano è la Spiaggia di Pineto, dove svetta l’antica Torre di Cerrano, in passato utilizzata per avvistare i nemici, oggi importante osservatorio marino. La Spiaggia di Pineto è un arenile di fine sabbia dorata, che si estende per quasi 10 km ed in parte orlato da una rigogliosa pineta. Sono presenti stabilimenti balneari, ma anche ristoranti, bar e numerosi servizi turistici. Il mare è splendido, caratterizzato da acque trasparenti e fondali bassi, che digradano dolcemente verso il largo. Spiaggia di Martinsicuro Altra meta da non perdere è la Spiaggia di Martinsicuro, che presenta un arenile ampio e coperto da sabbia fine e dorata, alle cui spalle si innalzano diverse strutture turistiche, un lungomare delimitato da palme e due aree dunali, di grande valore naturalistico. Il litorale è ben attrezzato e presenta numerosi stabilimenti balneari, ma anche bar e punti di ristoro. Il mare è limpido ed azzurro, con fondali poco profondi, ideali per la balneazione e per praticare sport acquatici. Aree naturali Gli amanti delle camminate possono contare su diverse aree di interesse naturalistico, come: il Parco del Tordino ed il Parco del Vezzola, che si sviluppano attorno ai due fiumi che delimitano l’abitato teramano. I due parchi fluviali sono collegati tra loro a formare una sorta di anello e presentano numerose specie di piante e di animali, alcuni assai rari; Parco Ivan Graziani, un’area verde, situata fuori Porta Reale, realizzata in onore del noto cantautore teramano, che contiene siti archeologici e il monumento alla Resistenza di Augusto Murer; Villa comunale, un parco cittadino dedicato a Stefano Bandini, nei pressi di Piazza Garibaldi e viale Bovio; I Tigli, una fascia verde cittadina, posta lungo Viale Mazzini, dove si ritrovano specie pregiate, come il ginkgo biloba. Località interessanti raggiungibili facilmente da Teramo Se si soggiorna a Teramo per una vacanza è possibile organizzare gite in località vicine turisticamente molto interessanti. Campli A circa 11 km da Teramo si trova Campli, un piccolo ma suggestivo borgo facente parte della Comunità montana della Laga. La zona era abitata dall’antichità, ma il paese ha conosciuto la sua massima evoluzione durante il periodo medievale, sotto la guida dei Farnesi. Sono numerosi i monumenti del borgo che meritano un’attenta visita. Di notevole interesse è la Chiesa di Santa Maria in Platea, altrimenti nota come “Duomo di Campli”; è un luogo di culto cattolico la cui edificazione risale al XIV sec. Dal 1902 è Monumento nazionale d’Italia. Da non perdere è la Scala Santa, un edificio davvero molto particolare risalente alla seconda metà del XVIII sec. Secondo la tradizione cattolica è possibile ottenere l’indulgenza pregando e salendo in ginocchio i gradini di legno che costituiscono la scalinata che porta alla cappellina del Sancta Sanctorum (sono 28 gradini). Molto interessante è anche la Chiesa di San Giovanni Battista, ubicata nella contrada Castelnuovo; è stata probabilmente edificata in epoca trecentesca e si trova proprio all’ingresso del borgo di Castelnuovo, nei pressi della torre campanaria di Porta Angioina. A Campovalano, una delle frazioni di Campli si trova la Chiesa di San Pietro, la cui costruzione viene fatta risalire all’VIII sec. Fa parte di un antico monastero benedettino, ma ha subito un profondo restauro nel XIII sec. Un restauro risalente agli anni Sessanta del secolo scorso ha riportato l’edificio al suo aspetto medievale grazie alla rimozione dell’intonaco interno e al recupero dell’abside destra. L’architettura civile più importante è Palazzo Farnese, costruito alla fine del XIII sec. Oggi è la sede del Municipio di Campli. Si ricorda poi Porta Angioina, unica arrivata ai tempi nostri delle dieci porte presenti nel XIV sec. poste a protezione dei nuclei fortificati di Nocella, Campli e Castelnuovo. Fra le architetture militari si ricorda la Torre di Melatino, ubicata nella frazione di Nocella; risale al XIII e fungeva da torre di avvistamento. Fu ricostruita alla fine del 1300 per volere di Roberto IV Melatino. Giulianova A circa 28 km da Teramo si trova Giulianova, nota località turistica balneare, una delle più frequentate della zona adriatica. Oltre alle bellissime spiagge e alle acque cristalline, Giulianova ha tanto da offrire anche dal punto di vista storico e artistico. I monumenti principali si trovano a Giulianova Alta; fra quelli religiosi si ricordano il Duomo di San Flaviano, il Santuario di Maria Santissima dello Splendore con annesso convento, meta di pellegrinaggio, la Chiesa di Santa Maria a Mare, la Chiesa di Sant’Antonio ecc. Per quanto riguarda le architetture civili si ricordano il Palazzo Ducale, ubicato nella piazza principale del centro storico, Palazzo De’ Bartolomei e Palazzo Re. Interessanti storicamente sono anche i resti dell’antica cinta muraria. Civitella del Tronto Una gita interessante è sicuramente quella che si può fare recandosi a Civitella del Tronto, distante circa 18 km e incluso nel prestigioso elenco de “I Borghi più belli d’Italia”. Uno dei monumenti più importanti della città è la Fortezza Spagnola, un edificio fortificato costruito originariamente per scopi tattici e difensivi. Il complesso era una delle più importanti piazzeforti del Regno di Napoli durante il periodo del vicereame spagnolo; è uno dei monumenti più visitati della regione Abruzzo; è stato l’ultimo baluardo difensivo del Regno delle due Sicilie ad arrendersi ai Piemontesi nel marzo del 1861, alcuni giorni dopo l’incoronazione di Vittorio Emanuele II come Re d’Italia. Di grande importanza è il Santuario di Santa Maria dei Lumi, complesso costituito da chiesa e convento, edificati al di fuori delle mura del borgo fortificato; è uno dei monumenti più importanti del territorio teramano. Degna di nota è anche l’Abbazia di Santa Maria in Montesanto, dedicata alla Beata Vergine Maria; il complesso comprende anche una chiesa con torre campanaria. In epoca passata è stata una delle più importanti abbazie del territorio abruzzese. Altri monumenti religiosi interessanti sono la Chiesa di San Francesco, la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Montorio al Vomano A circa 13 km da Teramo si trova Montorio al Vomano, località facente parte della comunità montana Gran Sasso. Tra i monumenti presenti nella località è apprezzabile la Chiesa di San Rocco, la cui costruzione iniziò nel XVI sec. Non molto lontano dal centro, in località Venaquila, si trova il Tempio di Ercole, un sito archeologico di grande interesse storico. I resti del tempio furono scoperti nella seconda metà del XIX sec. dall’archeologo Felice Bernabei. Sul pavimento del tempio si trovano dei resti di un mosaico che riporta un’iscrizione che consente di datare il tempio al 55 a.C. Era una delle infrastrutture che gli antichi romani avevano realizzato lungo la via Cecilia, un’antica via romana che, partendo da Roma, raggiungeva la costa del medio adriatico in territorio piceno. [...] Read more...
Marina di Camerota: i tratti di litorale più suggestivi
Marina di Camerota: i tratti di litorale più suggestiviDaniele2 Ottobre 2024Marina di Camerota, situata in provincia di Salerno, è un rinomato centro balneare del territorio del Cilento, in cui si trovano suggestive spiagge, acque marine di alta qualità e servizi turistici all’avanguardia. Non a caso tale tratto di litorale è stato insignito più volte della prestigiosa Bandiera Blu FEE (Foundation for Environmental Education). Incantevole è anche il contesto naturale, caratterizzato da colline coperte da una rigogliosa macchia mediterranea. Scopriamo alcune delle meraviglie di questo lembo di costa tirrenica. Marina di Camerota è la frazione più nota di Camerota ed è dotata di un porto turistico. Camerota e Marina di Camerota: luoghi e monumenti di interesse Marina di Camerota nasce ufficialmente nel luglio del 1848 quando Ferdinando II Borbone stabilisce per decreto che “L’aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota”. È il centro abitato più meridionale della regione Campania; il punto più meridionale della località è noto come Punta degli Iscolelli, un luogo particolarmente suggestivo, molto amato anche dagli appassionati di trekking. Palazzo Marchesale a Camerota Fra i monumenti degni di nota si ricorda il Palazzo Marchesale, talvolta indicato semplicemente come “Il Castello”, la cui costruzione risale al 1776; la sua edificazione fu voluta da Orazio Marchese, ultimo signore feudale di Camerota. Il palazzo ingloba anche la Torre Layella, la cui costruzione è decisamente più antica; fu infatti fatta edificare da Bernardino di Sangro nel lontano 1518. L’edificio è  stato abitato fino al 1938. Nel corso del tempo ha subito modifiche e aggiunte. Nel 2020 è stato acquistato dal comune di Camerota. Palazzo Talamo Palazzo Talamo è una dei palazzi più antichi di Marina di Camerota; è stato costruito nel 1786 e poi restaurato quasi un secolo dopo, nel 1844. Dai documenti che si hanno a disposizione sul palazzo si sa che l’edificio era collegato al centro del paese da un caratteristico ponticello. Un ingresso della casa si trova in via Diaz, mentre il secondo si trova in Piazza san Domenico. Il palazzo, che conserva ancora le caratteristiche strutturali dell’epoca, è ancora proprietà della famiglia Talamo. Villa Mariosa Un altro edificio importante della località è Villa Mariosa; deve il suo nome a Rina Mariosa, mezzosoprano degli anni Trenta del secolo scorso, che ha vissuto in questo edificio. La villa è situata lungo la via principale di Marina di Camerota, nel punto che dà inizio alla passeggiata panoramica con vista sul mare. È un edificio di colore rosa, con due torri limitrofe, un ampio loggiato con arcate e una scaletta che arriva fino al mare. Duna Fossile di Capo Grosso A circa due km a ovest del centro abitato, nelle vicinanze di Capo Grosso, è stata scoperta verso la fine degli anni Sessanta del secolo scorso una duna fossile nei pressi della quale sono stati rinvenuti reperti risalenti all’era paleolitica e a quella neolitica; non lontani, inoltre, sono stati ritrovati anche alcuni resti di un insediamento greco risalente al periodo VII-VI sec. a.C.; potrebbe essere stata un’acropoli. Le spiagge di Marina di Camerota Sono numerose le spiagge di Marina di Camerota; di seguito alcune delle più conosciute e frequentate. Spiaggia Calanca Spiaggia Calanca è una delle spiagge principali di Marina di Camerota ed è collocata nelle vicinanze del centro abitato (circa 5 minuti a piedi), incastonata tra due piccoli promontori rocciosi costellati di vegetazione: all’estremità destra si trova una incantevole torre saracena, mentre presso quella sinistra un imponente scoglio da cui è possibile tuffarsi. Si tratta di un ampio litorale di circa 100 m, coperto da sabbia morbida e chiara, e lambito da acque cristalline e limpide, dotate di fondali sabbiosi e bassi, perfetti per la balneazione dei più piccoli. In questo segmento di riviera è possibile trovare alcuni anfratti, raggiungibili a nuoto o a piedi, tra i quali spicca la Grotta dell’acqua dolce, dislocata sotto i Tre Pini e, a poca distanza dalla riva, un isolotto. Sono presenti numerosi servizi turistici, adatti a soddisfare ogni tipo di esigenza. Si ritrovano infatti: ombrelloni, sdraio, docce, bagni, noleggio attrezzature per sport acquatici, bar, ristoranti e locali. Spiaggia San Domenico Nota anche come Marina delle Barche, la spiaggia di San Domenico è situata nei pressi del porto cittadino. La parte dislocata a sud è meno frequentata, poiché priva di servizi e di attrezzature balneari. Tale tratto, preserva ancora uno stato selvaggio, favorito dalla presenza di colline puntellate da una rigogliosa vegetazione. L’arenile è composto da soffice sabbia chiara e ospita la statua del santo patrono del comune, dal quale prende il nome. Il mare è particolarmente suggestivo, con acque pulite e trasparenti, che digradano rapidamente, per tanto poco adatte alla balneazione dei bambini, degli anziani e dei nuotatori inesperti. Spiaggia di Lentiscelle La spiaggia di Lentiscelle, collocata a circa un chilometro di distanza dalla cittadina, si estende per circa 100 m ed è provvista di un arenile di sassi e ciottoli, frammisti a sabbia dotata. È per lo più libera ed è delimitata da scogliere rocciose frastagliate e costellate di verde, che cadono a picco nel mare, le cui acque cristalline e azzurre, ospitano fondali profondi, ideali per gli amanti del nuoto, meno per i più piccoli. Cala d’Arconte Cala d’Arconte, tratto costiero situato a soli 2 km da Marina di Camerota, è caratterizzato da un tappeto di sabbia dorato, circoscritto da selvagge scogliere rocciose punteggiate da pini marittimi ed ulivi secolari. Il mare è suggestivo e carico di riflessi turchesi, perfetto per i nuotatori esperti e per praticare immersioni, grazie alla presenza di fondali profondi. Cala degli Infreschi Cala degli Infreschi è un’insenatura situata non lontano da Marina di Camerota e deve il suo nome alle vene d’acqua dolce e fredda che si riversano in mare. L’arenile di 18 km è incastonato tra imponenti falesie, immerse in una natura selvaggia e incontaminata estremamente suggestiva dove imperversano ginestre, rosmarino, carrubi e fichi d’India. Il mare, cristallino e ricco di riflessi azzurri e verdi, ospita fondali sabbiosi e dolcemente digradanti, adatti per nuotare, ma anche per praticare snorkeling, poiché qui si trovano specie vegetali e animali marine rare e affascinanti che sono sottoposte a tutela. Questo tratto di mare, infatti, è stato dichiarato Area marina protetta. Spiaggia di Pisciotta Situata nei pressi di Pisciotta Marina si trova una spiaggia di sabbia scura mista a ciottoli, che si estende per circa 200 m, la spiaggia di Pisciotta. Si tratta di un lembo di arenile assai tranquillo e orlato da ulivi. Le acque marine sono incantevoli: trasparenti e cristalline, con fondali digradanti, ideali per fare il bagno e nuotare. Nelle vicinanze si trovano alcuni servizi, come bar, ristoranti e locali. Cala Bianca Nel 2013 Cala Bianca è stata ritenuta da Legambiente la spiaggia più bella d’Italia. Il suo nome deriva dall’arenile di sabbia frammisto a ciottoli bianchi. Tale insenatura, incastonata nella costa cilentana, è circondata dalla natura selvaggia, che la rende un vero e proprio paradiso, dove poter ricercare pace e tranquillità. Anche qui si ritrovano acque incontaminate e di colore azzurro, con fondali non troppo alti, ideali per la balneazione. Località interessanti facilmente raggiungibili da Marina di Camerota Se si soggiorna per una vacanza a Marina di Camerota si ha l’opportunità di visitare diverse località turisticamente interessanti facilmente raggiungibili. Palinuro A circa 12 km di distanza e raggiungibile in poco più di un quarto d’ora si trova Palinuro, frazione di Centola. È una delle più note stazioni balneari del Cilento che deve il suo nome a un personaggio dell’Eneide, Palinuro, nocchiero della flotta di Enea. La notorietà turistica si deve all’ottima qualità delle sue acque – è da anni insignita del riconoscimento Bandiera Blu – e dalla sua posizione nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Roccagloriosa A circa 25 km da Marina di Camerota, raggiungibile in circa 30 minuti, si trova Roccagloriosa, borgo del Basso Cilento dalla storia molto antica. Sulla collina nota come “Le Chiaie” sono stati rinvenuti reperti risalenti al II millennio a.C.; vi sono anche testimonianze relative all’VIII-VI sec. a.C. A partire dal V sec. a.C. si sviluppò un centro abitato con case a pianta rettangolare posate su uno zoccolo di pietra, mentre al periodo che va dal IV al III sec. a.C. risale la costruzione di una cinta muraria con blocchi calcarei. Il curioso nome è composto dalle parole Rocca e Gloriosa; la prima fa riferimento al fatto che il paese è arroccato su una collina, mentre il secondo mette in evidenza la venerazione per la gloriosa Maria di Nazareth, madre di Gesù Cristo. Oltre alle testimonianze archeologiche vi sono altri monumenti interessanti nel paese fra cui i resti del Castello, ma anche diversi edifici religiosi molto antichi e anche diversi palazzi storici. San Giovanni a Piro Velocemente raggiungibile da Marina di Camerota è anche San Giovanni a Piro, che sovrasta il suggestivo Golfo di Policastro; il territorio comunale comprende anche due frazioni, il borgo collinare di Bosco e la marina di Scario. A San Giovanni a Piro si trovano i resti del complesso bizantino di San Giovanni Battista, fondato verso l’anno Mille dai monaci provenienti dall’Epiro. A circa 2 km dal centro abitato si trova poi il Santuario di Maria Santissima di Pietrasanta; non si hanno documentazioni che dimostrino con certezza la data di fondazione di questo imponente edificio, è possibile che la sua origine sia intorno al XIII sec. Policastro Bussentino Merita senz’altro una visita anche Policastro Bussentino (più comunemente chiamato soltanto Policastro); si trova a circa 32 km ed è raggiungibile in 35-40 minuti. Policastro è uno dei borghi costieri più antichi del Cilento; è ubicato nel Golfo di Policastro ed è una delle frazioni del comune di Santa Marina (le altre sono Lupinata e Poria). Le origini di Policastro sono molto antiche; fu infatti fondata dai coloni greci lungo le rive del Bussento, fiume che nasce alle falde del Monte Cervati. Nel paese si trovano diverse interessanti testimonianze storiche tra cui il Castello Bizantino, risalente al VI sec. e ubicato sulla collina del paese, il Convento di San Francesco d’Assisi, risalente al XIII sec. e recentemente ristrutturato e le mura greche che circondano il paese, risalenti al 471 a.C. Nel corso dei secoli sono state ripetutamente danneggiate e ricostruite, prima dai Bizantini e in seguito dai Normanni, dagli Angioini e dai San Severino. [...] Read more...
Castellabate: perla della costiera cilentana
Castellabate: perla della costiera cilentanaDaniele1 Ottobre 2024Castellabate è una località balneare della provincia di Salerno; il comune si trova sulla costiera cilentana, assai frequentata da turisti, soprattutto nel periodo estivo, grazie alla varietà delle spiagge, alla limpidezza delle acque marine e alla bellezza dei fondali, in cui dimorano rare specie vegetali e animali. L’intero territorio di Castellabate fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che nel 1998 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Gli ambienti marini della località costituiscono l’area marina protetta Santa Maria di Castellabate. La fama di Castellabate è cresciuta a dismisura dopo essere stata scelta come location del celebre film “Benvenuti al Sud” che ha visto tra i suoi protagonisti gli attori Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro e Valentina Lodovini. Castellabate: testimonianze storiche e artistiche Sono numerose le testimonianze storiche e artistiche presenti a Castellabate il cui centro storico è Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. Il borgo medievale è ubicato su Colle Sant’Angelo e conta diversi accessi; il principale è quello dal Belvedere di San Costabile, una terrazza a picco sul mare dalla quale si può godere di una magnifica vista panoramica sul Golfo di Salerno, sull’Isola di Capri e su Ischia. Castello dell’Abate Il borgo si sviluppa intorno alle mura del magnifico Castello dell’abate, fondato nel 1123 per volere dell’abate Costabile Gentilcore e terminato sotto la supervisione del suo successore Simeone. Il castello aveva una funzione difensiva, in particolare da eventuali attacchi da parte dei Saraceni. Oggi la struttura, totalmente restaurata, è sfruttata per manifestazioni sociali, artistiche e culturali. Palazzi gentilizi Nel borgo si trovano anche diversi palazzi gentilizi risalenti ai secoli XVII e XVIII (Palazzo Perrotti, Palazzo Matarazzo, Palazzo Antico, Palazzo Jaquinto, Palazzo Forziati, Palazzo Meriglia, Palazzo Verrone, Palazzo Gammarano e Palazzo Comenale). Il cuore pulsante del borgo è però Piazza 10 ottobre 1123, il cui nome ricorda la data di fondazione del castello. Palazzo Perotti conserva intatta la stanza del generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli. Chiese importanti Di notevole interesse storico è la Basilica di Santa Maria de Gulia, nota anche come Basilica di Santa Maria Assunta; è un edificio risalente alla prima metà del XII secolo sorto sulla preesistente cappella basiliana. La basilica è stata consacrata dall’abate Simeone nel 1138. Degna di nota è anche il Santuario di Santa Maria a Mare, ubicato nella frazione di Santa Maria, nei pressi della spiaggia di Marina Piccola; era presente in origine una struttura religiosa di cui si ha già notizia nel 1102, ma la chiesa attuale, costruita nel medesimo luogo, risale al XIX sec.; il completamento della chiesa risale al 1836. Palazzo Belmonte Nella frazione di Santa Maria di Castellabate si trova Palazzo Belmonte, edificio nobiliare dei marchesi Granito, costruito nel 1733 accorpando vari edifici preesistenti. Villaggio di San Giovanni Nel territorio comunale di Castellabate si trova il Villaggio di San Giovanni, fondato intorno all’anno 1000 a Tresino; è disabitato dal XVIII sec. e oggi è soprattutto meta di turisti, curiosi e allevatori. L’insediamento urbano si sviluppò intorno alla Chiesa di San Giovanni Battista oggi in stato di totale abbandono. Le spiagge La riviera di Castellabate è molto variegata, poiché propone sia spiagge sabbiose che di sassi e scogli. Spiagge sabbiose Il litorale di Castellabate presenta numerose spiagge di sabbia fine, dorata e morbida, che si fregiano della famosa Bandiera Verde, ovvero un riconoscimento che viene attribuito alle stazioni balneari che dispongono di arenili che si confanno ai bambini, secondo indagini effettuate da pediatri. Tra le più interessanti si ricorda quella della frazione di Lago, che è una delle più estese, conosciuta anche come “Sciome” o Spiaggia del giglio bianco, per la presenza di un fiore chiaro, di rara bellezza, che cresce in prossimità della riviera. Tale tratto costiero, nel VI secolo a.C. ospitava un’antica cava, utilizzata dai Greci Trezeni per estrarre i blocchi di arenaria necessari per la costruzione dei templi di Paestum. Da non perdere sono anche: spiaggia di punta Bracale; spiaggia lungomare Bracale; spiaggia dei Cantieri navali; spiaggia di Punta dell’Inferno; spiaggia dello Scario; spiaggia delle Croci; spiaggia di Marina Piccola; spiaggia del Pozzillo; spiaggia della Grotta; spiaggia di Punta Ogliastro e Baia arena. Spiagge di sassi e scogli La maggior parte delle insenature che si sviluppano tra Licosa e Ogliastro Marina, sono caratterizzate dal Flysch del Cilento, ovvero una particolare roccia sedimentaria che presenta diverse stratificazioni, formatasi attraverso l’erosione. Tale conformazione degrada nel mare, costituendo cavità in cui trovano rifugio diversi organismi vegetali e animali. I litorali composti da sassi e scogli più suggestivi sono: Baia del Saùco (o spiaggia del Vallone), spiaggia delle Marinelle; scogliera Punta Pagliarolo; scogliera lungomare Bracale; scogliera lungomare dei Cantieri; scogliera lungomare de Simone; scogliera lungomare Perrotti; scogliera di San Marco; scogliera Vallone Alto; Isola di Licosa; scogliera di Licosa; scogliera di Ogliastro. Di norma, le spiagge di questo tratto costiero della Campania sono ben attrezzate e provviste di numerosi servizi turistici, come ombrelloni, sdraio, docce, bagni, bar e ristoranti. Inoltre, sono presenti strutture ricettive di ogni tipo, quali: hotel, alberghi, residence e campeggi. Il mare di Castellabate Il mare di Castellabate, incontaminato e cristallino, si distingue per l’alta qualità delle sue acque di balneazione, le quali vengono premiate annualmente con il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu e delle 4 Vele di Legambiente. I fondali sono bassi e dolcemente digradanti, perfetti per nuotare e fare il bagno in totale sicurezza. Tuttavia la ricchezza delle specie marine e le suggestive grotte favoriscono anche le escursioni subacquee e lo snorkeling. Per i più esperti si consigliano immersioni in corrispondenza di alcuni relitti della Seconda guerra mondiale: a largo di punta Tresino, dove si trova la motonave Alfieri, e presso punta Licosa, per esplorare il Cargo KT. L’area marina protetta La costa e il mare fanno parte dell’area marina protetta Santa Maria di Castellabate, che si estende tra la baia del Sauco e Punta Ogliastro, ed è suddivisa in zone sottoposte a diverso regime di tutela ambientale: Zona A: riserva integrale, che comprende il tratto di mare tra punta Tresino e vallone Maroccia. In questa zona non è consentita la balneazione; Zona B: riserva generale, che comprende il tratto di mare tra punta Torricella e punta Ogliastro. É consentita la balneazione e la navigazione, ma a velocità non superiore ai 5 nodi, entro 300 m dalla costa; Sottozona B1: situata nei pressi delle acque della pineta di Licosa; Zona C: riserva parziale, che presenta particolari limitazioni. L’area protetta è stata istituita nel 1972 data l’importanza del patrimonio naturale e ambientale esistente. Qui, infatti, dimorano diverse specie vegetali e animali di rara bellezza e che devono essere preservate. I fondali sono dominati dal coralligeno e da suggestive praterie di Posidonia oceanica, l’habitat ideale di diversi pesci, come il Pappagallo mediterraneo, e di crostacei, quale la Syriella castellabatensis. Tuttavia, si ritrovano anche madrepore, ricci di mare, spugne, gorgonie, nacchere e briozoi. Reef di Licosa Degno di nota è il reef di Licosa, ovvero una biocostruzione superficiale formata da Vermetidi, che ricorda le barriere coralline tropicali. In queste acque e in quelle di Ogliastro Marina dimora la triglia rossa di Licosa, che si distingue da quella di scoglio. Inoltre, le spiagge di Castellabate sono l’ideale per la deposizione delle uova delle tartarughe marine della specie Caretta caretta. Località turisticamente interessanti facilmente raggiungibili da Castellabate Soggiornando a Castellabate si ha la possibilità di raggiungere in tempi ragionevoli diverse località turisticamente interessanti. Agropoli A circa 13 km si trova per esempio Agropoli, importante centro costiero del Cilento. L’abitato è sormontato dal centro storico nel quale sono conservati il centro antico, buona parte delle mura cittadine e il portale seicentesco; è possibile accedervi attraverso la salita degli scaloni (una salita a gradoni) e la porta monumentale. Attrazione particolarmente interessante è il Castello Angioino Aragonese; la prima edificazione, opera dei bizantini, risale al VI sec. La struttura fu rinnovata dai normanni nel corso dei secoli X e XI; questi iniziarono anche la costruzione delle mura. Numerose ristrutturazioni risalgono ai periodi di angioini e aragonesi; vi fu anche la costruzione di un fossato e la pianta dell’edificio passò da base triangolare a base quadrata. Persa la sua funzione meramente difensiva, il castello divenne residenza nobiliare, ma aveva al suo interno anche celle carcerarie, la sede della guardia e quella del giudice. Nel 1806 Napoleone Bonaparte rese il castello un presidio del Genio Militare. Paestum A circa 23 km e raggiungibile nel giro di 30-35 minuti si trova Paestum, frazione del comune Capaccio Paestum e sito archeologico di straordinaria importanza che registra ogni anno centinaia di migliaia di visite; nel 2023 i visitatori registrati nel Parco Archeologico di Paestum e Velia sono stati ben 506.955, con un incremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente. Paestum si trova nella Piana del Sele, nel golfo di Salerno, a nord del già citato Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una visita a Paestum è praticamente “obbligatoria” se si soggiorna a Castellabate vista la breve distanza che separa le due località. Trentinara Con un viaggio di circa 40 minuti si raggiunge Trentinara; incantevole borgo del territorio salernitano; la sua attrazione principale è la piazzetta panoramica nota come “Terrazza del Cilento”, così denominata perché da essa si può godere di ampio e splendido panorama che abbraccia l’intera Piana del Sele, il sito archeologico di Paestum, il golfo di Salerno, a partire dalla baia di Agropoli alla costiera amalfitana, fino a scorgere l’isola di Capri. La zona più suggestiva della località è il Borgo Antico di San Nicola, la più alta e antica di Trentinara. Qui si può passeggiare nei tanti vicoli lastricati in pietra e ammirare vari portali risalenti al periodo che va dal XVII al XIX sec. Nel mese di agosto è qui si svolge la tradizionale Festa del Pane e della Civiltà Contadina. Un’altra attrazione del borgo è la cosiddetta “Via dell’Amore”, una passeggiata che termina sulla Terrazza del Cilento; durante la passeggiata si possono leggere i versi di poeti di ogni tempo scolpiti su maioliche colorate. A Trentinara si trova anche la Zipline “Cilento in Volo”; qui i più audaci, imbracati in sicurezza, hanno la possibilità di volare a corpo libero grazie a un cavo di acciaio lungo 1,6 km. Per quanto i monumenti religiosi si ricordano la Chiesa di San Nicola, in pieno centro storico; di origini normanne, è oggi sconsacrata. Oggi è sede di una galleria d’arte e viene utilizzata anche per la celebrazione di matrimoni con rito civile. Altri edifici religiosi della località sono la Chiesa di Santa Maria Assunta (XVIII sec.) e la Chiesa della Madonna del Rosario; l’edificazione di quest’ultima è di epoca remota e l’ultimo ammodernamento importante è del 1747. [...] Read more...
Erice: tutto quello che c’è da sapere sull’antica cittadina cartaginese
Erice: tutto quello che c’è da sapere sull’antica cittadina cartagineseDaniele1 Ottobre 2024Erice è un comune siciliano facente parte del libero consorzio comunale di Trapani. Dal 1167 fino al 1934 il nome della località è stato Monte San Giuliano. Il centro cittadino si trova sulla vetta del Monte San Giuliano (Monte Erice), ma la maggior parte degli abitanti si trova a valle, nell’abitato di Casa Santa, una delle frazioni del comune. L’attuale toponimo deriva da Eryx, nome di un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e Bute, ucciso da Eracle. La località è internazionalmente nota per le sue bellezze naturalistiche e storiche, che richiamano ogni anno migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del mondo. Dal 1963 Erice è la sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, creato per iniziativa del professor Antonino Zichichi, che richiama studiosi di tutto il mondo per la trattazione di problemi relativi a vari ambiti: dalla medicina al diritto, dalla storia all’astronomia, dalla filologia alla chimica. È per questo motivo che Erice è anche nota come “città della scienza”. La Spiaggia di San Giuliano Lungo la costa di Erice si trova la Spiaggia di San Giuliano, che ha un’ampia estensione ed è per lo più attrezzata, anche se si trovano dei tratti liberi. Sono presenti servizi balneari, come bar, ombrelloni e lettini, ma anche zone di noleggio per attività sportive. Essa, infatti, è molto frequentata dai surfisti, ma anche da coloro che praticano le immersioni subacquee, giacché il mare è provvisto di fondali ricchi di barriere coralline e di fauna marina. L’arenile è sabbioso e dorato ed è lambito da acque cristalline e trasparenti, i cui fondali digradano dolcemente verso il largo, garantendo la balneazione anche ai più piccoli. È facilmente raggiungibile in auto e sul lungomare è possibile trovare numerosi parcheggi a pagamento in cui sostare. Luoghi d’interesse di Erice Il borgo medievale, posto sulla sommità del Monte San Giuliano, accoglie i visitatori con una suggestiva cinta muraria, che risale all’VIII-VII secolo a.C. Per scoprire le numerose bellezze preservate all’interno dell’abitato, è necessario percorrere a piedi le stradine acciottolate e tortuose, che attraversano l’intero tratto urbano. Il Castello di Venere Una delle attrattive principali di Erice è certamente il Castello di Venere (anche Castello Normanno), una fortezza normanna edificata nel XII secolo, che sorge su di una rocca e sui resti dell’antico tempio di Venere Ericina. Al castello, tramite un ponte levatoio erano collegate le cosiddette Torri del Balio. Per la costruzione del castello furono utilizzati anche dei resti di un antichissimo santuario e di un tempio di epoca romana. Il Castello di Venere rappresentò “piazza reale” per i viceré aragonesi e per gli Asburgo di Spagna, In seguito, con i Borbone, fu adibito a struttura carceraria. Nella prima metà del XIX è diventato proprietà comunale che poi lo ha dato in concessione al conte Agostino Pepoli. La Torretta Pepoli La Torretta Pepoli è un edificio in stile eclettico che si trova al Castello di Venere e occupa il lato est del giardino del Balio. La torretta è stata edificata nel XIX sec., per la precisione tra il 1872 e il 1880, e fu utilizzata dal conte Agostino Sieri Pepoli (1848-1910), letterato e mecenate, come luogo di studio e per accogliere letterati dell’epoca. Dal 2014 la struttura è visitabile dal pubblico in qualità di museo interattivo ed è stata intitolata Osservatorio di Pace e Faro del mediterraneo. Il Real Duomo Erice era un tempo nota come “città delle cento chiese”. Una delle più importanti è il Real Duomo, altrimenti noto come Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata (più nota semplicemente come Madrice di Erice). Il duomo è dedicato a Maria Assunta e si trova in Piazza Matrice, nei pressi di Porta Trapani. La chiesa di San Giuliano La chiesa di San Giuliano è uno delle chiese cattoliche più antiche di Erice; è intitolata a San Giuliano, martire cartaginese vissuto nel III sec. La sua edificazione risale all’XI sec. per volere di Ruggero il Normanno. Nel corso degli anni è ha subito modifiche, ampliamenti e ristrutturazioni. Al suo interno sono diverse le testimonianze di grande valore storico. La chiesa di San Giovanni Battista Di notevole interesse è anche la chiesa di San Giovanni Battista, la cui prima documentazione risale al XIV sec. La tradizione vuole che sia stata costruita per volere del Conte Ruggero nel periodo della riconquista normanna; ha subito alcuni restauri nel XV sec. Nel XVII sec. è stata ricostruita poiché considerata troppo piccola. Fino al XIX sono stati numerosi gli interventi conservativi. È oggi adibita ad auditorium. All’interno sono esposti alcuni affreschi di epoca medievale che provengono dalla chiesa rupestre di Santa Maria Maddalena. La chiesa di San Martino Sulla piazza omonima si trova la chiesa di San Martino; il primo documento che ne cita l’esistenza risale al 1339; come nel caso della chiesa di San Giovanni Battista, la tradizione vuole che anche questo luogo di culto sia stato fondato per volere del Conte Ruggero. Si tratta di un edificio a pianta basilicale a tre navate. La pavimentazione è costituita in parte da lastre tombali in marmo di antica origine (XVII e XVIII sec.) e da mattonelle maiolicate con un disegno risalente al 1700. Il Quartiere Spagnolo Il Quartiere spagnolo è un’antica caserma incompiuta risalente alla prima metà del XVII secolo, ideata per l’acquartieramento delle truppe spagnole. La caserma si trova su una spianata rocciosa sulla vetta del Monte Erice. Al tempo era in vigore l’obbligo di offrire vitto e alloggio ai soldati del regno di Spagna della guarnigione posta a presidio della città. Gli abitanti di Erice non volevano però che i soldati spagnoli stessero troppo vicino a loro, decisero quindi di ricorrere all’autotassazione per costruire una caserma fuori dal centro abitato. I lavori furono interrotti nel 1632 e i soldati furono accolti nel Castello Normanno. La struttura è stata restaurata nel 2005 e oggi ospita la Sezione etnoantropologica del Polo museale Antonio Cordici nel quale si trovano tre esposizioni (Arti e mestieri di una volta; Erice, terra di mare; Artigianato Ericino). I palazzi storici A Erice si trovano anche diversi palazzi storici costruiti in epoche diverse, come per esempio Palazzo Sales, Palazzo Porta e Palazzo Burgarella (risalenti al XVIII sec.), Palazzo Platamone (XIV-XIX sec.), Palazzo Coppola (XIX sec.), Palazzo Chiaramonte (poi Convento di San Domenico, XIV sec.), Palazzo Majorana (XVIII-XIX sec.) ecc. I bagli Nel territorio comunale di Erice si trovano anche alcuni bagli, ovvero edifici fortificati che contengono una corte o un cortile. Queste costruzioni sono l’espressione di un sistema amministrativo legato al feudo o al latifondo, che aveva lo scopo di aumentare le rendite della classe aristocratica e di quella borghese. Interessante è il baglio di San Matteo, oggi importante museo agro-forestale. Prodotti tipici ericini Passeggiando per il Corso Vittorio Emanuele ci si imbatte in una serie di negozietti che vendono prodotti tipici, come tappeti e borse, lavorati con rudimentali telai, ma anche prodotti legati alla lavorazione del ferro e del legno, nonché ceramiche che riportano le decorazioni della tradizione ericina. Da provare sono anche i dolci locali, tra i quali si ricordano: i “Bocconcini di Erice“, ovvero dolcetti di pasta reale, ripieni di marmellata di cedro al liquore; le “Genovesi alla crema“, ossia dolci a base di pastafrolla, spolverizzati con zucchero a velo; i “mustaccioli“, antichi biscotti ideati in un antico convento di clausura. Feste e sagre ericine Durante il periodo natalizio viene organizzato a Erice un mercatino, dove è possibile trovare prodotti tipici legati all’artigianato e alla gastronomia. In tale circostanza si può assistere anche a delle ricostruzioni storiche, grazie alla presenza di figuranti in abiti medievali, ma anche ai suggestivi presepi sparsi nelle chiese e nei vari negozi cittadini. Il Venerdì Santo ha luogo, invece, la processione dei Misteri, con gruppi scultorei lignei dell’Ottocento, che vengono portati a spalla durante la Via Crucis. Nell’ultimo mercoledì del mese di agosto viene festeggiata la patrona della città di Erice, ovvero Maria di Custonaci, il cui quadro, conservato nel duomo cittadino, viene portato in processione per le vie del borgo, accompagnato dalla banda e dalle campane. Località interessanti facilmente raggiungibili da Erice Se ci si trova a soggiornare a Erice, vi sono varie località, borghi e città turisticamente interessanti che si possono raggiungere piuttosto facilmente. Trapani Trapani si trova a circa 13 km da Erice ed è raggiungibile in circa 25-30 minuti. Sono diverse e interessanti le testimonianze storico-artistiche che si possono ammirare in questa città. Numerose sono le architetture religiose. Fra queste merita sicuramente un cenno la basilica santuario di Maria Santissima Annunziata, luogo di culto dedicato alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il santuario comprende la Cappella della Madonna di Trapani. L’inizio della costruzione risale al XIII sec. È il santuario mariano più famoso della Sicilia occidentale. Da non perdere è la Chiesa di Santa Maria di Gesù, splendido esempio di architettura romanica risalente al XVI sec. che ospita al suo interno la meravigliosa terracotta smaltata “Madonna degli Angeli” di Andrea della Robbia. Si ricordano anche la Chiesa di Sant’Agostino (XIV sec.), la Chiesa del Purgatorio (XVII sec.) e la Cattedrale di San Lorenzo (XV sec.) al cui interno si trova un dipinto attribuito al pittore fiammingo Antoon van Dyck. A Trapani si trovano anche diverse e interessanti architetture militari fra cui la Torre di Ligny, una torre costiera risalente al XVII sec. Eretta a difesa della città dalle incursioni dei corsari barbareschi. Durante la Seconda guerra mondiale è stata utilizzata dalla Regia Marina come postazione antiaerea. Uno degli esempi più belli di architettura militare in Sicilia è il Castello della Colombaia (anche Castello di mare o Torre Peliade) ubicato su un’isoletta all’estremità del porto di Trapani. La costruzione originaria risale al 260 a.C. Per quanto riguarda le architetture civili, sono numerosi i palazzi storici presenti in città. Di grande importanza è poi la Riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco, un’area naturale protetta di circa 1.000 ettari istituita nel 1995. Vi si esercita l’attività di estrazione del sale marino ed è anche un’importante zona umida “Ramsar” che offre riparo a varie specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia. Il tempio di Segesta A circa 40 km da Erice, raggiungibile in circa 45 minuti, si trova il Tempio di Segesta, tempio dell’antica città di Segesta situato nell’importante area archeologica di Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani. Si tratta di un tempio ben conservato, denominato talvolta Tempio Grande, costruito nel V sec. A.C. sulla cima di una collina a ovest della città, all’esterno della cinta muraria. Marsala A circa 47 km da Erice si trova un’altra interessante meta turistica, Marsala, nota per la produzione dell’omonimo vino e anche per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille nel maggio del 1860. È un comune dalle antiche origini dato che sorge sulle rovine di due antiche città puniche: Lilibeo e Mozia. Marsala è una città ricca di testimonianze storico-artistiche. Di notevole importanza è il Duomo di San Tommaso di Canterbury, più semplicemente noto come Duomo di Marsala e dedicato a san Tommaso Becket. Non è del tutto certa la data della prima edificazione, mentre la sua ultima riedificazione risale al XVII sec. Sono comunque molte altre le architetture religiose presenti in città. Per quanto riguarda le architetture civili, degno di nota è Palazzo VII aprile (precedentemente noto come Palazzo dei Giurati), la sua costruzione risale al XV sec. e oggi è sede del Consiglio comunale di Marsala. Di recente costruzione (1986) è il Monumento ai Mille, che si trova davanti al lungomare della città, a pochi passi dal porto dove avvenne lo sbarco dei Mille. Per quanto riguarda le architetture militari è interessante il Castello di Marsala, un castello medievale d’origine normanna che in passato è stato utilizzato come carcere. Custonaci A circa 18 km da Erice si trova Custonaci, raggiungibile in circa 30 minuti; è nota come “Città internazionale dei marmi”, denominazione dovuta alla presenza nel territorio del secondo bacino marmifero di tutta Europa. Un’interessante attrazione è la Grotta Mangiapane, ubicata a Scurati, una delle frazioni di Custonaci; si tratta di un insediamento preistorico e di un geosito speleologico; al suo interno si trova un piccolo borgo di case che è stato abitato del 1819 fino alla metà del Novecento. Interessante è anche il Santuario di Maria Santissima, luogo di culto cattolico dedicato alla Vergine Maria, ubicato nel centro del paese; è un’architettura in stile gotico risalente alla seconda metà del Cinquecento. San Vito lo Capo A circa 38 km da Erice si trova anche una delle località balneari siciliane più note, ovvero San Vito lo Capo, rinomata per la bellezza delle sue baie lambite da acque cristalline. [...] Read more...
Roseto degli Abruzzi: perla del litorale adriatico
Roseto degli Abruzzi: perla del litorale adriaticoDaniele1 Ottobre 2024Roseto degli Abruzzi è un comune della provincia di Teramo, affacciato sul mare Adriatico e incorniciato dalle foci del fiume Vomano e del fiume Tordino. Ha una spiccata vocazione turistica, favorita dalla bellezza del litorale e dalle testimonianze storiche che costellano il territorio. Scopriamo le meraviglie di questa cittadina, che attraggono i vacanzieri di tutto il mondo. La storia di Roseto degli Abruzzi La più antica frazione di questo centro costiero dell’Abruzzo è quella di Montepagano, posta sul colle che sovrasta il litorale. Si tratta di un nucleo di origine medievale, assai apprezzato non solo per le suggestioni artistiche che preserva, ma anche per le splendide piante di rose che hanno influenzato l’origine del primo toponimo, ovvero Rosburgo (Città delle Rose), che rimase invariato fino al 1927, quando fu sostituito dall’attuale. I vari monumenti Tra i monumenti più rilevanti di questo vetusto tratto cittadino, si ricorda il Castello, che conserva ancora importanti opere del passato, ma anche la Porta da Borea, caratterizzata dall’arco ogivale, che ricorda l’antica cinta muraria dell’abitato. Sono presenti anche numerosi edifici religiosi, tra i quali domina la Chiesa della Santissima Annunziata, ricostruita all’inizio del Seicento, sui resti di un antico tempio in rovina. La facciata severa, in laterizio, è ingentilita da una finestra quadrata e da un modesto portale in pietra. L’interno, estremamente semplice e austero, presenta un’unica navata, che è impreziosita dalla bellezza degli altari settecenteschi e dalle due tele del XVII secolo, entrambe raffiguranti la Madonna col Bambino e santi. All’ingresso di Montepagano si trova il Campanile di Sant’Antimo, è ciò che ormai resta della chiesa omonima del XIV secolo. La chiesa era decorata da un soffitto in lamine dorate, purtroppo perduto dopo che fu sconsacrata nell’800, adibita a magazzino per poi essere abbattuta. Il centro abitato moderno, denominato Le Quote, è sorto verso la seconda metà dell’Ottocento, attorno alla stazione ferroviaria. In questa zona, nel 1863, fu costruita la Chiesa di Santa Maria Assunta, inizialmente dedicata a santa Filomena. È in stile neogotico, con facciata a capanna e l’interno a una navata, dove si conserva un dipinto della Sacra Famiglia, opera del pittore rosetano Pasquale Celommi. La Torre di Cerrano A sud dell’abitato, nei pressi della spiaggia, si trova la Torre di Cerrano, che è una delle antiche fortificazioni del Regno di Napoli, utilizzate per contrastare le incursioni saracene. Ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso del tempo, ma ancora oggi colpisce per la sua imponenza. Nelle vicinanze, si ritrovano anche i resti dell’antico porto di Atri, una costruzione romana risalente al I secolo, di particolare rilevanza storica. Villa Clemente A Roseto degli Abruzzi si trovano anche diverse architetture civili di un certo interesse; ne è un esempio Villa Clemente, un edificio storico ubicato nella zona nord della città, in Via Nazionale. Era una delle tante residenze in stile Liberty della fine del XIX sec. che si trovavano lungo tutta la costa dell’Adriatico. Oggi Villa Clemente è di proprietà del comune di Roseto degli Abruzzi. La Riserva Naturale Regionale del Borsacchio La Riserva Naturale Regionale del Borsacchio è un’area che si estende per circa 1.100 ettari tra Roseto degli Abruzzi e le frazioni di Cologna Spiaggia e Montepagano. È nata nel 2005 con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio naturale della zona dalla cementificazione e dall’urbanizzazione. È un habitat che ospita una notevole biodiversità; abitano l’area circa 120 specie di piante; tra esse alcune sono piuttosto rare in Abruzzo e sono state inserite nelle liste delle piante vulnerabili o gravemente minacciate. Nella riserva sono presenti anche diverse specie marine fra cui sogliola, suacia, tracina, grongo, spigola, cefalo, mormora ecc. Molti anche gli uccelli fra cui il fratino, uno dei simboli della riserva, il gabbiano comune, il gabbiano reale, la ballerina bianca, il balestruccio, il cormorano, l’airone cenerino, la garzetta, la cornacchia grigia, il martin pescatore, lo svasso minore ecc. Per quanto riguarda la fauna terrestre si ricordano il bruco della falena del pancrazio, il podalirio, lo scarabeo stercorario, lo scoiattolo nero, il regolo, la cicala, la lucertola campestre, la biscia dal collare ecc. Sono presenti anche molte specie di farfalle e di anfibi. Lido delle Rose e Spiaggia di Cologna La spiaggia di questa meravigliosa cittadina abruzzese, conosciuta come il Lido delle Rose, è stata più volte insignita dal 1999 del riconoscimento della Bandiera Blu grazie alla trasparenza delle sue acque e alla qualità del turismo balneare. Si tratta di uno dei tratti della costiera adriatica più frequentati, che attrae ogni anno decine di migliaia di vacanzieri. L’arenile sabbioso ha un’ampia estensione ed è lambito da un mare azzurro e incontaminato, con fondali bassi, che favoriscono la balneazione dei più piccoli e degli anziani. È la meta ideale per le famiglie, grazie alla presenza di servizi balneari di ogni tipo ed interessanti forme di intrattenimento. Tuttavia, le ottime strutture ricettive e i numerosi locali alla moda attraggono anche una clientela giovane, alla ricerca di divertimento e di spensieratezza. Per gli amanti delle passeggiate, il lungomare cittadino rappresenta un’opportunità di rilassamento, grazie alla presenza dei suggestivi pini marittimi, delle palme, degli oleandri e dei famosi roseti. Poco distante da Roseto degli Abruzzi, nella frazione di Cologna, si trova invece un tratto costiero selvaggio, circondato da lecci secolari e pini. La spiaggia è coperta da sabbia bianca ed è priva di servizi, a parte un piccolo campeggio. Il mare è splendido e cristallino, carico di riflessi turchesi. Località turisticamente interessanti facilmente raggiungibili da Roseto degli Abruzzi Se si trascorre una vacanza a Roseto degli Abruzzi si avrà non soltanto la possibilità di godersi un meraviglioso mare e spiagge stupende, ma anche l’opportunità di raggiungere facilmente località turisticamente interessanti tra cui si ricordano in particolare Atri e Giulianova brevemente descritte di seguito. Atri A circa 20 km da Roseto degli Abruzzi si trova Atri, una località della provincia di Teramo che si trova nel comprensorio delle Terre del Cerrano. Una gita ad Atri è sicuramente consigliabile dato che si tratta di uno dei centri storici e artistici più importanti di tutto l’Abruzzo. Il centro storico della città conserva l’antico aspetto medievale e al suo interno vi sono monumenti di grandissimo interesse storico-artistico. Le chiese Da non perdere è il Duomo di Atri, ovvero la Basilica di Santa Maria Assunta, monumento nazionale dal 1899. Storica la visita del 1985 da parte del pontefice Giovanni Paolo II. La costruzione dell’edificio risale al 1260 circa e i lavori furono completati nel 1284; gli stili architettonici predominanti sono quello romanico e quello gotico. L’interno della chiesa è a tre navate e vi sono custodite numerose opere d’arte di notevole rilevanza storica e artistica. Altri importanti edifici religiosi sono la Chiesa di Santa Reparata (XIV sec.), la Chiesa di Sant’Agostino (risalente probabilmente al XIII e adibita ad auditorium civico), la Chiesa di San Liberatore (probabilmente risalente al XV sec.), la Chiesa di San Nicola (considerata la più antica della città e già menzionata nel XII sec.) ecc. Le architetture civili Ad Atri sono presenti anche importanti architetture civili come per esempio il Palazzo dei Duchi Acquaviva altrimenti conosciuto come Palazzo Ducale; è stato edificato nel XIV sec. e fino al 1760 è stata la residenza degli Acquaviva d’Aragona, duchi di Atri. Dal 1917 è sede del Municipio; caratteristico è il suo torrione medievale. Interessante è anche il Teatro Comunale, progettato nella seconda metà del XIX sec. Costituisce un classico esempio di teatro all’italiana. Da non perdere è il Teatro Romano, un antico teatro probabilmente risalente al I sec. d.C. sotto il regno dell’Imperatore Augusto. È un tipico teatro in stile romano con forma semicircolare; si trova in prossimità delle mura di cinta della città. Giulianova A circa 10 km dal centro di Atri si trova Giulianova, raggiungibile in circa 15 minuti. È una città dalle antiche origini ed è nota per le sue ricchezze artistiche, presenti nella zona di Giulianova Alta, ma anche per le sue meravigliose spiagge, che si trovano a Giulianova Lido. Dopo le distruzioni del centro romano e di quello medievale, la città fu rifondata nella seconda metà del XV sec, da Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona che volle farne un esempio di città ideale rinascimentale; è da lui che la città prende il nome. Uno dei monumenti più importanti di Giulianova è il Duomo di San Flaviano; è monumento nazionale dal 1902. È stato edificato nella seconda metà del XV sec. e lo stile architettonico è quello rinascimentale. Degna di nota è la chiesa di Santa Maria a Mare edificata nei secoli compresi tra la fine del primo millennio e l’inizio del secondo, in stile romanico lombardo, è la chiesa esistente più antica della città. Molte le modifiche e i rimaneggiamenti subiti nel corso dei secoli. Per quanto riguarda le architetture civili merita sicuramente una menzione il Palazzo Ducale, ubicato nella piazza principale del centro storico (Piazza Ducale in origine, ora Piazza Buozzi). Il palazzo si trova di fronte al Duomo e ingloba un torrione di dimensioni contenute, che probabilmente aveva funzioni più decorative che difensive. Il Palazzo Ducale era la residenza estiva degli Acquaviva d’Aragona e vi si trovavano la pinacoteca, la biblioteca e anche l’archivio di famiglia. Purtroppo andarono tutti distrutti nel corso dei moti che seguirono all’invasione degli Abruzzi da parte dei francesi. Nel corso dei vari secoli l’architettura dell’edificio ha subito varie modifiche e rimaneggiamenti anche piuttosto pesanti che ne hanno un po’ stravolto la struttura originale. [...] Read more...

E TU CHE GUSTI HAI IN TEMA DI SPIAGGE ?

Se sei un amante del mare e delle spiagge da cartolina, di certo la Sardegna è un’isola che già conosci o che comunque occupa i primi posti nella lista delle tue mete dei sogni. Nota in modo particolare per le sue acque cristalline e per gli incredibili colori, la Sardegna è perfetta per chi desidera godersi il mare in tutte le sue sfaccettature. Costellata di calette selvagge come Cala Coticcio e Cala Mariolu, che si alternano a spiagge attrezzate come Cala Brandinchi, è in grado di accontentare tutti i gusti ed è una meta perfetta per una vacanza all’insegna del relax e del buon cibo ma anche del divertimento. Non dimentichiamo infatti che la Sardegna ospita locali e discoteche famosissime, frequentate anche da molti VIP.

Altrettanto meravigliosa è la Sicilia: isola dal fascino unico, decisamente differente dalla Sardegna soprattutto per quanto riguarda i paesaggi e le attrazioni storico-artistiche. Basti pensare alla meravigliosa Valle dei Templi di Agrigento o a quella meno conosciuta (ma altrettanto suggestiva) di Selinunte. Il mare della Sicilia non delude di certo le aspettative: l’acqua è cristallina e anche in questo caso ce n’è per tutti i gusti. Dalle ampie spiagge di sabbia fine come quella di San Vito Lo Capo alle baiette più selvagge ed incontaminate come quelle di Favignana. La Sicilia è bella in ogni sua parte: da nord a sud, da est ad ovest, è impossibile resistere al suo fascino.

Un’altra regione che vanta un’incredibile varietà di spiagge bagnate da acque cristalline ed incontaminate è la Campania. Se sei un amante del mare, non puoi resistere al fascino di isole come Capri, con i suoi faraglioni e la famosissima Grotta Azzurra, o come Ischia, ricca di spiagge attrezzate e dunque perfetta per chi desidera trascorrere una vacanza in famiglia all’insegna della comodità. Non è necessario però recarsi su di un’isola per godere appieno del mare della Campania. Sono infatti numerose le mete balneari da sogno: da Marina di Camerota alla Penisola Sorrentina, da Amalfi a Castellabate, le spiagge di questa regione non smettono mai di sorprendere e sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi e per il cuore.

Rimanendo a sud, un’altra meta imperdibile per gli amanti del mare è la Calabria: l’unica che ancora non è stata presa d’assalto dal turismo di massa e che quindi riesce ad accontentare chi preferisce una vacanza nella quiete, anche in alta stagione. Certo, il prezzo da pagare c’è ed è la scarsità di servizi che caratterizza molte zone della Calabria, che però continuano ad essere apprezzate per via del meraviglioso mare che le bagna. Un’eccezione a quanto abbiamo appena detto è rappresentata dalla famosissima Tropea, che non ha bisogno di grandi presentazioni. Un mare incredibile però si può trovare anche altrove, in Calabria: basti pensare alla spiaggia di Le Castella o alla Costa degli Dei con l’iconica Le Grotticelle.

Se ami il mare e le spiagge da sogno, una regione che proprio non puoi perderti è la Puglia che non a caso è diventata una delle mete estive più gettonate degli ultimi anni. In questa regione c’è davvero l’imbarazzo della scelta perché il mare è sempre stupendo: dalle località del Gargano come Peschici e Vieste alla Penisola Salentina che offre una quantità innumerevole di spiagge da cartolina. Il Salento riesce davvero ad accontentare tutti i gusti: si va infatti dalle spiagge attrezzate che nulla hanno da invidiare alle Maldive come quelle di Porto Cesareo, Gallipoli e Torre dell’Orso alle calette più selvagge ed incontaminate come Porto Selvaggio e Porto Badisco. Queste ultime, sono una meta perfetta per chi ama fare snorkeling ed ammirare fondali ricchi di vita.

Un perfetto connubio tra storia e mare si trova invece nella vicina Basilicata: meta spesso poco considerata per una vacanza estiva, eppure ricca di calette davvero interessanti (oltre che di siti storico-culturali imperdibili). Tra queste, spiccano sicuramente Cala Jannita di Maratea e la spiaggia di Metaponto. Il bello della Basilicata è che permette di alternare una giornata al mare ed una invece alla scoperta di siti archeologici veramente unici al mondo.

Altra regione che spesso non viene considerata per una vacanza al mare ma che invece può regalare delle meravigliose sorprese è il Molise. Anche qui, come in Calabria, esistono spiagge che il turismo di massa ancora non ha preso d’assalto e questo è sicuramente un punto a favore. Certo, anche in Molise troviamo località più note e dunque più frequentate come Termoli, che vanta un suggestivo centro storico ma anche delle spiagge sabbiose affascinanti.

Salendo lungo il litorale adriatico, una regione senza dubbio interessante per gli amanti del mare è l’Abruzzo. La costa di questa regione può essere divisa in 2 parti: a nord di Pescara è possibile trovare spiagge sabbiose dal fondale basso perfette per le famiglie con bambini piccoli come la spiaggia di Pineto, mentre a sud prevalgono le scogliere e le calette di sassolini, molto più selvagge ed incontaminate.

Che dire poi delle incredibili spiagge delle Marche? Anche qui le opzioni sono numerose ed ognuno può trovare la meta perfetta per le proprie esigenze. Particolarmente rinomata è la Riviera del Conero, che ospita calette strepitose seppur non sempre facili da raggiungere. Nelle Marche però si può organizzare anche una bella vacanza con i bambini, perché non mancano i tratti di costa caratterizzati da spiagge sabbiose e lidi attrezzati. Basti pensare, per fare un esempio, a Senigallia.

Spostandoci sulla costa tirrenica, anche il Lazio ospita delle spiagge niente male come quelle di Tarquinia che sono caratterizzate da sabbia soffice ed acque cristalline. Questa è una regione perfetta per gli amanti del mare che però vogliono approfittarne per visitare anche qualche cittadina caratteristica. Non distanti da Tarquinia, ad esempio, troviamo la bellissima Civita di Bagnoregio, per non parlare di Viterbo e di Tuscania. Da non perdere però, per gli appassionati di mare, sono le isole del Lazio: prima tra tutte Ventotene con le sue calette paradisiache.

Se vivi nel nord Italia e non puoi permetterti di compiere lunghi tragitti per andare al mare, un’ottima opzione potrebbe essere la Toscana: la regione dell’ottimo vino, del tartufo e della buona cucina in generale ma non solo. Anche la Toscana infatti offre delle spiagge carine, bagnate da acque molto pulite. Se preferisci le calette incontaminate ti conviene orientarti sul comune di Castiglione della Pescaia (Cala Violina ad esempio è un vero gioiello) oppure scegliere l’ormai gettonatissima Isola d’Elba. Se invece preferisci le spiagge di sabbia attrezzate e vuoi rimanere più a nord, non mancano le opzioni come Calambrone e Forte dei Marmi.

Salendo ancora verso nord, troviamo la  Liguria: la regione del pesto e della focaccia, ma anche della Riviera dei Fiori e delle Cinque Terre. Se ami il mare, qui puoi trovare tantissime spiagge ma soprattutto calette bagnate da acque cristalline dai colori davvero strepitosi. Da Camogli e Portofino, in questa regione il mare la fa da padrone e crea una pittoresca cornice con borghi antichi da cartolina.

Sei in cerca di località balneari che siano adatte alle famiglie con bambini, in cui non manchino servizi di ogni genere e ci si possa anche divertire? Allora l’Emilia Romagna è senza dubbio una regione da considerare. La Riviera Romagnola attira ogni anno moltissimi turisti, proprio perché è in grado di offrire di tutto e di più. Certo, il mare non ha i colori da cartolina di altre regioni, ma questo dipende dalla tipologia di fondale sabbioso: l’acqua è comunque pulita nella maggior parte delle spiagge, comprese quelle di Rimini e di Riccione. Il mare migliore della Riviera Romagnola, però, è quello di Gabicce, nella parte più a sud.

Ancora più a nord, troviamo le spiagge del Veneto: una regione che solitamente non si associa al mare quanto piuttosto a città d’arte come Verona e Venezia. Eppure, chi vive nel nord Italia sa benissimo che anche in Veneto esistono spiagge di tutto rispetto come quelle di Jesolo o di Caorle, con il suo pittoresco centro storico. Non dimentichiamo poi Chioggia: punto di riferimento per gli amanti del pesce fresco.

Sei mai stato al mare in Friuli? Devi sapere che anche questa regione potrebbe sorprenderti, perché ospita delle spiagge che non ci si aspetterebbe certo di trovare! Da queste parti infatti non solo il mare è molto pulito, ma i servizi sono al top, pensati per consentire a chiunque di trascorrere una vacanza semplicemente perfetta. Da Lignano Sabbiadoro a Grignano, non mancano lidi attrezzati, piscine, intrattenimenti per grandi e piccini, locali e tutto il necessario per vivere un’estate ricca di emozioni.