Puglia

Otranto: spiagge da scoprire, paese da vedere e assaporare

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La città di Otranto è una delle perle del territorio salentino ed è conosciuta per la bellezza e la spettacolarità  delle sue spiagge, ma in realtà ha molto da offrire, soprattutto dal punto di vista storico-culturale e, perché no, anche gastronomico.

Otranto: cosa vedere

Otranto è una cittadina che vanta un’antica tradizione storica, che si è preservata nel tempo e si manifesta attraverso una serie di monumenti spettacolari. Primo fra tutti la Cattedrale dell’Annunziata, che domina la città. Essa fu edificata durante il periodo della dominazione normanna e ultimata solo nel XII secolo. Sotto le sue fondamenta sono conservati i resti di un villaggio messapico, di una domus romana e di un tempio paleocristiano. Ha subito diversi rimaneggiamenti dopo la devastazione turca, che ha colpito il territorio a partire dal 1480, apportando non poche modifiche all’assetto originario. All’interno conserva un capolavoro dell’arte medievale, ovvero un mosaico firmato dal monaco Pantaleone, che raffigura l’Albero della Vita con episodi tratti dall’Antico Testamento, dai vangeli apocrifi, dalle imprese cavalleresche e dai bestiari medievali. Nella cattedrale, inoltre, sono riposte le reliquie dei santi Martiri di Otranto.

Rimanendo in tema di chiese, interessante è sicuramente è quella di San Pietro, che rappresenta la più alta espressione  dell’arte bizantina nel territorio pugliese. Essa è collocata nel cuore del centro storico e fu, probabilmente, la prima basilica dell’urbe, eretta tra il IX e il X secolo. È caratterizzata da una pianta quadrata, a croce greca, mentre all’interno da tre navate sormontate da una cupola centrale. Le tre absidi poste sul fondo presentano affreschi bizantini risalenti al X e XI secolo. Tra le pitture più importanti si ricordano la Lavanda dei Piedi, l’Ultima Cena, la Natività di Gesù, la Pentecoste, la Resurrezione e la Presentazione al Tempio.

Interessante è anche il Castello Aragonese, eretto da Alfonso d’Aragona tra il 1485 e il 1498 su progetto di Ciro Ciri. È a pianta pentagonale, ma con un andamento piuttosto irregolare, a seguito dei rimaneggiamenti del XVI secolo. Interessante è anche il Castello Aragonese, eretto da Alfonso d’Aragona tra il 1485 e il 1498 su progetto di Ciro Ciri. caratterizzato da tre torrioni cilindrici e da un bastione a lancia, detto “Punta di Diamante”, risalente al 1578. All’interno si sviluppa una piccola piazza, munita di scalinata, che consente l’accesso ai piani superiori.

Dove mangiare a Otranto

Per gustare la cucina tradizionale salentina, la città di Otranto offre una serie infinita di ristoranti da poter provare. Primo fra tutti il Classe80, situato presso Via Guglielmotto D’Otranto 35, rinomato soprattutto per il pesce.

Consigliato è anche il ristorante della Masseria Bandino, che rivisita la tipica cucina pugliese sempre nel rispetto della tradizione, garantendo delle vere e proprie emozioni culinarie. Uno dei piatti più apprezzati sono gli gnocchi di patate alla curcuma, vongole, zucchine e stracciatella, che racchiude tutto il calore di questo splendido territorio.

Per chi vuole pranzare rapidamente, senza però rinunciare al gusto, interessanti sono due paninoteche: Postofisso Panini Birre e Sfizi e Skafè Baguetteria, che utilizzano solo prodotti locali di alta qualità.

Infine, per i più raffinati, nel centro storico di Otranto, si trova il ristorante Peccato di Vino: uno spazio incantevole ed accogliente, che offre una cucina tradizionale di alto livello, rivisitata con passione. Il menù cambia giornalmente e i piatti sono realizzati con prodotti accuratamente selezionati e a km 0.

Scopriamo ora dove andare al mare

Otranto presenta un lungo litorale, che si estende dai Lagni Alimini, a nord, fino a Cesarea Terme, a sud. Negli ultimi anni, l’amministrazione otrantina si è impegnata molto nella riqualificazione della zona costiera, garantendo ottime strutture e mare incontaminato. Per queste ragioni migliaia di turisti ogni anno scelgono queste spiagge per le loro vacanze estive.

Le spiagge della zona dei Laghi Alimini

La zona dei Laghi Alimini è caratterizzata da una lingua di sabbia bianca, nella quale scorrono due corsi d’acqua, ovvero l’Alimini Grande e l’Alimini Piccolo, attorno ai quali si è sviluppata una riserva naturale che si distingue per la ricchezza della flora e della fauna.

La zona balneare è caratterizzata da spiagge libere e spiagge attrezzate, per raggiungere le quali è necessario inoltrarsi nella pineta. Un lido interessante, dalle note caraibiche è quello di Torre dell’Orso, che rappresenta uno dei richiami principali del turismo salentino, grazie all’eccellenza delle strutture, alla bellezza delle scogliere e ai faraglioni che si innalzano dall’acqua.

Un’altra località costiera di grande prestigio è quella che si sviluppa presso Torre Sant’Andrea, anche se non si tratta di una spiaggia vera e propria, quanto, piuttosto, di un tratto di litorale delimitato da alte scogliere levigate.

In questa zona strepitosa è presente anche la Baia dei Turchi, il cui nome deriva da un avvenimento storico risalente al 1480, che ha come protagonisti proprio i turchi, i quali sbarcarono su questo tratto di costa per attaccare e conquistare Otranto. Questa zona litoranea è caratterizzata, da un lato, da una bassa scogliera, mentre dall’altro da una lunga spiaggia bianca. Si tratta di una spiaggia molto amata dai turisti, per tanto, per poterne godere in tutta tranquillità, è consigliata la frequentazione nelle prime ore del giorno o nel tardo pomeriggio, appena dopo il calare del sole.

Le spiagge cittadine

Otranto presenta anche due piccole spiagge libere ubicate nella zona del centro abitato, la prima che si estende vicino al piccolo porto è caratterizzata da sabbia grigia ed è raggiungibile dal lungomare semplicemente scendendo delle scalinate, mentre quella posizionata presso il lungomare basso è di dimensioni ancora più ridotte ed è raggiungibile tramite un’ampia scala a mezzaluna.

Le spiagge a Sud di Otranto

Il litorale a sud di Otranto propone la bellezza del golfo di Orte, un luogo ancora incontaminato, dalla natura selvaggia. Infatti qui non sono presenti stabilimenti o strutture, ma solo il fascino della macchia mediterranea e della scogliera di roccia bianca. Qui si trova la Torre del Serpe o dell’Idro, che riappare nello stemma della città.

Proseguendo verso sud si trova la baia di Porto Badisco: una località suggestiva, caratterizzata da cespugli sempreverdi e da una scogliera ricca di cavità di importanza storica, come la Grotta dei Cervi, che testimonia la presenza dell’uomo in questa zona durante il Neolitico. Non solo, ma sembra che proprio in questa zona avvenne l’approdo di Enea nel Salento.

Scendendo ancora in direzione di Santa Maria di Leuca, si trova un altro diamante della costa adriatica: Santa Cesarea Terme. Essa è una delle stazioni idrotermali più importanti della penisola italiana, tuttavia, presenta anche degli stabilimenti balneari, che consentono l’accesso al mare in una zona dove si sviluppa una costa abbastanza frastagliata.

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