Tarquinia: la zona costiera e le bellezze storico-artistiche

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Traquinia è un antico centro etrusco situato non lontano da Viterbo, rinomato per la sua tradizione storico-artistica e per le sue suggestive spiagge, bagnate dalle acque del Mar Tirreno, che richiamano ogni anno numerosi turisti provenienti da ogni parte del mondo.

I tratti costieri più suggestivi

Tra i lidi più belli di Tarquinia si ricorda la spiaggia Pan di Spille, lunga 10 km e caratterizzata da un arenile sabbioso, impreziosito dalla macchia mediterranea. Essa è conosciuta anche come la Grande ciambella, dove in alcuni tratti si pratica il naturismo. Il mare è cristallino, con fondali che degradano dolcemente, interessati da praterie di posidonia. Per raggiunger tale tratto costiero è necessario seguire la litoranea da Tarquinia verso Montalto di Castro, con possibilità di parcheggio nei pressi  del campo di tiro militare.

Suggestiva è anche la spiaggia dei Bagni di Sant’Agostino, che si affaccia su un piccolo golfo e si trova nelle vicinanze della Riserva Naturale di Popolamento Animale Salina di Tarquinia, ricca di stagni salmastri, che permettono di ammirare aironi, fenicotteri e molti altre specie di uccelli. È coperta da sabbia morbida e dorata, ed è bagnata da un mare cristallino e trasparente, con fondali digradanti di sabbia e rocce. Raggiungere tale tratto di costa è semplice, basta seguire la strada che da Civitavecchia va in direzione Grosseto, lasciando l’Aurelia dopo pochi chilometri, deviando a sinistra.

Tra il fiume Marta ed il torrente Arrone si sviluppa la spiaggia di Spinicci, presieduta da un arenile di sabbia dorata, orlato da fitte pinete e sistemi dunali. Il mare è di un colore azzurro intenso, con fondali digradanti e sabbiosi. Anche in questo caso, per l’accesso è necessario seguire la litoranea da Tarquinia verso Montalto di Castro, fermandosi presso la frazione di Spinicci.

Arte e storia

Per gli amanti dell’archeologia, Tarquinia offre numerose necropoli, perfettamente conservate, tra le quali si distingue quella dei Monterozzi, che presenta diverse tombe a tumolo, con camere scavate nella roccia, in cui si riportano suggestive decorazioni a fresco con scene di banchetti, figure di danzatori e suonatori, nonché paesaggi.

Il centro storico è caratterizzato da architetture religiose di particolare interesse artistico, come il Duomo dedicato ai Santi Margherita e Martino, edificato nel 1260 e riconosciuto come cattedrale nel 1435. Tale edificio di culto subì numerosi rimaneggiamenti, che ne hanno modificato l’assetto originario. Attualmente a dominare è lo stile neoclassico, ad eccezione della cappella che si presenta ancora in stile gotico. L’interno è a tre navate con archi a tutto sesto e volte a botte. Si conservano ancora gli affreschi del XVI secolo, opera di Antonio de Massaro, di particolare valore artistico. In stile romanico è, invece, la chiesa di Santa Maria in Castello, iniziata nel 1121 e terminata nel 1207. Essa fu abbandonata nel 1567 e sconsacrata, tuttavia essa ha preservato al suo interno diversi manufatti importanti come il fonte battesimale di forma ottagonale.

La città conserva, soprattutto nella zona settentrionale, uno spiccato carattere medievale, accentuato dalla presenza delle mura e delle torri. Rinascimentale è invece Palazzo Vitelleschi, iniziato nel 1436 e ultimato nel 1480-1490, oggi sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, destinato all’arte e alla cultura etrusca.

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