Acireale: le spiagge e le testimonianze storico-artistiche

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Sulla costa orientale della Sicilia, bagnata dal Mar Ionio, si trova la suggestiva cittadina di Acireale, che ogni anno ammalia numerosi turisti, grazie alla bellezza delle spiagge e delle suggestive testimonianze storiche e artistiche, che rimembrano il glorioso passato dell’urbe.

Il tratto costiero di Acireale

Una delle spiagge più frequentate di Acireale è quella del Mulino, dove fa capolino un tratto del terrazzo di origine lavica, conosciuto con il nome di Timpa, che fa parte di una riserva naturale e che è impreziosito dai colori e dai profumi della macchia mediterranea. L’arenile è poco esteso e ciottoloso, lambito da acque limpide e ricche di specie marine. In diversi punti della costa è possibile osservare la presenza di vene d’acqua dolce che sgorgano sotto gli scogli e la celebre sorgente del Miuccio. L’unico elemento che toglie un po’ di fascino al paesaggio è un impianto di captazione delle acque.

Raggiungere questa zona litoranea non è semplice: dall’abitato di Acireale è necessario imboccare la stradina spagnola della Scala d’Aci, Le Chiazzette, ed attraversare la Costa della Timpa, fino ad arrivare a Santa Maria la Scala, dove, svoltando a destra, si arriva alla spiaggia. Per chi non ama camminare, vi è un servizio autobus che copre il tratto da Acireale a Santa Maria la Scala.

Poco distante da Acireale, si trova anche la Spiaggia di Santa Tecla, posta lungo la Riviera dei Ciclopi. Si tratta di un piccolo arenile di ghiaia nera, incorniciato da scogliere laviche, che ricordano la vicinanza al vulcano Etna, e lambito da acque limpide ed azzurre. È presente uno stabilimento balneare, che garantisce numerosi servizi, tra i quali ombrelloni e sdraio. Il panorama, oltre dalle bellezze naturali, è impreziosito dalla grotta del XVI secolo, costruita su uno scoglio situato presso lo Scalo Penissi, dal quale domina il mare.

La storia e i luoghi d’interesse di Acireale

La cittadina lavica di Acireale vanta un antico passato. Essa, infatti, è stata ambita da numerosi popoli, quali i fenici, i greci, i romani, i bizantini, gli arabi, i normanni e gli spagnoli. La zona costiera presenta numerose borgate, che fanno riferimento al periodo barocco e che ha lasciato numerose testimonianze anche nell’abitato, come dimostra il Quartiere de Suffragio, ma anche i suggestivi palazzi disposti in via Dafnica ed in via Galatea, il Palazzo di Città ed il palazzo Pennisi di Fioristella. Richiami barocchi si trovano anche nella Basilica di San Sebastiano, che conserva al suo interno le sculture di Paolo Vasta ed il Museo dell’Arte Sacra.

Interessante è anche la chiesa di San Biagio, che preserva la tomba del missionario Gabriele Allegra, il quale si premurò di tradurre la Bibbia in cinese. Non meno rilevante è l’edificio sacro dei Santi Pietro e Paolo, del 1550, ma ricostruito nel 1608 e, naturalmente, il Duomo, che conserva al suo interno una statua della protettrice della città, Santa Verena.

Presso la periferia cittadina si trovano le terme in stile neoclassico di Santa Verena, che sfruttano le acque sulfuree, che venivano utilizzate dai Greci e poi dai Romani, provenienti dalla zona delle antiche terme Xiphonie. Risalenti agli anni Ottanta sono, invece, le Terme di Santa Caterina, collocate nell’omonima borgata, dove si trova anche la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto, risalente al XVIII secolo.

Nei pressi di Santa Tecla si trova, invece, la suggestiva chiesa di Santa Maria della Neve, costruita nel 1792 nell’antro di una grotta lavica, dove è possibile ammirare un presepe settecentesco ed una tela di Vito d’Anna.

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