Sardegna

Scoglio di Peppino: tra natura e leggenda

Scoglio di Peppino

Lo Scoglio di Peppino si trova in Costa Rei, uno dei territori più densi di suggestioni della Sardegna che si snoda da Castiadas a Muravera, per un totale di circa 10 chilometri. Siamo nella parte orientale dell’isola, nella regione del Sarrabus, che confina con i territori del Gerrei e del Campidano, in un ambiente quasi esclusivamente montuoso, dominato dai gruppi dei Sette Fratelli e del Serpeddì. Le spiagge situate lungo la costa si distinguono per la sabbia bianchissima, il mare cristallino nei toni del turchese e una natura sì selvaggia, ma sempre molto armonica.

Lo Scoglio di Peppino è, come suggerisce il nome, uno scoglio e divide la spiaggia delle Ginestre – ubicata nel Comune di Muravera e nota con l’appellativo di Spiaggia dello Scoglio di Peppino – dalla Spiaggia di Santa Giusta, situata nel comune di Castiadas. Siamo in un luogo affascinante e ricco di mistero. Chi era, infatti, questo Peppino a cui è dedicato uno scoglio così speciale?

Cos’è lo Scoglio di Peppino e come raggiungerlo

Lo scoglio di Peppino è una roccia di granito bianco dalla forma piuttosto piatta, simile a quella di una tartaruga; presenta una grandezza di circa 99 metri. È molto più di una semplice roccia che emerge dall’acqua, complice la bellezza del contesto circostante, ovvero non una ma due spiagge dai colori trasparenti, tra il turchese, il rosato e le tonalità della macchia mediterranea.

Raggiungerlo non è difficile: basta attraversare a piedi il lembo di sabbia sottile situato nella Spiaggia delle Ginestre. Lo Scoglio di Peppino può essere raggiunto anche a nuoto, visto il mare cristallino in cui immergersi è un vero piacere.

Perché si chiama lo Scoglio di Peppino

Sul perché lo scoglio di Peppino si chiami così non ci sono notizie certe. Si narra, pertanto, che questo “Peppino” fosse un pescatore dei dintorni che si recava spesso sullo scoglio: a lui è stata dedicata questa splendida protuberanza rocciosa.

C’è poi un’altra storia ed è legata all’altro nome con cui è nota la roccia granitica: scoglio degli innamorati. Vuole la leggenda che Peppino, dopo la morte della madre, non sopportando il dolore si dirigesse verso la bettola di tziu Antoni con una certa regolarità, lasciandosi andare. Andava a giro sempre con gli stessi vestiti e tutto in disordine, con la medesima camicia a quadri, i pantaloni rattoppati o comunque non in buone condizioni.

Peppino, a questo punto, inizia a rendersi conto di non poter più andare avanti in un simile stato e di avere bisogno di una donna accanto a sé. Non più giovane, si accontenta di una ragazza rimasta incinta di un altro uomo, che partorisce una femmina, Letizia. Avendo una famiglia da mandare avanti – dopo Letizia sarebbero nati altri figli – Peppino si mette a lavorare come bombarolo, portando sempre la primogenita con sé.

Un giorno gli scoppia una bomba tra le mani proprio mentre si trova sullo scoglio. La figlia, insieme a lui come di consueto, si precipita a chiedere aiuto e incontra un giovane, anche lui di nome Peppino, con cui si scambiano una silenziosa promessa. Essendo il patrigno diventato più inquieto e pericoloso, decidono di incontrarsi di nascosto sullo scoglio. Nessuno li ha più rivisti ma stando ai pescatori del posto durante le notti di luna piena si sente una musica portata dal vento: è il canto dei due innamorati.

Intorno allo Scoglio di Peppino, nella Spiaggia delle Ginestre

Intorno allo Scoglio di Peppino, nella Spiaggia delle Ginestre, è possibile ammirare diverse piscine naturali e insenature, dove l’acqua risulta più fresca mano a mano che si va al largo, mentre rimane piacevolmente calda più a riva. Questo permette a chi desidera fare il bagno di sentirsi perfettamente a proprio agio, senza incorrere in particolari sbalzi di temperatura e approfittando di un effetto rigenerante.

Il fondale è poco profondo e degrada dolcemente. Si rivela quindi particolarmente sicuro, adatto sia a grandi che piccini. La sabbia presenta una grana finissima e un colore tra il giallo e l’avorio, mentre il colore del mare trova infinite sfumature di turchese. La vegetazione circostante è quella che contraddistingue la macchia mediterranea, con gli arbusti di dimensioni contenute e l’odore intenso delle piante, in particolare delle varietà locali di ginepro.

La Spiaggia delle Ginestre si sviluppa lungo una superficie di circa 17280 metri quadri ed è in grado di accogliere indicativamente 2.000 persone, ognuna con un suo comodo spazio.

Come arrivare alla Spiaggia delle Ginestre

La Spiaggia delle Ginestre è raggiungibile in auto o in moto, andando in direzione del Comune di Muravera e da qui percorrendo la strada che conduce a un’area di sosta situata nelle immediate vicinanze. È presente un parcheggio, solitamente gratuito.

È permesso l’accesso anche via mare alle piccole imbarcazioni, sia private che a noleggio, tramite il corridoio di lancio opportunamente predisposto. Se per qualche motivo non ci fosse, occorre ormeggiare la barca rispettando la distanza dalla costa vagliata dalle autorità locali. Meglio comunque informarsi presso il Comune di Muravera.

Potrebbe anche interessarti...