Terracina è una delle località balneari più conosciute e frequentate della costa laziale, grazie alla bellezza delle spiagge che ogni anno richiamano migliaia di turisti. Tuttavia, essa è anche un importante centro culturale, in cui si ritrovano numerosi monumenti di interesse storico ed archeologico.
Terracina alta e Terracina bassa
Terracina è suddivisa i due parti: la città alta, ovvero l’antico centro cittadino con l’acropoli e con elementi di sviluppo medievale, e la città bassa, con la parte che si sviluppa verso il porto, di derivazione romana, e una seconda parte risalente al XIX e al XX secolo, derivata dalla bonifica delle paludi pontine, ad opera di papa Pio VI, prima, e di Mussolini, poi.
Per quanto riguarda la zona alta, interessante è il Foro Emiliano, sede della cattedrale di San Cesareo e del municipio. Esso, nell’antichità, era attraversato dalla via Appia e attorno sorgevano i principali edifici pubblici romani. Come dimostrano i resti rinvenuti, sul lato orientale si sviluppava una basilica ed un teatro, mentre su quello occidentale un tempio di età imperiale, inglobato successivamente dalla cattedrale, e il Capitolium.
Molte delle abitazioni cittadine risalgono al periodo medievale. Si tratta di case-torri fortificate o case gotiche con bifore, del XII o XIII secolo. Altri palazzi, invece, sono dovuti ad interventi rinascimentali o contemporanei, che hanno donato omogeneità alle strutture architettoniche.
Interessanti sono anche le mura di cinta, che conservano ancora parti risalenti all’epoca volscia-romana, con le numerose porte, che sono state rimaneggiate nel tempo.
La città bassa, invece, preserva testimonianze del periodo romano, come i resti di un anfiteatro, di terme e di alcune ville, ma soprattutto, nella zona del porto, di due moli e di alcuni magazzini portuali.
Nel 1785 papa Pio VI diede nuovo vigore alla città, attraverso la bonifica delle paludi pontine e la costituzione del famoso Borgo Pio, arricchito da diversi edifici pubblici, molti dei quali danneggiati durante le guerre.
Il litorale terracinese
Il litorale di Terracina è tra i più belli e frequentati del Lazio, caratterizzato da un arenile di sabbia morbida e dorata, e da un mare cristallino e di color azzurro intenso, adatto per fare il bagno e nuotare. I fondali sono sabbiosi e digradanti, e sono popolati da numerose specie marine.
Sono presenti servizi, come: sdraio, ombrelloni, ristoranti, bar e attrezzature da noleggiare per praticare attività sportive sia in acqua che sulla spiaggia.
Tra gli stabilimenti balneari presenti in zona, i più rinomati sono: Piccolo Lido, Amerigo, A.S. Liberta, Sun Beach, Rotonda Beach Club e Bahia.
Inoltre, tale cittadina è provvista di porto, dal quale partono traghetti e aliscafi per l’isola di Ponza o barche per piacevoli gite in mare.
Cucina tipica
La cucina terracinese risente della particolare conformazione del territorio, che è a metà strada tra Roma e Napoli, e presenta sia il mare che la montagna. Non a caso la gastronomia locale preserva le contaminazioni culturali e storiche vissute da questa terra di confine.
A dominare nei piatti è il pescato locale, caratterizzato da alici, triglie, calamari, fragolini, seppie, pannocchie di mare e dentici. Tuttavia, sono molto utilizzati anche i prodotti delle terra come: verdure, legumi e ortaggi. Particolarmente famose solo le favette, ovvero delle fragole dalla forma arrotondata e dal sapore estremamente dolce. Rinomati sono anche i formaggi provenienti dalle colline dell’entroterra.
L’unione di questi favolosi alimenti porta alla realizzazione di una cucina povera, ma ricca di sapori. Tra i piatti tipici si ricordano: le zuppe di pesce, la frittura di paranza, le bombe fritte, i tozzetti e le ciambelline.