Visitare l’Asinara: un gioiello naturale preservato nel tempo

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Magari frequenti la Sardegna da anni, ma cerchi una esperienza diversa dal solito rito di godersi il sole e la spiaggia. Oppure non sei mai stato ella stupenda isola italiana e hai deciso che è arrivato il momento di rimediare alla mancanza. In qualsiasi caso, una delle zone da scoprire è il nord dell’isola, dove potrai visitare l’Asinara e il suo parco naturale protetto.

Si tratta di una zona geograficamente e socialmente isolata, che mantiene inalterato il fascino di una natura incontaminata. Lontana dal turismo di massa, si raggiunge via mare e, grazie alle escursioni in barca a vela, si possono toccare calette nascoste che regalano scorsi di paesaggi dalla bellezza mozzafiato.

La storia della colonia penale che diventò un parco naturale

Se si decide di visitare l’Asinara non si può non conoscere almeno in sintesi la sua storia particolare. In tempi lontani l’isola era stata individuata come luogo adatto per la quarantena di persone malate in occasione di epidemia; in tempi più recenti, sempre per la sua posizione appartata, divenne una colonia penale e, dal 1975, sede di un carcere di massima sicurezza. L’edificio stesso, oggi non più utilizzato come prigione, è una delle mete visitabile durante le proprie escursioni.

Insomma il passato non è stato all’insegna della gioia, eppure proprio questa sua travagliata vicenda l’ha reso quello che è oggi: un gioiello di naturale selvaggia, divenuto parco naturale ufficialmente dal 1997, che conserva con cura la sua flora e la sua fauna.

Visitare  l’Asinata via terra

L’isola dell’Asinara ha una superficie di circa 50 chilometri quadrati ed è percorsa da diversi sentieri. La via principale, realizzata in cemento, è lunga 25 chilometri e da qui si diramano altri percorsi e mulattieri di tipo tematico. Ci si può quindi affidare a guide o cartine per sapere dove si vuole andare, oppure lasciarsi portare dall’istinto passeggiando senza una meta precisa. In ogni caso si faranno piacevoli sorprese, considerando la quantità di animali che popolano il parco. Si contano 80 specie diverse, che comprendono rettili, uccelli, anfibi e mammiferi. In quest’ultima categoria c’è anche l’animale più caratteristico della zona, quello che dà il nome all’isola stessa: l’asinello bianco, il cui manto potrebbe dovere il suo particolare colore a una forma di albinismo di tipo genetico. È stata proprio l’isolamento e la conseguente mancanza di incroci con altri asini a preservare la sopravvivenza di questa razza. Gli esperti non sono riusciti a risalire con precisione all’origine dell’insediamento dell’asinello bianco, ma probabilmente è arrivato insieme all’essere umano in tempi ormai antichissimi per poi riprodursi allo stato brado.

Visitare l’Asinara via mare

La bellezza dell’Asinara è forse ancora più notevole vista dal mare. Ecco perché dal porto di Stintino partono quasi quotidianamente escursioni in barca a vela o in catamarano, che permettono di raggiungere spiagge e calette inaccessibili via terra. È questo il modo più coinvolgente per visitare l’Asinara, potendo tuffarsi nel mare cristallino e facendo snorkeling, ammirando pesci e stelle marine. Se sei fortunato potrai fare anche avvistamenti più emozionati, come tartarughe, delfini e qualche balena.

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